Starde Bianche 🇮🇹 (1.UWT), One Day Race: Finalmente Wout Van Aert!!! Ottimo secondo posto per Davide Formolo. Alaphilippe e Van der Poel staccati. Caduta per Vincenzo Nibali.

Edizione rovente della Strade Bianche 🇮🇹 (1.UWT) e finalmente vittoria per Wout Van Aert 🇧🇪 (Team Jumbo – Visma) che arriva da solo in una Piazza del Campo vuota per i protocolli di sicurezza in materia Covid-19.

Il primo a provare la fuga e Simon Pellaud 🇨🇭 (Androni Giocattoli – Sidermec) al quale rispondono e si accodano il compagno Nicola Bagioli 🇮🇹, Corne Van Kessel 🇧🇪 (Circus – Wanty Gobert), Quentin Pacher 🇫🇷 (B&B Hotels – Vital Concept), Benjamin Declerq 🇧🇪 (Team Arkéa – Samsic) e Iuri Filosi 🇮🇹 (Bardiani CSF – Faizanè). L’elvetico dopo una decina di chilometri decide di continuare da solo l’avventura lasciandosi dietro i compagni di fuga.

A 90 km dal traguardo si muovono Julian Alaphilippe 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step) e Mathieu Van der Poel 🇳🇱 (Alpecin – Fenix) che con la loro azione fanno crollare il vantaggio di Pellaud; l’azione dei due si placa in prossimità dei tratti in sterrato; si muovono così Bob Jungels 🇱🇺, Marcus Burghardt 🇩🇪 (BORA – hansgrohe) e Lawson Craddock 🇺🇸 (EF Pro Cycling) che a 75 km dall’arrivo vanno a riprendere il fuggitivo. Nel tratto di San Martino in Grania il gruppo si spezza in più tronconi a causa di una caduta che vede coinvolti Vincenzo Nibali 🇮🇹 (Trek – Segafredo) e Stefan Kung 🇨🇭 (Groupama – FDJ), mentre per una foratura restano attardati Alaphilippe e Van der Poel che rientreranno insieme allo squalo nel gruppo principale dopo un grandissimo sforzo.

Nel tratto di monte Sante Marie ci prova Simon Clarke 🇦🇺 che si porta dietro Gorka Izagirre 🇪🇸 (Astana Pro Team), nuovamente Burghardt, Jack Bauer 🇦🇺 (Mitchelton – Scott) e Michael Gogl 🇦🇹 (NTT Pro Cycling); il ritmo è altissimo e Alaphilippe e Van der Poel non reggono e si staccano. Arriva il momento di Jakob Fuglsang 🇩🇰 seguito da Davide Formolo 🇮🇹 (UAE Team Emirates) e successivamente da  Maximilian Schachmann 🇩🇪, Alberto Bettiol 🇮🇹, Michal Kwiatkowski 🇵🇱 (Team Ineos), Greg Van Avermaet 🇧🇪 (CCC team) e Wout van Aert. La questione vittoria si decide in questo attacco a circa 50 km dall’arrivo. Sull’ultimo tratto di sterrato delle Tolfe Van Aert piazza l’attacco decisivo con Formolo e Schachmann che tento invano di rientrare sul belga.

Arrivo in solitaria per Van Aert che dopo i terzi posti del 2018 e 2019, finalmente fa sua le Strade Bianche; completano il podio Formolo e Schachmann.

Strade Bianche 🇮🇹 (1.UWT) >> One Day Race > Siena – Siena (184 km) Arrivo

Strade Bianche 🇮🇹 (1.UWT), One Day Race: Siena – Siena

14esima edizione delle Strade Bianche 🇮🇹 (1.UWT) con partenza e arrivo da Siena per un totale di 184 km; una collocazione in calendario eccezionale per via del Covid-19 che renderà la corsa rovente viste le condizioni metereologiche.

11 settori di strade sterrate per un totale di 63 km. I primi 4 settori sono si susseguono velocemente con il primo di 2100 metri lungo un rettilineo in leggera discesa; cambia lo scenario nel secondo settore di 5800 metri che presenta la prima asperità che porta il gruppo a Bagnaia (2,2 km al 6,4% e punte al 10%). Il terzo settore è quello di Radi lungo circa 4400 metri e infine il quarto settore quello di La Piana di 5500 metri che porta il gruppo prima a Buonconvento e successivamente verso al salita che porta a Montalcino (4 km al 5%).

Al termine della discesa quinto e sesto tratto divisi da un solo chilometro di asfalto; un totale di 19,8 km di sterrato molto nervoso e ondulato che riportano nuovamente il gruppo a Buonconvento dove è posto il rifornimento. Il settimo settore è quello di San Martino in Grania (9,5 km) che anticipa il tratto in sterrato più duro della corsa quello di Monte Sante Marie prevalentemente in salita con l’ultimo chilometro che porta a Torre a Castello al 10,1% di pendenza media.

20 km d’asfalto molto ondulato per nono settore quello di Monteaperti di soli 300 metri ma tutti in doppia cifra; superato Pieve a Bozzone si entra nel decimo tratto in sterrato in programma quello Colle Pinzuto lungo 2400 metri con tratti al 15%; l’ultimo tratto è quello delle Tolfe che inizia in ripida discesa per risalire al 18%.

All’arrivo mancano 12 km e ai meno 2 dall’arrivo ricominciano le difficoltà; la prima è la via Esterna di Fontebranda con punte al 9%. Superata la Porta di Fontebranda il manto stradale non è più asfalto ma lastricato; una “S” sinistra destra immette i corridori sullo strappo di Via Santa Caterina con punte che toccano il 16% prima di arriva al traguardo posto a Piazza del Campo.

Materiale Tecnico

Ecco il calendario della ripartenza di Vincenzo Nibali

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Dopo i test effettuati al Mapei Sport, Vincenzo Nibali si prepara per la “ripartenza” della stagione 2020 del ciclismo internazionale.

La “carovana” si è fermata ufficialmente il 14 Marzo con la fine anticipata della Paris – Nice (2.UWT); con l’ufficialità del nuovo calendario UCI è ormai tempo di programmazione. In casa Trek – Segafredo idee chiarissime per Nibali che conferma di puntare al Giro d’Italia che prenderà il via, come già anticipato da noi di Gruppo Compatto, dalla Sicilia con il prologo di Palermo che va ad aggiungersi alle tre frazioni in programma nel percorso originale che prevedeva la partenza dall’Ungheria.

Lo squalo inizierà subito con obiettivi importanti con le Strade Bianche (1.UWT) il primo di Agosto, per proseguire l’8 con la Milano – Sanremo (1.UWT) per arrivare a Il Lombardia (1.UWT) nel giorno di ferragosto che precedono di poco i campionati nazionali. A Settembre, in pieno Tour de France, dal 7 al 13 la “Corsa dei Due Mari” la Tirreno – Adriatico (2.UWT) che faranno da preludio per i Mondiali su Strada di Aigle – Martigny.

Infine ad Ottobre si arriva all’obiettivo stagionale il Giro dal 3 al 25.

Calendario UCI: per il Giro concorrenza spietata.

Giro d'Italia

L’Unione Ciclistica Internazionale ha diramato il calendario ufficiale per il resto della stagione 2020; il presidente David Lappartient è stato categorico: “Questo è il piano B, non esiste un piano C!!!”. L’ago della bilancia è stato il Tour de France che si svolgerà dal 29 Agosto fino al 20 Settembre; una collocazione “importante” quasi “esclusiva”. L’unica corsa che si svolgerà in contemporanea sarà la Tirreno – Adriatico.

GIRO D’ITALIA. Non è andata bene alla “Corsa Rosa” che ha una spietata concorrenza che la mette in una posizione molto scomoda. Il Giro non partirà più dall’estero, Ungheria, ma dalla Sicilia con le tre tappe da tempo confermate e la possibilità di inserire una quarta frazione; l’isola più grande del Mediterraneo ne esce molto bene perchè la partenza del Giro è sempre un grande evento. Mauro Vegni ha confermato tutte le tappe italiane soprattutto quelle di montagna. Come detto nelle stesso periodo il calendario prevede  lo svolgimento della Liegi – Bastogne – Liegi 🇧🇪, Amstel Gold Race 🇳🇱, Gent – Wevelgem 🇧🇪, Dwars Door Vlaanderen 🇧🇪, Ronde van Vlaanderen 🇧🇪 e l’inizio de La Vuelta 🇪🇸. Le classiche del nord richiamano sempre il top del ciclismo internazionale e così l’esordio di Peter Sagan 🇸🇰 è praticamente rinviato almeno alla prossima edizione. Saranno dei giochi Vincenzo Nibali 🇮🇹 e il giovane Remco Evenepoel🇧🇪; fare altri nomi al momento è quasi impossibile.

LA STAGIONE ITALIANA. Il calendario propone subito in “ripartenza” le Strade Bianche, 1 Agosto, e dopo sette giorni la Milano – Sanremo; i campionati italiani si dovrebbero svolgere dal 21 al 23. Tirreno – Adriatico dall’8 al 14 Settembre. Da verificare lo svolgimento di tutte quelle semi classiche di fine stagione che dovrebbero trovare una collocazione in un calendario in cui è sempre più difficile trovare una data. Chiude la “stagione italiana” Il Lombardia il 14 Novembre.

GIRO SACRIFICATO? Si è corso il serio rischio di non avere nessun tipo di programmazione e che neanche una corsa si potesse disputare. Indubbiamente il Giro ha una concorrenza mai avuta ma in qualche modo si deve pur ripartire, d’altronde le situazioni d’emergenza richiedono anche dei sacrifici.

 

Marco Canola: “Fare bene al Giro per puntare alla Nazionale. Andorra posto fantastico e Lobato un grandissimo amico”

Canola
Marco Canola

Marco Canola, uno dei leader della Nippo – Vini Fantini – Faizanè, si sta preparando al Giro d’italia (2.UWT) che venerdì prenderà il via con la cronoscalata del San Luca.

Canola Giro
Canola vittorioso al Giro 2014 nella tappa di Rivarolo

La sua stagione fin qui non gli ha portato in dote nessuna vittoria anche se “la sedicesima posizione alle Strade Bianche (1.UWT) potrebbe sembrare un buon risultato ma vista la condizione e gli avversari posso ritenerlo comunque un buon test”. Non è un segreto che Marco punti molto al Giro con il quale ha un feeling particolare; “ricordo ancora la tappa di Rivarolo del 2014. Riesco ancora a percepire tutta la fatica fatta e alla carica di adrenalina che mi ha pervaso appena ho tagliato la linea d’arrivo. Sono anche diventato cittadino onorario di Rivarolo quindi quella vittoria rimarrà sempre viva nei miei ricordi più belli”.

 

Il suo avvicinamento alla Corsa Rosa, appuntamento più importante dell stagione, lo ha visto protagonista al Giro dell’Appennino (1.1) in cui Marco è stato protagonista sulla Bocchetta ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca per una foratura che lo ha tenuto lontano dai primi ma che al tempo stesso “ha certificato il mio ottimo stato di forma. Mi sono allenato duramente in altura seguendo una dieta ferrea. Andorra poi è un posto fantastico; spostare li i miei interessi è stata un’opportunità per migliorare il mio allenamento”.

Si è allenato spesso con il compagno Juan Josè Lobato con il quale ha instaurato “un sincero rapporto d’amicizia che si ripercuote anche in gara perché siamo ben disposti ad aiutarci. JJ lo rispettavo molto ancor prima che arrivasse in squadra e spero che tutti e due possiamo avere la possibilità di giocarci le nostre carte in una tappa al Giro”.

“Il Giro indubbiamente è l’obiettivo stagionale per il team e per il sottoscritto; fare una buona corsa e perché no vincere una tappa mi darebbero la possibilità anche di rientrare nel giro della Nazionale. Potrebbe anche essere l’ultima stagione orangeblue, quindi vorrei lasciare, se dovesse accadere, nella maniera migliore”.

Tirreno – Adriatico (2.UWT), Stage 2: A Pomarance Julian Alaphilippe c’est fantastique!!!

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Alaphilippe trionfa a Pomarance

Regala spettacolo da gennaio collezionando già 5 vittorie stagionali; Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step), dopo la fantastica vittoria alle Strade Bianche (1.UWT) di sabato scorso, si ripete con una stoccata di potenza sulla’arrivo di Pomarance sede d’arrivo della seconda tappa della Tirreno – Adriatico (2.UWT).

Mirco Maestri (Bardiani – CSF), Natnael Behrane (Cofidis Solutions Credits), Stepan Kuriyanov (Gazprom – RusVelo), Sebastian Schonberger (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), Markel Irizar (Trek – Segafredo) sono i cinque coraggiosi di giornata che dopo 25 km dalla partenza tenano la fuga di giornata. Il loro vantaggio oscilla tra i 3 e i 4 minuti con il gruppo che comunque sembra in pieno controllo. Sul pirmo GPM di giornata, Castellina Marittima, passa in testa Behrane davanti a Maestri e Schonberger. Maestri si rifà sul traguardo volante di Canneto vinto su Schonberger e Kuriyanov; è lotta anche sul secondo GPM di giornata quello di Serrazzano che vede nuovamente l’eritreo Behrane passare per primo. Ultimo traguardo volante di giornata posto al chilometro 158 a Montecerboli che è il “copia e incolla” del precedente con Maestri che batte Schonberger.

Dal gruppo, che nel frattempo ha alzato notevolmente il ritmo, arriva la notizia del ritiro di Gianni Moscon (Team Sky) e la foratura di Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) presentatosi alla “Corsa dei due Mari” non in buonissime condizioni fisiche a causa dell’influenza che hanno condizionato i giorni precedenti alla corsa.

Ai meno 10 finisce l’azione dei fuggitivi e la Mitchelton – Scott tira il plotone con la maglia blu del leader Michael Hepburn; a fare saltare i piani di Adam Yates e compagni è l’attacco di Jakob Fulgsang e Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) seguiti a ruota da Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) e in seconda battuta da Zdenek Stybar. Il ciclista sloveno rilancia l’azione portandosi dietro Lutsenko e Simon Clarke (EF Education First Pro Cycling Team); sul terzetto al comando si riporta uno stoico Tom Dumoulin (Team Sunweb) che tutto solo chiude il buco.

Tuttavia l’azione del capitano della Jumbo – Visma viene rintuzzata dai Mitchelton – Scott; ultimo chilometro tutto in leggera salita ed è la volta di Greg Van Avermaet (CCC Team) che tenta di sorprendere tutti ma Alaphilippe non perde la sua ruota e negli ultimi 150 metri piazza una stoccata impressionante constringendo al secondo posto il campione olimpico di Rio e al terzo l’ottimo Alberto Bettiol.

Yates nuovo leader della corsa.

 

Tirreno – Adriatico (2.UWT)

Stage 2 >> Camaiore – Pomarance (195 km) > Ordine Arrivo

tirreno arrivo

 

 

Classifica Generale

tirreno generale

Neri Sottoli – Selle Italia – KTM: Giovanni Visconti capitano alle Strade Bianche e al GP Industria & Artigianato

Due giorni toscana per la Neri Sottoli – Selle Italia – KTM che nel weekend affronterà un’impegnativa sequenza di corse sulle strade di casa con l’obiettivo di confermare i buoni risultati di questo avvio di stagione.

neri strade bianche

Dopo due anni d’assenza si torna alle Strade Bianche (1.UWT), obiettivo cerchiato da Giovanni Visconti che l’anno scorso chiuse al 5° posto risultando il miglior corridore italiano. Il corridore siciliano capitanerà una selezione giovane e motivata con Simone Velasco e Sebastian Schonberger che si sono messi in evidenza lo scorso weekend nelle corse francesi. Completeranno la selezione, diretta da Luca Scinto, Liam Bertazzo, Giuseppe Fonzi, Luca Pacioni e Luca Raggio, tutti al via di una gara dall’atmosfera magica.

neri strade Larciano

Velasco e Visconti saranno in corsa anche domenica al Gp di Larciano (1.HC), vero e proprio appuntamento casalingo con i passaggi sul San Baronto, dove si trova il quartier generale della nostra squadra. Assieme ai due reduci dalle Strade Bianche si aggregheranno alla selezione Francesco Manuel Bongiorno, Davide Gabburo, Umberto Marengo, Dayer Quintana ed Edoardo Zardini.

(fonte: http://www.neriselleitaliaktm.com/strade-bianche-gp-di-larciano/ )

 

 

Strade Bianche (1.UWT): invariato il percorso dell’edizione 2019

strade bianche

184 km, 11 settori di sterrato e tanto spettacolo!!! Questi gli ingredienti delle Strade Bianche (1.UWT) appuntamento sempre più prestigioso nel calendario italiano e World Tour vinta lo scorso anno dal belga della Lotto – Soudal Tiesj Benoot.

L’edizione 2019 non presenta novità dal punto di vista altimetrico e nei settori sterrati; partenza da Siena e quattro settori in 60 km prima della salita che porta a Montalcino. Dopo il rifornimento previsto a Lucignano d’Arbia si affronta il settore #7 lungo 9,5 km di San Martino in Grania che fa da preludio al tratto #8 quello più spettacolare dove spesso e volentieri esplode la corsa, gli 11,5 km di Monte Santa Maria.

strade bianche ultimo 20 km

Non finisce qui anzi c’è ancora da affrontare il temibilissimo Montaperti, famoso per i suoi saliscendi e per le pendenze sempre in doppia cifra; entrati negli ultimi 20 km di corsa restano da affrontare Colle Pinzuto (pendenza max. 15%) e Le Tolfe, tratto che inizia in discesa per poi salire al 18%.

strade bianche arrivo
Gli ultimi 3000 metri delle Strade Bianche

Piazza del Campo si avvicina e mancano solo 12 km ma prima dell’arrivo ultima difficoltà di giornata rappresentata dal “muro” di  Via Santa Caterina al 12,4% di pendenza media.

 

RCS Sport : le Wild Card delle Strade Bianche, Tirreno – Adriatico e Milano – Sanremo

RCS Sport dopo aver annunciato le Wild Card per il Giro d’Italia, svela gli inviti per le Strade Bianche (1.UWT), Tirreno – Adriatico (2.UWT) e Milano – Sanremo (1.UWT).

 

Strade Bianche

  • Neri Sottoli – Selle Italia – KTM
  • Nippo – Vini Fantini – Faizanè
  • Vital Concept – B&B Hotels

 

Tirreno – Adriatico

  • Bardiani CSF
  • Cofidis Solutions Credits
  • Gazprom – RusVelo
  • Israel Cycling Academy
  • Neri Sottoli – Selle Italia – KTM

 

Milano – Sanremo

  • Androni Giocattoli – Sidermec
  • Bardiani CSF
  • Cofidis Solutions Credits
  • Direct Energie
  • Israel Cycling Academy
  • Neri Sottoli – Selle Italia – KTM
  • Team Novo Nordisk

Strade Bianche: Vince Benoot. Superlativo Wout Van Aert

Tiesj Benoot Strade Bianche
Tiesj Benoot 

Passa agli archivi un’altra edizione de “la corsa del nord che si corre più a sud”; l’edizione 2018 è stata soltanto la 12 esima edizione di questa giovanissima corsa, come quelle amicizie o quegli amori che abbiamo da poco ma che infondo sembra conoscerli da sempre. Passa agli archivi un’edizione di cui francamente tutto il movimento aveva bisogno: negli ultimi mesi il mondo delle 2 ruote a pedali è stato sovrastato da una discussione deprimente e inutile, il cosiddetto “caso Froome”, su cui si sono spese parole, parole e ancora parole, da parte di chiunque, dimenticando che il bel tacer non fu mai scritto. La sfida è “alzi la mano chi durante questa bellissima diretta, anche solo un istante, ha pensato a questo”. Nessuno, perchè oggi il ciclismo ci ha ricordato una cosa che spesso ci dimentichiamo: il ciclismo si ama. Il compito di ogni spettatore è uno ed è molto semplice. La corsa di oggi ci dice tanto altro, in realtà. Ci dice che esistono poche corse al mondo dove sullo stesso podio possiamo trovare un corridore da classiche in pavè (non solo), un corridore che ha fatto 2 podi al Tour de France, e uno che dal 2012 ad oggi è ininterrottamente sul podio dei mondiali di ciclocross e che riesce a battere Tony Martin a crono.

La corsa è condizionata dal meteo, e lo si sapeva. Si parte subito forte, i frazionamenti sono naturali, i gruppetti si sbriciolano chilometro dopo chilometro, fino a che il gruppo non si spezzi in 2 già sul settore numero 2, con ben 70 uomini davanti. La corsa prosegue con vari tentativi di drappelli, che vengono riassorbiti ai -59 km dall’arrivo. Prova un allungo Alejandro Valverde (Movistar Team), subito stoppato dal gran lavoro di Daniel Oss (Bora – Hansgrohe) Dopo un momento di calma, da dietro rientra Romain Bardet (Ag2R La Mondiale), che parte subito in contropiede, seguito e braccato da Wout Van Aert (Vérandas Willems – Crelan), capace di capire che sarà l’attacco decisivo. I due si danno cambi continui e mantengono un buon margine di oltre 1′ sul gruppo dei migliori composto da Peter Sagan, Valverde e Zdenek Stybar (QuickStep – Floors), che lasciano fare. Al loro inseguimento si lanciano dapprima Pieter Serry e Tiesj Benoot (Lotto – Soudal), e poi la coppia Robert Power (Mitchelton – Scott) e Giovanni Visconti (Bahrain Merida Pro Cycling Team). Benoot sembra averne più di Serry, infatti lo pianta  e va a colmare oltre 35″ di svantaggio dai 2 al comando compiendo la rimonta ai -15km. Giusto il tempo di rifiatare, che sulla salita delle Sante Marie s’invola in solitaria, incurante del gelido inizio di marzo che ha coperto l’Europa, e incurante dello sforzo immane compiuto per annullare il margine di svantaggio. Ne ha più di tutti, arriva da solo in piazza del campo, facendo gli ultimi 300 metri quasi senza pedalare. Piazza d’onore per Bardet, e onore delle armi all’invitato dell’ultimo momento, Van Aert, che all’arrivo stramazza al suolo dalla fatica.

Vita da corridore. Ieri sul suo account instagram aveva postato gli orari del suo ordinario venerdi: sveglia alle 5:20 del mattino, volo alle 7:30 per l’Italia, ore 12:30 allenamento (sui rulli, fuori il solo Benoot ha avuto la forza di allenarsi), ore 18 conferenza stampa. Bello sottolineare come possa essere simile alla vita di tutti quella del corridore, con mille impegni e tutto ad incastro. Proprio Van Aert in occasione dell’evento di ciclocross di Baal dell’1 gennaio ebbe a dire che non gli dispiaceva affatto andare a dormire presto la notte di capodanno, perchè era il suo lavoro essere in gara il giorno dopo.

I battuti. Bisogna partire da Valverde, che sembrava avere una gamba esagerata in linea con le corse precedenti, proseguendo con Sagan, che l’impegno lo ha messo nonostante non fosse in gara da gennaio in Australia, passando per Stybar e Kwiatkowski, e tutti i big, che sono semplicemente stati battuti da emergenti corridori fortissimi. Si avrà certamente modo di parlare anche di loro che saranno sicuramente protagonisti della primavera.

Il centauro Tjesi. Nella piazza tanto cara al Palio, Tjesi Benoot ha compiuto il capolavoro più bello della sua carriera, che nonostante tutto conta di ben 4 stagioni nel professionismo e tanti grandi risultati. La regia ha “pagato” il meteo poco clemente, per cui le inquadrature aeree sono state parte marcata della gara, mostrando una vera e propria pattinata dei corridori sulle quelle strade liscie e liquorose, impastate dall’acqua come a formare uno strado di caramello che copriva questi maestosi paesaggi italiani quasi da prendere a cucchiaiate. Nei giorni in cui in Italia se ne sentono tante in clima di campagna elettorale, oggi si è visto i corridori andar forte, senza sapere su quali terreni siano specializzati, ma basta vedere i recenti risultati del vincitore, soprattutto in terrà francese l’anno passato, 12° al Delfinato e 20° al Tour (dove quest’anno ci sarà tanto pavè) e pensare ad un azzardo: potrà fare classifica? Siamo in clima strade bianche, dove tutti i corridori possono essere competitivi contro tutti, ad oggi evitiamo di rispondere con un “no secco”.

Gabriele Di Mauro

 

12th Strade Bianche

One Day Race >> Siena – Siena (184 km) > Ordine Arrivo

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