Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 15: Tadej Pogacar vince su il Grand Colombier. Primoz Roglic resta in giallo. Sprofondano Nairo Quintana ed Egan Bernal.

(Photo: Bernard Papon)

Tadej Pogacar 🇸🇮 (UAE Team Emirates) vince la quindicesima frazione del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT) che prevedeva nel finale la Montée de la Selle de Fromentelle, il Col de la Biche e l’arrivo in salita sul Col du Grand Colombier.

La salita finale è stata affrontata ad un ritmo elevato grazie al lavoro della coppia del Team Jumbo – Visma Wout van Aert 🇧🇪 e Tom Dumoulin 🇳🇱 che hanno fatto male a Nairo Quintana 🇨🇴 (Team Arkéa Samsic) e Egan Bernal 🇨🇴 (INEOS Grenadiers).

Quintana ha tagliato il traguardo di 3’50” grazie al prezioso lavoro di Warren Barguil 🇫🇷 che l’ha pilotato fino agli ultimi chilometri della salita; notte fonda per Bernal che accusa un ritardo di 7’20”.

L’unico ad attaccare sulle rampe finali del Col du Grand Colombier è stato Adam Yates 🇬🇧 (Mitchelton – Scott) ma la sua azione è stata annullata dai gregari di un Primoz Roglic 🇸🇮 sempre attento e in controllo della corsa.

Bene Richie Porte 🇦🇺 (Trek – Segafredo) che si piazza terzo e che conferma il suo ottimo stato di forma a dispetto delle 35 primavere.

Non pervenuti Miguel Angel Lopez 🇨🇴 (Astana Pro Team) e Mikel Landa 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren) che hanno solo pensato a difendersi e non perdere troppo dalla testa della corsa.

Il primo degli italiani è sempre Damiano Caruso 🇮🇹 che in classifica generale si piazza in quattordicesima posizione nonostante il lavoro di gregariato a favore del suo capitano Landa.

Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 13: Vittoria di Daniel Felipe Martinez. Bene Roglic e Pogacar. Bernal perde terreno.

(Photo by Anne-Christine Poujoulat – Pool/Getty Images)

Daniel Felipe Martinez 🇨🇴 (EF Pro Cycling) vince la tredicesima tappa del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT) sul durissimo arrivo in salita di Le Puy Mary.

Gli attacchi per portare via la fuga giusta non mancano e si fanno vedere Julian Alaphilippe 🇫🇷 e Remi Cavagna 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step), Simon Geschke 🇩🇪 (CCC Team), Daniel Martin 🇮🇪 (Israel Start – Up Nation).

Su questi atleti successivamente rientrano MartinezHugh Carthy 🇬🇧 e Neilson Powless 🇺🇸 (EF Pro Cycling), Lennard Kamna 🇩🇪 e Maximilian Schachmann 🇩🇪 (BORA -hansgrohe), Pavel Sivakov 🇷🇺 (INEOS Grenadiers), Pierre Rolland 🇫🇷 (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM), Warren Barguil 🇫🇷 (Team Arkéa Samsic), David de La Cruz 🇪🇸 (UAE Team Emirates), Nicolas Edet 🇫🇷 (Cofidis Solutions Credits),Romain Sicard 🇫🇷 (Team Total Direct Energie), Valentin Madouas 🇫🇷 (Groupama – FDJ) e Marc Soler 🇪🇸 (Movistar Team).

Il gruppo lascia fare con il vantaggio che si stabilizza intorno agli 8 minuti e questo fa capire che il vincitore uscirà dagli uomini all’attacco.

Caduta in gruppo che coinvolge Bauke Mollema 🇳🇱 (Trek – Segafredo) che sarà costretto al ritiro.

Sul Col de Neronne parte Schachmann che riesce a prendere un buon margine di vantaggio fin quando dietro non si muove Martinez che stronca la resistenza di Soler ma si porta dietro Kamna.

Il vantaggio di Schachmann inizia a scendere precipitosamente fin quando lungo l’ultima salita viene ripreso e staccato da Martinez e Kamna. La frazione si decide in volata con il colombiano che fa valere le proprie caratteristiche da scalatore puro.

Dietro è bagarre con Tadej Pogacar 🇸🇮 che attacca portandosi dietro la maglia gialla Primoz Roglic 🇸🇮 (Team Jumbo – Visma); qualche metro più indietro seguono un buon Richie Porte 🇦🇺 in compagnia di Mikel Landa 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren).

Perde terreno invece Egan Bernal 🇨🇴 che patisce soprattutto l’ultimo km. Le posizioni si cristallizzano con la coppia slovena che taglia insieme il traguardo sul Porte e Landa staccati di 13″ e Bernal che taglia il traguardo con 38″ di ritardo dalla maglia gialla.

Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 9: i big si danno battaglia e sull’arrivo di Laruns vince Tadej Pogacar. Primoz Roglic in maglia gialla.

Tadej Pogacar 🇸🇮 (UAE Team Emirates) vince la nona tappa del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT) in una volata ristretta sul traguardo di Laruns.

Andatura pazzesca ad inizio corsa superiore ai 48 km/h e fuga che fa fatica a partire; in prossimità del primo GPM la Côte d’Artiguelouve scatta il leader della classifica degli scalatori Benoit Cosnefroy 🇫🇷 (Ag2R La Mondiale) che scollina per primo.

Brutte notizie per Fabio Aru 🇮🇹 che si stacca e che ben presto deciderà di ritirarsi dalla corsa francese. Lo scalatore sardo in grande difficoltà si prende in diretta tv le dure critiche di Giuseppe Saronni.

Sul Col de la Hourcère attacca Marc Hirschi 🇨🇭 (Team Sunweb) seguito a ruota da Remi Cavagna 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step), Valentin Madouas 🇫🇷 (Groupama – FDJ), Imanol Erviti 🇪🇸 (Movistar Team), Tiesj Benoot 🇧🇪 e Soren Kragh Andersen 🇩🇰 (Team Sunweb) e Cyril Barthe 🇫🇷 (B&B Hotel – Vital Concept p/b KTM) ma lo svizzero ben presto riesce a liberarsi della compagnia e tira dritto insieme a Lennard Kamna 🇩🇪.

Dal gruppo ci prova anche Thibaut Pinot 🇫🇷 ma la gamba non è quella dei giorni migliori. Anche Kamna finisce per staccarsi dalle ruote di Hirschi che resta solo al comando seguito con 1’19” di ritardo da un gruppetto formato da Sebastien Reichenbach 🇨🇭, Daniel Felipe Martinez 🇨🇴 (EF Pro Cycling), Warren Barguil 🇫🇷 (Team Arkèa Samsic) e David Gaudu 🇫🇷.

Si arriva così al Col de Marie Blanque con Hirschi che aumenta il suo vantaggio e il gruppo dei big che prende pezzi del calibro di Pinot ed Emanuel Buchmann (BORA – hansgrohe); scatta Pogacar con Tom Dumoulin 🇳🇱 (Team Jumbo – Visma) che tiene alto il ritmo e sgretola il gruppo.

Arriva così lo scatto di Primoz Roglic 🇸🇮 che si porta dietro un pimpante Mikel Landa 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren), Egan Bernal 🇨🇴 (INEOS Grenadiers) e Richie Porte 🇦🇺 (Trek – Segafredo).

In discesa i migliori, ad eccezione di Porte, rientrano su Hirschi e così saranno loro cinque a giocarsi la vittoria.

L’elvetico del Team Sunweb è il primo a lanciare la volata ma da dietro rinviene benissimo Pogacar che batte Roglic e lo stesso Hirschi. Prima vittoria la Tour per il giovanissimo talento sloveno.

Roglic diventa così il nuovo leader della corsa.

Paris – Nice 🇫🇷 (2.UWT): Tantissimi big al via.

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Edizione numero 78 della Paris – Nice 🇫🇷 (2.UWT) che si svolge in uno scenario molto particolare. Il coronavirus ha annullato tutte le corse italiane ma non tutti i team World Tour hanno optato per partecipare alla breve corsa a tappa francese; rinunciano  Movistar Team, Astana Pro Team, UAE Team Emirates, Mitchelton – Scott, CCC Team, Team INEOS e Team Jumbo – Visma. Gli organizzatori hanno ottenuto una deroga da parte dell’UCI per invitare la B&B Hotels – Vital Concept e la Circus Wanty – Gobert; altra novità sono i roster delle squadre che saranno composte da 8 atleti anzichè 7. I ciclisti dovranno seguire un rigido protocollo che la autorità sanitarie francesi hanno stilato per la salute di tutta la carovana.

Tanti big al via che hanno cambiato programma e che si giocheranno la classifica generale tra i quali un redivivo Nairo Quintana e Warren Barguil (Team Arkéa – Samsic), la coppia Vincenzo Nibali e Richie Porte (Trek – Segafredo), Romain Bardet e Pierre Latour (Ag2R La Mondiale), Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step), Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Dylan Teuns (Team Bahrain – McLaren); da non sottovalutare Philippe Gilbert (Lotto – Soudal) il nostro Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), Sam Oomen (Team Sunweb), Guillaume Martin (Cofidis, Solutions Credits) e Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe).

Nutrita la presenza dei velocisti Peter Sagan e Pascal Ackermann, Elia Viviani, Rudy Barbier (Israel Start Up Nation), Caleb Ewan, John Degenkolb, Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling), Niccolò Bonifazio (Team Total Direct Energie), Michael Matthews e Cees Bol, Andrea Pasqualon e Bryan Coquard.

1216,6 i km in programma per un totale di 8 tappe di cui una cronometro individuale che darà il primo scossone in classifica generale prima dell’arrivo in salita a La Colmiane, stage 7, una scalata di 16,3 km al 6,6%.

  1. Plasir – Plasir (154 km) ⭐⭐
  2. Chevreuse – Chalette sur Loing (166,5 km) ⭐
  3. Chalette sur Loing – La Châtre (212,5 km) ⭐
  4. Saint Amand Montrond – Saint Amand Montrond (ITT) (15,1 km) ⭐⭐
  5. Gannat – La Côte Saint André (227 km) ⭐⭐
  6. Sourges – Apt (161,5 km) ⭐⭐⭐
  7. Nice – Valdeblore La Colmiane (166,5 km) ⭐⭐⭐⭐⭐
  8. Nice – Nice (113,5 km) ⭐⭐⭐

 

Royal Bernard Drome Classic 🇫🇷 (1.Pro), One Day Race: Simon Clarke vince la corsa davanti a Warren Barguil e uno splendido Vincenzo Nibali.

Simon Clarke
Simon Clarke

Simon Clarke (EF Pro Cycling) si aggiudica l’ottava edizione del Royal Bernard Drome Classic 🇫🇷 (1.Pro) battendo sull’arrivo di Livor sur Drome il ciclista di casa Warren Barguil (Team Arkéa – Samsic) e un bravissimo Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo), che piazza il primo podio della stagione.

Julen Irizar (Fundacion – Orbea), Franck Bonnamour (Team Arkea – Samsic) e Pier-André Coté (Rally Cycling) formano la fuga che prende piede ad inizio frazione; i tre rapidamente accumulano un vantaggio di 6’30”. Il gruppo tirato dalla Cofidis Solutions Credits e Ag2R La Mondiale si impegnano per ridurre il gap ai meno 35 km dall’arrivo con un ritardo di appena 1’45”.

Ad animare la corsa è Sean Bennett seguito dallo “Squalo” Vincenzo Nibali che scollina da solo sulla Cote de Roberts; il messinese viene ripreso nella successiva discesa. Altra salita e il copione è lo stesso con Bennett che attacca e Nibali che rilancia; Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) alza bandiera bianca.

Rémi Cavagna chiude sul secondo attacco di Nibali che riparte, per la terza volta, sulla Cote de Grane ma il lavoro di Nicolas Edet riporta i migliori sulle ruote dell’azzurro. Arriva il quarto attacco del capitano della Trek che questa volta fa il vuoto ed insieme a Barguil e Clarke superano l’ultima difficoltà altimetrica in programma, il Mur d’Allex.

I tre si avviano verso l’arrivo con Clarke favorito e nettemante più veloce. Buona la prova di Nibali soddisfatto a fine corsa.

 

Royal Bernard Drome Classic 🇫🇷 (1.Pro)

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Arrivo

Faun – Ardéche Classic 🇫🇷 (1.Pro), One Day Race: Impresa di Rémi Cavagna

Remi Cavagna
Rémi Cavagna

Una vittoria d’altri tempi quella di Rémi Cavagna (Deceuninck – Quick Step) che si aggiudica la Faun – Ardéche Classic 🇫🇷 (1.Pro).

Il francese fa parte della fuga che ha il benestare del gruppo insieme a Victor Lafay (Cofidis, Solutions Credits), Evaldas Siskevicius (Nippo Delko One Provence), Julen Irizar (Fundacion – Orbea) e Benjamin King (NTT Pro Cycling).

Il gruppo dà poco credito all’azione dei fuggitivi che ai meno 50 km dall’arrivo hanno un vantaggio superiore ai 5′ con Cavagna e King che staccano i compagni d’avventura. Dal gruppo l’unico che intuisce il grande pericolo è Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) che attacca seguito dalla coppia Team Arkéa – Samsic Warren Barguil e Dayer Quintana.

Nibali sta bene e si libera della compagnia ma non riesce a dare continuità alla sua azione che comunque si mostra tardiva poichè Cavagna resta da solo in testa con più di tre minuti sugli inseguitori che non riusciranno mai a riprendere il francese che piazza la sua quarta vittoria in carriera.

Tanel Kangert (EF Pro Cycling) si piazza secondo mentre a completare il podio è Guillaume Martin.

 

Faun – Ardéche Classic 🇫🇷 (1.Pro)

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Faun Ardéche Classic Arrivo

CicloMercato: Carapaz potrebbe restare in Movistar. Dennis in CCC Team già ad Agosto. Possibile ritorno in Astana per Landa?

quintana

La prima finestra di CicloMercato apre ufficialmente  giovedì 1 agosto; gli ultimi rumors che arrivano sono quelli del passaggio immediato di Rohan Dennis dalla Bahrain – Merida Pro Cycling Team, rapporto ormai usurato dopo il ritiro dell’australiano dal Tour, per approdare al CCC Team. Un colpo che in prospettiva futura mette in difficoltà la squadra che come già annunciato perderà Vincenzo Nibali e il fratello Antonio che andranno alla Trek – Segafredo. Le voci di Mikel Landa alla Bahrain si stanno raffreddando con il basco che non fà un discorso di soldi ma di progetto tecnico; per Mikel si è mossa sottotraccia l’Astana Pro Team per quello che sarebbe in gradito e clamoroso ritorno con i kazaki che guardano da vicino le mosse intorno a Jakob Fuglsang . Tra l’altro Landa, presidente,  conferma che l’Euskadi il prossimo anno prenderà la licenza Professional. In Movistar trovato il sostituto che sarà Enric Mas mentre la posizione di Richard Carapaz si sta delineando con la permanenza che diventa la prima opzione del ciclista ecuadoregno.

Tornando alle ufficialità ricordiamo il passaggio di Nairo Quintana all’Arkèa – Samsic, Guillaume Martin alla Cofidis, Tiesj Benoot al Team Sunweb e di Camilo Ardila all’UAE Team Emirates. Quest’ultima è molto interessata a Maximiliano Richeze e a Davide Formolo.

Warren Barguil è sempre più intenzionato a prolungare il suo contratto in Arkèa; i francesi vedono sempre più in Nacer Bouhanni per il dopo Andrè Greipel. Nessuna novità sul futuro di Elia Viviani che comunque resta accostato alla Cofidis insieme a Fabio Sabatini.

Scontata la squalifica torna in gruppo Davide Appollonio che ha firmato per l’Amore&Vita – Prodir.

Tour de France (2.UWT), Stage 19: una violenta grandinata e una frana stravolgono il Tour. Tappa neutralizzata sull’Iseran. Egan Bernal nuova Maglia Gialla

Frana

Se il ritiro ad inizio tappa di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) sembrava essere il colpo di scena della diciannovesima tappa del Tour de France (2.UWT), arriva il maltempo con una violenta grandinata e una frana a fermare la tappa odierna con arrivo a Tignes.

Ad inizio tappa molto attivo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) che tenta insieme a Dan Martin (UAE Team Emirates) di portare via un gruppo per la fuga di giornata; ai due si aggiungono Pello Bilbao (Astana Pro Team) e Jesus Herrada (Cofidis, Solutions Credits). Qui arriva il primo colpo di scena con Pinot che si affianca prima all’auto del medico di corsa, si stacca e successivamente si ritira dalla corsa di casa.

Davanti si forma un gruppo di 30 elementi: Dylan Van Baarle (Team Ineos), Patrick Konrad (BORA – hansgrohe), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale), Damiano Caruso (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Alejandro Valverde, Andrey Amador, Marc Soler (Movistar Team), Gorka Izagirre, Alexey Lutsenko, Magnus Cort Nielsen (Astana Pro Team), Laurens De Plus (Team Jumbo – Visma), Rigoberto Uran, Alberto Bettiol, Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Fabio Aru (UAE Team Emirates), Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Michael Matthews (Team Sunweb), Thomas De Gendt (Lotto –  Soudal), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data), Warren Barguil ed Elie Gesbert (Arkéa – Samsic).

Caruso, con l’aiuto di Nibali, scollina per primo sul Monteè d’Assois e sul Col de la Madeleine accorciando le distanze dal leader della Maglia a Pois Romain Bardet. I due azzurri tirano il gruppo dei fuggitivi creando una buona selezione ma appena si sale verso l’Iseran il gruppo cambia ritmo. Il primo a scattare è Geraint Thomas ma subito a piazzare lo scatto decisivo è Egan Bernal che stacca tutti compresa la maglia gialla Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e scollina sull’Iseran con un vantaggio di 52″ su Laurens De PlusSteven Kruijswijk, ThomasEmanuel Buchmann e Mikel Landa. Alaphilippe transita con un ritardo di 2’07”.

In discesa ASO, prende atto delle cattive condizioni del tempo e una frana rendono la strada dopo l’Iseran impraticabile, neutralizza la tappa in cima al GPM.

Bernal è la nuova maglia gialla.

 

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Tour Generale

Tour de France (2.UWT), Stage 10: Wout Van Aert beffa Elia Viviani sull’arrivo di Albi. Il vento gioca un brutto scherzo a Pinot, Uran, Porte e Fuglsang

van aert

La decima tappa del Tour de France (2.UWT) segna la prima vittoria di Wout Van Aert (Team Jumbo – Visma) alla sua prima partecipazione alla corse a tappe più importante del circuito World Tour.

La fuga di giornata è composta da Anthony Turgis (Total Direct Énergie), Tony Gallopin (Ag2R La Mondiale), Natnael Berhane (Cofidis, Solutions Credits), Odd Christian Eiking (Wanty – Groupe Gobert) e Mads Wurtz Schmidt (Team Katusha – Alpecin); in secondo momento si accoda ai fuggitivi Michael Schar (CCC Team). Il loro vantaggio massimo non sale mai sopra i 2’30” con la Deceuninck – Quick Step che controlla agevolmente la situazione. Ai meno 70 km dall’arrivo svolta improvvisa della tappa si mettono a tirare la EF Education First Pro Cycling Team, il Team Jumbo – Visma e il Team Ineos che mettono alla frusta il gruppo frazionandolo e facendo staccare una quarantina di unità, ma a 35 km dall’arrivo si creano i presupposti per dei ventagli con Julian Alaphilippe ed Elia Viviani che si adoperano in prima persona.

A farne le spese sono Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Rigoberto Uran, Jakob Fuglsang (Astana Pro Team), Richie Porte e Giulio Ciccone (Trek – Segafredo); sfortunato Mikel Landa (Movistar Team) che a causa di una caduta provocata da Warren Barguil (Arkèa – Samsic) si ritrova nel terzo gruppo degli attardati.

A pochi chilometri dall’arrivo è il Team Sunweb che cerca di portare nella migliore posizione possibile Michael Matthews, ma la volata è una storia a due tra Van Aert e Viviani con il belga che ha la meglio solo al fotofinish; terzo Caleb Ewan (Lotto – Soudal).

Il gruppo Pinot arriva con un ritardo di 1’40 mentre Landa, più dietro, limita i danni con 2 minuti.

 

Tour de France (2.UWT)

Stage 10 >> Saint Flour – Albi (217,5 km) > Ordine Arrivo

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Challenge Maiorca, Trofeo Andratx – Lloseta: Emanuel Buchmann sorprende tutti

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@BiciTv.it

Il tedesco della Bora – Hansgrohe Emanuel Buchmann si aggiudica in solitaria la seconda prova del Challenge di Maiorca, il Trofeo Andratx – Lloseta (1.1).

La prova parte con una modifica al percorso per via di una frana; dopo un periodo di incertezza generale, prendono il largo Toms Skujins (Trek – Segafredo), Nicolas Edet (Cofidis Solutions Credits), Peio Goikoetxea (Fundacion Euskadi) e Óscar Pelegrí  (Spagna). Nella discesa del Coll de Puig Major si lanciano dieci contrattaccanti seguiti a debita distanza dal gruppo guidato dalla Movistar di Alejandro Valverde.

Tuttavia la formazione World Tour di casa non riesce a tenere a bada il gruppo e il distacco dai contrattaccanti e i fuggitivi almeno fino ai 25 km dall’arrivo momento in cui finalmente si esaurisce l’azione degli uomini in avanscoperta. Il gruppo non ha il tempo di rilassarsi che parte Buchmann; la sua azione prende subito piede e nel giro di pochi chilometri riesce ad accumulare un vantaggio di 40″.

Scatti e controscatti dal gruppo sopratutto da parte di Josè Herrada, Guillaume Martin (Wanty Groupe – Gobert), Tim Wellens (Lotto – Soudal), Gianluca Brambilla e Warren Barguil (Arkéa – Samsic). La loro azione è tardiva così Buchmann può festeggiare in solitaria la seconda vittoria della sua carriera. Wellens e Bauke Mollema completano il podio.

 

Challenge Maiorca – Trofeo Andratx – Lloseta (1.1)

One Day Race >> Andratx – Lloseta (172,2 km) > Ordine Arrivo

Challenge Maiorca Arrivo