Tour of The Alps: svelato il percorso

Logo717,7 km e quasi 13000 metri di dislivello!!! Questi i numeri più importanti della prossima edizione del Tour of The Alps (UCI Pro Series) arrivato alla sua 44esima edizione. Quattro giorni di corsa, dal 20 al 24 Aprile, che saranno fondamentali per coloro che dovranno affinare la condizione in vista del Giro d’Italia.

Si parte con la prima frazione Bressanone – Innsbruck di 142 km con il Passo Brennero da affrontare e due giri di circuito che comprende la salita di Axams (3,7 km al 6,8%) prima dell’arrivo nella città austriaca.

Il giorno seguente partenza da Innsbruck per arrivare dopo 121,5 km a Feichten im Kaunertal con la doppia scalata, da due versanti diversi, del Piller Sattel (versante di Wenns 8,1 km al 6,1% – versante di Fileβ 6,5 km al 9,2%) prima di arrivare all’arrivo posto a quota 1291 metri.

La terza tappa è sicuramente la più facile con partenza Imst e arrivo a Naturno con la possibilità di lasciare via libera ad una eventuale fuga di giornata.

Giovedì 23 Aprile si inizia a fare sul serio con la frazione Naturno – Valle del Chiese/Pieve di Bono nella quale si affronteranno il Passo Castrin (22 km al 5,6%), il Passo Carlo Magno (14,5 km al 6,3%), il Breguzzo (4 km al 5,5%) e infine l’Altopiano di Boniprati (8 km all’8,5%) prima della picchiata che porta all’arrivo.

Quinta e ultima frazione Valle delle Chiese – Riva del Garda di 120,9 km con il Passo Duron (6 km al 7,7%) prima del circuito finale che presenta la doppia scalata del Lago di Tenno (9,3 km al 5,5%).

 

Materiale Tecnico

Tour of The Alps (2.HC), Stage 4: Nibali dà spettacolo ma Tao Geoghegan Hart piazza il bis in volata

Geoghegan Hart

Quarta tappa del Tour of The Alps (2.HC), Baselga di Pinè – Cles (134 km), e seconda vittoria per il britannico del Team Sky Tao Geoghegan Hart che in volata ha la meglio su un combattivo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team).

Dopo 35 km parte la fuga composta da Andrey Zeits (Astana Pro Team), Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale), Aldemar Reyes (Manzana Postobon), Antonio NibaliElie Gesbert (Arkéa – Samsic), Sergio Samitier (Euskadi – Murias) ed Edoardo Zardini (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM); su i sei uomini al comando riesce a rientrare in un secondo momento Alex Aranburu (CajaRural – RGA Seguros).

Ai piedi della Forcella di Brez il gruppo alza il ritmo sotto l’impulso della Bahrain e dell BORA – hansgrohe riducendo il vantaggio dei fuggitivi e scremando decisamente il gruppo; Samitier scollina per primo sul GPM e insieme a Zardini attacca in discesa.

Antonio Nibali sul Passo Predaia si fa riprendere dal gruppo per preparare l’attacco del fratello Vincenzo; il siciliano in poche pedalate riprende i fuggitivi e stronca anche la resistenza di Vuillermoz. Il gruppo è tirato da Chris Froome in versione gregario e il suo lavoro da i suoi frutti annullando l’attacco del messinese. In testa alla corsa si forma un gruppetto formato da Nibali, Froome, Pavel Sivakov, Geoghegan Hart e Rafal Majka. Nibali non si dà per vinto e sferra ben 5 attacchi ma è l’ultimo quello più importante anche perchè trova, finalmente, la collaborazione di Majka; i due guadagnano circa 30″ sugli immediati inseguitori proprio in vista dell’ultimo km della salita.

Froome da grande campione tiene a bada i suoi giovani compagni e riesce a chiudere nuovamente annullando per la seconda volta l’azione di Nibali. Ma lo squalo è indemoniato e ci riprova sull’ultimo strappetto portandosi dietro Sivakov e il solito Majka che parte in contropiede; l’azione del polacco si esaurisce all’interno dell’ultimo chilometro con il Team Sky che si prepara alla volata di Geoghegan Hart che partito ai – 300 mt tiene botta e vince la tappa davanti al messinese, Majka e al leader della corsa Sivakov.

 

Tour of The Alps (2.HC)

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Tour of The Alps (2.HC), Stage 2: ancora Team Sky sugli scudi con la prima vittoria in carriera per Pavel Sivakov

Pavel Sivakov
Pavel Sivakov

Seconda tappa del Tour of The Alps (2.HC), 178,7 km da Reith im Alpbachtal a Schenna, e seconda vittoria per il Team Sky per mano del giovane russo Pavel Sivakov che strappa la maglia da leader al compagni di squadra Tao Geoghegan Hart.

Fuga di giornata composta da Giovanni ViscontiEdoardo Zardini(Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), Juan Josè Amador (Manzana Postobon), Dario Ruben Acosta (Nippo -Vini Fantini – Faizanè), Sergio Samitier (Euskadi – Murias) e Filippo Rocchetti (Team Colpack). All’inizio della salita del Passo Monte Giovo i fuggitivi hanno un vantaggio di circa 3 minuti; ci prova Samitier seguito da Zardini e Acosta mentre Visconti segue a 50 metri con il suo passo. Il tre volte Campione d’Italia  è vicinissimo al rientro ma lo spagnolo dell’Euskadi aumenta il ritmo e resta solo con Zardini; i due si giocano lo sprint del GPM con Samitier che scollina per primo. Il gruppo principale tirato dalla Bahrain – Merida Pro Cycling Team riduce il gap e passa al GPM con un ritardo inferiore al minuto.

In discesa da dietro ci provano in tanti e anche Vincenzo Nibali tenta l’allungo ma per il siciliano la situazione diventa difficile perchè su trova nella morsa dell’Astana Pro Team e Team Sky. Gli ultimi 5 km sono in leggera salita e arriva l’attacco di Sivakov seguito da Jan Hirt e dal duo dell’Androni Giocattoli – Sidermec Fausto Masnada e Mattia Cattaneo che però ben presto perdono le ruote. Ultimo km con Sivakov che resta sempre davanti e lancia la volata decisiva andando a prendersi tappa e maglia.

 

Tour of The Alps (2.HC)

Stage 2 >>  Reith im Alpbachtal – Schenna (178,7 km) > Ordine Arrivo

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Tour of The Alps (2.HC), Stage 1: prima vittoria da “pro” per Tao Geoghegan Hart. Bene Vincenzo Nibali

geoghegan hart

Prima tappa del Tour of The Alps (2.HC), Kufstein – Kufstein di 144 km, e prima vittoria da professionista per il britannico del Team Sky Tao Geoghegan Hart.

La corsa italiana, valevole per la Ciclismo Cup 2019, da sempre è un banco di prova per chi prepara il Giro d’Italia e anche per ben figurare alla Ligi di domenica prossima. Dopo 5 km parte la fuga giusta composta da Maximilian Kuen (Team Vorarlberg – Santic), Patrick Gamper (Tirol KTM Cycling Team), Matthias Krizek (Felbermayr – Simplon Wels) ed Emil Dima (Giotti Victoria – Palomar); negli ultimi 30 km il vantaggio dei quattro inizia a scendere sensibilmente anche grazie all’attacco di Simone Velasco (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), attacco che verrà annullato dal gruppo che in prossimità del primo passaggio del secondo categoria di Hinterthiersee sotto l’impulso dell’Astana Pro Team inizia a recuperare parte dei fuggitivi.

In testa restano Dima e Kuen che si danno battaglia sul traguardo del GPM con il 22enne della Giotti che passa per primo; i due tuttavia in discesa alzano bandiera bianca facendosi riprendere dal plotone. Ultimo passaggio sui 2 km al 10% di Hinterthiersee con il gruppo già scremato e proprio nel tratto più duro parte Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team); il siciliano in poche pedalate prende un buon vantaggio seguito solo da Rafal Majka (BORA – hansgrohe) e dalla coppia Sky Pavel Sivakov e Geoghegan Hart.

I 4 in discesa cercano di rilanciare l’azione ma il gruppetto dei migliori rientra in prossimità degli ultimi km; volata vincete di Geoghegan Hart che batte nettamente Alex Aranburu (Caja Rural – Seguros RGA) Roland Thalmann.

 

Tour of The Alps (2.HC)

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Giro d’Italia: Fabio Aru conferma la sua partecipazione

Fabio Aru

Fabio Aru (UAE Team Emirates), Campione d’Italia in carica, ha sciolto tutti i dubbi ufficializzando la sua partecipazione al prossimo Giro d’Italia; “Il Cavaliere dei quattro Mori” domani sarà impegnato con l’Abu Dhabi Tour (2.UWT) per proseguire a marzo con la Tirreno – Adriatico (2.UWT) e Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT). Potrebbe esserci anche lo spazio per inserire e correre la Milano – Sanremo (1.UWT) che si svolge due giorni prima della corsa spagnola.

Aprile si apre con il consueto ritiro, dovrebbe trattarsi de Il Teide, per riprendere con il Tour of The Alps (2.HC), Liegi – Bastogne – Liegi (1.UWT) da confermare visto la quasi concomitanza con la corsa italiana; la sua prima parte di stagione si conclude proprio con la “Corsa Rosa”.

Tour of The Alps 2018: il percorso

Dopo il successo dell’edizione 2017 il Tour of The Alps (2.HC) svela il percorso della prossima edizione; 5 tappe che presentano un solo arrivo in salita e soprattutto l’ultima tappa che ricalca il percorso del mondiale di Innsbruck.

 Lunedi 16 Aprile – Stage 1 >> Arco – Folgaria > 134,6 km

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Prima frazione di 134,6 km, 2530 metri di dislivello, contrassegnata da tre stellette che prevede due passi alpini. Dopo 50 km si sale ai 1145mt del Valico di Andalo; lunga discesa e tratto pianeggiante che precedono la lunga salita verso Serrada. Scollinamento a sei km dall’arrivo tutti in discesa.

Martedì 17 Aprile – Stage 2 >> Lavarone – Fiemme/Alpe di Pampeago > 145,5 km

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Tappa impegnativa la seconda con arrivo in salita a Fiemme/Alpe di Pampeago; arrivo impegnativo 7,7 km al 9,9% di pendenza media ma ad inizio tappa si scalerà anche il Passo Redebus lunga salita che presenta le maggiori difficoltà negli ultimi 5km. Seconda frazione che darà un grosso scossone in classifica generale.

Mercoledì 18 Aprile – Stage 3 >> Ora – Merano > 138,3 km

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Dopo l’arrivo all’Alpe di Pampeago, la terza frazione potrebbe essere quella giusta per azioni da lontano. Due i GPM di giornata il Passo della Mendola e il Passo delle Palade prima della picchiata verso Merano.

Giovedì 19 Aprile – Stage 4 >> Chiusa – Lienz > 134,3 km

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Penultima frazione del Tour of The Alps da Chiusa a Lienz con il Terento da scalare nella prima parte e il Bannberg a ridosso dell’arrivo. Tappa difficile dove le energie residue si faranno sentire e faranno la differenza.

Venerdì 20 Aprile – Stage 5 >> Rattenberg – Innsbruck > 161,6 km

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Ultima ed interessantissima tappa, la più lunga dell’edizione 2018; dopo 116 km si entrerà nel circuito del mondiale ripercorrendo prima la salita di Gnadewald (4,9km al 7,1% di media) e la salita di Igls (7,9 km al 5,7% di media) da ripetere per ben tre volte. L’ultimo giro del circuito ricalcherà quasi interamente il tracciato dei prossimi mondiali.

Al via si prevede una massiccia partecipazione di squadre del World Tour e la diminuzione dei corridori per squadra da a 8 a 7 in base ai nuovi regolamenti UCI per le corse HC.