Giro d’Italia 🇮🇹 (2.UWT), Stage 13: Cervia – Monselice ⭐⭐

192 i km in programma per la tredicesima tappa del Giro d’Italia 🇮🇹 (2.UWT) con partenza da Cervia e arrivo a Monselice.

Tappa che precede un fine settimana che prevede la cronometro di Valdobbiadene e successivamente, domenica con il tappone con arrivo a Piacavallo.

Proprio per questo motivo la tappa di oggi potrebbe rappresentare una buona occasione la fuga per poter arrivare a giocarsi la tappa con il benestare del gruppo.

I primi 155 km sono completamente pianeggianti con il gruppo che affronterà al km 118 lo sprint di Rovigo.

Come detto al km 155 cambia il disegno della tappa con il primo GPM in programma il 4°CAT. Il Roccolo (3700 metri al 9,2% di pendenza media e una pendenza massima del 16%). Rapida discesa verso Cinto Euganeo che precede di qualche chilometro la seconda salita di giornata che di 4° CAT. ha ben poco.

Il Muro di Calaone è una salita lunga 2000 metri ma la pendenza media è del 9,7% con una pendenza massima del 16%.

All’arrivo mancano 12 km ed è chiaro che le due salite rappresentano terreno ideale per anticipare l’eventuale arrivo in volata ristretta da parte dei fuggitivi.

Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 13: Vittoria di Daniel Felipe Martinez. Bene Roglic e Pogacar. Bernal perde terreno.

(Photo by Anne-Christine Poujoulat – Pool/Getty Images)

Daniel Felipe Martinez 🇨🇴 (EF Pro Cycling) vince la tredicesima tappa del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT) sul durissimo arrivo in salita di Le Puy Mary.

Gli attacchi per portare via la fuga giusta non mancano e si fanno vedere Julian Alaphilippe 🇫🇷 e Remi Cavagna 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step), Simon Geschke 🇩🇪 (CCC Team), Daniel Martin 🇮🇪 (Israel Start – Up Nation).

Su questi atleti successivamente rientrano MartinezHugh Carthy 🇬🇧 e Neilson Powless 🇺🇸 (EF Pro Cycling), Lennard Kamna 🇩🇪 e Maximilian Schachmann 🇩🇪 (BORA -hansgrohe), Pavel Sivakov 🇷🇺 (INEOS Grenadiers), Pierre Rolland 🇫🇷 (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM), Warren Barguil 🇫🇷 (Team Arkéa Samsic), David de La Cruz 🇪🇸 (UAE Team Emirates), Nicolas Edet 🇫🇷 (Cofidis Solutions Credits),Romain Sicard 🇫🇷 (Team Total Direct Energie), Valentin Madouas 🇫🇷 (Groupama – FDJ) e Marc Soler 🇪🇸 (Movistar Team).

Il gruppo lascia fare con il vantaggio che si stabilizza intorno agli 8 minuti e questo fa capire che il vincitore uscirà dagli uomini all’attacco.

Caduta in gruppo che coinvolge Bauke Mollema 🇳🇱 (Trek – Segafredo) che sarà costretto al ritiro.

Sul Col de Neronne parte Schachmann che riesce a prendere un buon margine di vantaggio fin quando dietro non si muove Martinez che stronca la resistenza di Soler ma si porta dietro Kamna.

Il vantaggio di Schachmann inizia a scendere precipitosamente fin quando lungo l’ultima salita viene ripreso e staccato da Martinez e Kamna. La frazione si decide in volata con il colombiano che fa valere le proprie caratteristiche da scalatore puro.

Dietro è bagarre con Tadej Pogacar 🇸🇮 che attacca portandosi dietro la maglia gialla Primoz Roglic 🇸🇮 (Team Jumbo – Visma); qualche metro più indietro seguono un buon Richie Porte 🇦🇺 in compagnia di Mikel Landa 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren).

Perde terreno invece Egan Bernal 🇨🇴 che patisce soprattutto l’ultimo km. Le posizioni si cristallizzano con la coppia slovena che taglia insieme il traguardo sul Porte e Landa staccati di 13″ e Bernal che taglia il traguardo con 38″ di ritardo dalla maglia gialla.

Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 13: Chatel Guyon – Puy Mary Cantal ⭐⭐⭐⭐⭐

Sette GPM, arrivo in salita e zero metri di pianura. 191,5 km con partenza da Chatel Guyon e arrivo sul durissimo Puy Mary Cantal. 4459 metri di dislivello.

Neanche il tempi di iniziare la corsa che il gruppo già inizia a salire verso Chateaugay una salita, non è un GPM, di 3500 metri al 5,3%. Un breve tratto per arrivare a Clermont – Ferrand dove inizia la prima salita della giornata.

Il Col de Ceyssat (10,4 km al 6%) è seguito in rapida successione dal Col de Guéry (7,9 km al 4,8%) e dalla Montée de la Stele (7 km al 5,5%).

Qui il gruppo potrà rifiatare nella discesa che porta allo sprint di Lanobre prima di ricominciare a salire verso la Cote de l’Estiade (2,8 km all’8%).

La strada dopo lo scollinamento continua a salire fino ai 963 metri di Trizac prima di affrontare un breve tratto di discesa che precede lo strappetto che porta a Moussages (2,1 km al 5,3%).

Nuovamente discesa per risalire verso la Cote de Anglards de Salers (4,2 km al 6,3%).

Gli ultimi 30 km sono molto difficili e qui si dovrebbe accendere la corsa con la scalata del Col de Neronne (4 km all’8,5% di pendenza media) e infine la salita finale di Pas de Peyrol (5,4 km al 7,7%) con gli ultimi 2 km al 12,5%.