Giro d’Italia 🇮🇹 (2.UWT), Stage 10: La prima vittoria al Giro di un fantastico Peter Sagan.

Peter Sagan (Photo @StefanoSirotti)

Una vittoria voluta, cercata e meritata quella di Peter Sagan 🇸🇰 che a Tortoreto firma l’impresa dopo una lunghissima fuga.

Tappa che si apre con il risultato del primo giro di tamponi con Steven Kruijswijk 🇳🇱 e Michael Matthews 🇦🇺 positivi al Covid – 19; si ritirano dalla corsa Team Jumbo – Visma e Mitchelton – Scott.

Tappa che nei primi chilometri vede continui attacchi per portare la fuga giusta; si muovono Filippo Ganna 🇮🇹 (INEOS Grenadiers) e Peter Sagan 🇸🇰 (BORA – hansgrohe) che vengono ripresi da un gruppetto che vede tra gli altri la presenza di Simon Clarke 🇦🇺 (EF Pro Cycling), Jhonatan Restrepo 🇨🇴 (Androni Giocattoli – Sidermec), Dario Cataldo 🇮🇹 e Davide Villella 🇮🇹 (Astana Pro Team) e Ben Swift 🇬🇧.

Inizia così un duello tra i fuggitivi e il gruppo tirato dalla Groupama – FDJ con Arnaud Démare che tira in prima persona; duello che dura per più di 20 km con il gruppo che poco prima del traguardo volante di Giulianova alza bandiera bianca.

Ganna e Sagan se la ridono con il tre campione del mondo che riduce il suo svantaggio nella classifica a punti.

Il gruppo si risveglia con la NTT pro Cycling di Domenico Pozzovivo 🇮🇹 che alza notevolemente il ritmo; allo scollinamento su la Colonnella il vantaggio della fuga è di poco superiore al minuto.

Dal gruppo, poco prima dello strappo di Tortoreto, parte Pello Bilbao 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren) che con la sua trenata fa avvicinare molto il gruppo sulla testa della corsa; molta sfortuna per Pozzovivo che perde preziosi metri dal gruppo per via di un problema meccanico; il lucano riuscirà da solo a rientrare sul gruppo.

Al primo passaggio da Tortoreto è Sagan ad alzare il ritmo e con lui resta solo Swift mentre dal gruppo attacca Tao Geoghegan Hart 🇦🇺 con la maglia rosa Joao Almeida 🇵🇹 (Deceuninck – Quick Step) che chiude immediatamente sul britannico.

La coppi Bilbao – Villella in discesa si avvicina molto sulla coppia di testa proprio ai piedi della salita di Tortoreto con Sagan che stacca Swift e Almeida che tenta di accorciare su Bilbao in odore di maglia rosa.

Sagan scollina da solo su Tortoreto e si lancia da solo verso l’arrivo mentre nel gruppo foratura per Jakob Fuglsang 🇩🇰 che perde secondi importanti con Fabio Felline 🇮🇹 che cede la sua bici al danese che alla fine pagherà pesantemente all’arrivo con un ritardo dai big di 1’15”.

Prima vittoria la Giro per il ragazzo di Zilina che dopo più di 400 giorni ritorna alla vittoria; Brandon McNulty 🇺🇸 (UAE Team Emirates) anticipa il gruppo regolato dalla maglia rosa.

Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 18: Doppietta INEOS Grenadiers. In gruppo nessun attacco ad eccezione del solito Landa.

Michal Kwiatkowski e Richard Carapaz (Photo: ASO/Alex Broadway)

Una tappa, la diciottesima del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), che vede il dominio assoluto dell’ INEOS Grenadiers e che si decide al photofinish in un finale toccante che vede protagonisti Michal Kwiatkowski 🇵🇱 e Richard Carapaz 🇪🇨 parlare molto tra di loro e lasciare al caso il vincitore di giornata.

L’ex campione del mondo di Ponferrada si aggiudica così la tappa con Carapaz che si consola con la Maglia a Pois.

In gruppo il solito copione con i big tutti a ruota della Maglia Gialla Primoz Roglic 🇸🇮 (Team Jumbo – Visma) che non fa altro che amministrare il vantaggio che ha in classifica generale.

Sulla Montée du plateau de Gléries l’unico ad attaccare, nel bene e nel male, è Mikel Landa 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren) che sulla strada troverà il solito incredibile Damiano Caruso 🇮🇹 e Pello Bilbao 🇪🇸 che risulteranno fondamentali per il basco per guadagnare posizioni su Adam Yates 🇬🇧 (Mitchelton – Scott) e Rigoberto Uran 🇨🇴 (EF Pro Cycling).

Landa viene ripreso da gruppo dei migliori tirato da un grandioso Wout van Aert 🇧🇪 che si piazza terzo vincendo la volata sull’arrivo di La Roche sur Foron.

Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 17: Il Team Bahrain McLaren fa la corsa ma sul più bello mancano le gambe a Mikel Landa. Tappa a Miguel Angel Lopez. Primoz Roglic sempre in giallo.

Miguel Angel Lopez (Photo: Getty Image)

Il Col de la Madeleine e il Col de la Luze dovevano smuovere le acque di questa edizione del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT) e il lavoro svolto dal Team Bahrain – McLaren lasciava presagire ad un Mikel Landa 🇪🇸 pronto a dare battaglia; ma così purtroppo per il basco le gambe sono mancate nel momento più importante.

Fuga numerosa in testa al gruppo con la presenza tra gli altri dei soliti noti Julian Alaphilippe🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step), Richard Carapaz 🇪🇨 (INEOS Grenadiers), Gorka Izagirre 🇪🇸 (Astana Pro Team) e Daniel Martin 🇮🇪 (Israel Start – Up Nation).

Il gruppo in un primo momento lascia fare ma sono gli uomini di Landa che tengono la fuga a distanza di sicurezza.

Sul Col del la Madeleine è Wout Poels 🇳🇱 a fare l’andatura con il gruppo che perde già tantissimi pezzi.

Il “dramma sportivo” si materializza però sull’ultima salita; a Landa restano due uomini Pello Bilbao 🇪🇸 che dà una bella scremata al gruppo e Damiano Caruso 🇮🇹, autore fin qui di un Tour eccezionale.

L’azione dei ragazzi di Landa è di quelle importanti a tal punto che Primoz Roglic 🇸🇮 (Team Jumbo – Visma) per la prima volta vede staccarsi tutti i suoi gregari ad eccezione di Sepp Kuss 🇺🇸.

In testa alla corsa resta da solo Carapaz che ad un certo punto è lì a 10″ secondi dal gruppo ma incredibilmente la sua azione riprende vigore quando si accorge che nel gruppo inseguitore i big sono disposti non più in fila indiana ma occupano l’intera sede stradale.

La testa del gruppo la prende David de la Cruz 🇪🇸 (UAE Team Emirates) che con poche pedalate alza il ritmo con la conseguente crisi di Landa che incredibilmente si stacca.

Ad attaccare è Kuss grazie ad un buco del suo capitano Roglic ma Miguel Angel Lopez 🇨🇴 sta troppo bene per lasciarsi sfuggire l’occasione di vincere la tappa e rosicchiare secondi nei confronti di tutti.

La pedalata del colombiano nel tratto più difficile della salita fa la differenza; taglia il traguardo acciuffando il terzo posto in classifica generale e rifilando a Roglic 15″ e a Tadej Pogacar 🇸🇮 30″.

Cede nel tratto finale un buono Richie Porte 🇦🇺 (Trek – Segafredo) che ha cercato in tutti i modi di restare in scia della maglia gialla.

Landa accuserà all’arrivo 1’20” di ritardo mentre Rigoberto Uran 🇨🇴 (EF Pro Cycling) di minuti ne perde 2.

Circuito de Getxo – Memorial Hermanos Otxoa 🇪🇸 (1.1), One Day Race: Splendida vittoria di Damiano Caruso.

Damiano Caruso

Dopo tanto lavoro per i propri capitani Damiano Caruso 🇮🇹 (Team Bahrain – McLaren) vince l’edizione numero 75 del Circuito de Getxo – Memorial Hermanos Otxoa 🇪🇸 (1.1).

Fuga di giornata composta da Riccardo Verza 🇮🇹 (Kometa Xstra Cycling Team), Oier Lazkano 🇪🇸 (Caja Rural – RGA Seguros), Julen Irizar 🇪🇸 (Euskaltel – Euskadi), Iván Cobo 🇪🇸 (Kern Pharma), António Carvalho 🇵🇹 (Efapel), Lionel Taminiaux 🇧🇪 (Bingoal – Wallonie Bruxelles), Luca Pacioni 🇮🇹 (Androni Giocattoli – Sidermec) e Angel Madrazo 🇪🇸 (Burgos – BH); vantaggio mai superiore ai 2 minuti.

Dal gruppo si muove il campione del mondo Mads Pedersen 🇩🇰 (Trek – Segafredo) ma la sua azione ha vita breve con il gruppo che non intende lasciare spazio al danese; la fuga vien neutralizzata a 30 km dall’arrivo. Ai meno 20 l’attacco decisivo della corsa per mano di Gonzalo Serrano 🇪🇸 (Caja Rural – RGA Seguros), Biniam Ghirmay 🇪🇷 (Nippo Delko One Provence), Damiano Caruso 🇮🇹 e Pello Bilbao 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren), Juan Pedro Lopez 🇪🇸 (Trek – Segrafredo) e Nelson Oliveira 🇵🇹 (Movistar Team) che prendono subito un buon vantaggio sul gruppo. Doppia caduta prima in testa che coinvolge Ghirmay, Serrano e Lopez e quasi contemporaneamente nel gruppo che coinvolge tra gli altri Mikel Landa 🇪🇸.

Caruso attacca nel momento giusto e si invola verso la seconda vittoria in carriera; nulla da fare per il gruppo regolato da Giacomo Nizzolo 🇮🇹 (NTT Pro Cycling) che batte Eduard Prades 🇪🇸.

Circuito de Getxo 🇪🇸 (1.1) >> One Day Race > Getxo – Getxo (177 km ) Arrivo

Paris – Nice 🇫🇷 (2.UWT), Stage 5: che volta di Niccolò Bonifazio!!! Beffato Jan Tratnik ripreso sulla linea d’arrivo.

Niccolò Bonifazio
Niccolò Bonifazio

Niccolò Bonifazio 🇮🇹 (Team Total Direct Energie) vince la quinta tappa della Paris – Nice 🇫🇷 (2.UWT) di 227 km con arrivo a La Côte de Saint André, beffando a 50 dall’arrivo Jan Tratnik 🇸🇮 (Team Bahrain – McLaren).

Partenza da Gannat e la fuga di giornata è composta da Ryan Mullen 🇮🇪 (Trek – Segafredo), Jan Tratnik, Alexis Gougeard 🇫🇷 (Ag2R La Mondiale) e Anthony Turgis 🇫🇷 (Team Total Direct Energie). Proprio Turgis si aggiudica il passaggio sulla prima salita di giornata la Côte de Busset; sul Cheval Rigon si ripete passando davanti a Tratnik e Mullen.

Il gruppo lascia fare ai fuggitivi con Turgis che passa primo anche allo sprint di Col du Beau Louis. Il vantaggio superiore ai 4 minuti piano piano scende; ai meno 46 km dall’arrivo brutta caduta per Michael Woods 🇨🇦 (EF Pro Cycling) che sarà costretto al ritiro.

Ultimo GPM della giornata la Côte de Saint – Prim con Turgis sempre primo seguito dalla coppia Tratnik – Gougeard che ben presto restano da soli al comando della corsa. A Saint Julien de l’Herms, subito dopo lo sprint, accelera Tratnik che facilmente resta da solo in testa alla corsa; dietro è Julian Alaphilippe 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step) ad attaccare ma è Maximilian Schachmann 🇩🇪 (BORA – hansgrohe) a chiudere l’azione del transalpino. Non c’è neanche il tempo di rifiatare che parte Bob Jungels 🇱🇺 che si porta dietro Pello Bilbao 🇪🇸, Kasper Asgreen 🇩🇰, Jasper Stuyven 🇧🇪 e Nikias Arndt 🇩🇪 (Team Sunweb).

L’azione di questo gruppetto dura qualche chilometro con il gruppo che riesce ad organizzarsi per tempo. Tratnik è sempre più lanciato verso l’arrivo con un vantaggio superiore ai 20″ ai meno 2000 metri dal traguardo. Tuttavia la sua azione si fa sempre più pesante con il gruppo che dietro imposta ad altissima velocità la volata, grazie alla fiammata di Mads Pedersen 🇩🇰. Il più coraggioso è Bonifazio che parte lungo e sorpassa lo sloveno a 50 metri dall’arrivo, piazzando così la seconda vittoria stagionale battendo nettamente Ivan Garcia Cortina 🇪🇸 e Peter Sagan 🇸🇰.

Nulla da segnalare in classifica generale con Schachmann che mantiene senza problemi la leadership. In gruppo Vincenzo Nibali 🇮🇹 che ha “riposato” in vista di tappe ben più impegnative.

 

Paris – Nice 🇫🇷 (2.UWT)

Stage 5 >> Gannat – La Côte de Saint André (227 km) > Ordine Arrivo

Arrivo

Classifica Generale

Generale

Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista del Sol (2.Pro), Stage 3: Jakob Fuglsang concede il bis.

Fuglsang
Jakob Fuglsang

Il leader della classifica generale Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) si aggiudica la terza tappa della Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista del Sol (2.Pro) al termine di una tappa caratterizzata da un finale in cui la sede stradale molto stretta ha deciso le sorti della frazione.

Floris de Tier (Team Jumbo – Visma), Louis Vervaeke (Team Sunweb), Jimmy Janssens (Alpecin – Fenix), Mikel Bizkarra (Fundación – Orbea), Damiano Caruso (Team Bahrain – McLaren), Lennard Hofstede (Team Jumbo – Visma), Andrey Zeits (Mitchelton – Scott), Silvan Dillier (AG2R La Mondiale), Loïc Vliegen (Circus – Wanty Gobert), ed Enric Mas (Movistar Team) sono i uomini che riescono a portare via la fuga di giornata che rapidamente prende piede.

Sul Puerto de Baeza restano in testa alla corsa Caruso, De Tier e Mas mentre dal gruppo tenta l’attacco Marc Soler seguito da Mikel Landa, Pello BilbaoDylan TeunsJakob Fuglsang, Ion IzagirreJack Haig (Mitchelton – Scott) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates), loro si giocano il successo di tappa con l’australiano Haig che attacca a 1200 metri dall’arrivo ma per lui sono fatali gli ultimi 300 metri. Il ciclista della Mitchelton – Scott sbaglia ad impostare la curva regalando la vittoria al leader della classifica che allo sprint ha la meglio su Bilbao e McNulty leggermente staccato. Landa lascia sulla strada 8″.

Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista del Sol (2.Pro)

Stage 3 >> Jaen – Ubeda (176,9 km) > Ordine Arrivo

Andalaucia Tappa 3 Arrivo

Classifica Generale

Andalaucia Tappa 3 Generale

Tour de France (2.UWT), Stage 19: una violenta grandinata e una frana stravolgono il Tour. Tappa neutralizzata sull’Iseran. Egan Bernal nuova Maglia Gialla

Frana

Se il ritiro ad inizio tappa di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) sembrava essere il colpo di scena della diciannovesima tappa del Tour de France (2.UWT), arriva il maltempo con una violenta grandinata e una frana a fermare la tappa odierna con arrivo a Tignes.

Ad inizio tappa molto attivo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) che tenta insieme a Dan Martin (UAE Team Emirates) di portare via un gruppo per la fuga di giornata; ai due si aggiungono Pello Bilbao (Astana Pro Team) e Jesus Herrada (Cofidis, Solutions Credits). Qui arriva il primo colpo di scena con Pinot che si affianca prima all’auto del medico di corsa, si stacca e successivamente si ritira dalla corsa di casa.

Davanti si forma un gruppo di 30 elementi: Dylan Van Baarle (Team Ineos), Patrick Konrad (BORA – hansgrohe), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale), Damiano Caruso (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Alejandro Valverde, Andrey Amador, Marc Soler (Movistar Team), Gorka Izagirre, Alexey Lutsenko, Magnus Cort Nielsen (Astana Pro Team), Laurens De Plus (Team Jumbo – Visma), Rigoberto Uran, Alberto Bettiol, Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Fabio Aru (UAE Team Emirates), Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Michael Matthews (Team Sunweb), Thomas De Gendt (Lotto –  Soudal), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data), Warren Barguil ed Elie Gesbert (Arkéa – Samsic).

Caruso, con l’aiuto di Nibali, scollina per primo sul Monteè d’Assois e sul Col de la Madeleine accorciando le distanze dal leader della Maglia a Pois Romain Bardet. I due azzurri tirano il gruppo dei fuggitivi creando una buona selezione ma appena si sale verso l’Iseran il gruppo cambia ritmo. Il primo a scattare è Geraint Thomas ma subito a piazzare lo scatto decisivo è Egan Bernal che stacca tutti compresa la maglia gialla Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e scollina sull’Iseran con un vantaggio di 52″ su Laurens De PlusSteven Kruijswijk, ThomasEmanuel Buchmann e Mikel Landa. Alaphilippe transita con un ritardo di 2’07”.

In discesa ASO, prende atto delle cattive condizioni del tempo e una frana rendono la strada dopo l’Iseran impraticabile, neutralizza la tappa in cima al GPM.

Bernal è la nuova maglia gialla.

 

Classifica Generale

Tour Generale

Tour de France (2.UWT), Stage 15: Bis di Simon Yates a Foix Prat d’Albis. Mikel Landa attacca, Thibaut Pinot irresistibile. Julian Alaphilippe si stacca ma resta in Giallo.

Simon Yates

La quindicesima tappa del Tour de France (2.UWT) la ricorderemo per molto tempo; 185 i km con partenza da Limoux e arrivo a Foix Prat d’Albis.

In apertura di frazione tantissimi movimenti per trovare la fuga giusta e una prima ora di corsa da pazzi a 52 km/h di media. Finalmente il gruppo dà il via libera a 28 uomini: Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe), Romain Bardet, Tony Gallopin (Ag2r La Mondiale), Vincenzo Nibali, Jan Tratnik (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Rudy Molard, Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Nairo Quintana, Andrey Amador, Marc Soler (Team Movistar), Pello Bilbao, Omar Fraile, Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Simon Geschke (CCC Team), Dan Martin (UAE Team Emirates), Julien Bernard, Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Lennard Kämna, Nicholas Roche (Team Sunweb), Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Credits), Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data) e Amäel Moinard (Arkéa – Samsic).

Sul primo GPM di giornata il Col de Montségur ci prova Nibali ma è Woods che lo precede allo scollinamento; il gruppo tirato dalla Deceuninck – Quick Step procede con un ritardo poco superiore ai 5 minuti.

Landa

Sul Port de Lers si inizia a fare sul serio tra i fuggitivi con Simon Yates molto attivo che mette in seria difficoltà Nibali costretto ad alzare bandiera bianca; si stacca anche Quintana che comunque riesce a rientrare successivamente sul britannico mentre il gruppo dei migliori inizia a perdere pezzi tra cui Enric Mas che non tiene il ritmo imposto da un grandissimo Elia Viviani. Sul Col de Péguère è Simon Geschke a muoversi prendendo subito una trentina di secondo su Yates e compagnia; dal gruppo il si muove Mikel Landa seguito in prima battuta dal Jakob Fuglsang che poco dopo è costretto a rialzarsi. L’azione di Landa è come sempre molto bella da vedere e anche molto efficace; sulla sua strada incontrerà Amador e Soler che daranno una grossa mano d’aiuto. Per Landa KOM del Cole de Péguère con una VAM di 1880 e 10″ in meno sul record precedente di scalata firmato Chris Froome. Allo scollinamento Yates riprende Geschke mentre Landa ha un vantaggio di 32″ sul gruppo dei big.

PinotUltima salita che porta a Foix Part d’Albis con Yates scatenato che si libera di Geschke e Landa che riprende ad uno ad uno tutti i fuggitivi tra cui Quintana il quale non da nessuna collaborazione al compagno di squadra. A sei km dall’arrivo David Gaudu termina il suo ed entra in azione Thibaut Pinot sul quale si riportano Egan Bernal, Emmanuel Buchmann e Julian Alaphilippe, ma l’azione di “Tibò” è straripante e per la prima volta Alaphilippe si stacca prima dal connazionale e poi dal gruppetto di Geraint Thomas e Alejandro Valverde.

AlaphilippeNel frattempo Yates firma la seconda vittoria in questo Tour e alle sue spalle arrivano a 33″ Pinot e Landa, a 51″ Bernal e Buchmann, ad 1’03” l’impressionante Lennard Kamna, a 1’22 Thomas con Valverde e Steven Kruijswijk mentre Alaphilippe arriva al traguardo dopo 1’40”.

Classifica generale che vede “LouLou” sempre in testa ma il suo vantaggio nei confronti dei suoi più immediati inseguitori inizia a diminuire con Pinot che si porta a 1’50”.

 

Tour de France (2.UWT)

Stage 15 >> Limoux – Foix Prat d’Albis (185 km) > Ordine Arrivo

Tour Arrivo

 

Classifica Generale

Tour Generale

 

Giro d’Italia (2.UWT), Stage 16: Giulio Ciccone vince a Ponte di Legno. Nibali e Carapaz guadagnano ancora su Roglic

Ciccone
Giulio Ciccone

Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) vince la sedicesima tappa del Giro d’Italia (2.UWT) battendo in volata sul traguardo di Ponte di Legno il compagno di fuga Jan Hirt (Astana Pro Team).

Super fuga di giornata composta da Davide Villella e Pello Bilbao (Astana Pro Team), Michael Schwarzmann (BORA – hansgrohe), Mikkel Honoré (Deceuninck – Quick Step), Chris Juul-Jensen e Mikel Nieve(Mitchelton – Scott) e Jai Hindley (Team Sunweb),  Fran Ventoso e Lukasz Owsian (CCC Team), Tanel Kangert, Nathan Brown e Joe Dombrowski (EF Education First Pro Cycling Team), Nicola Conci (Trek – Segafredo),  Damiano Caruso e Antonio Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Andrey Amador (Movistar Team), François Bidard (Ag2r La Mondiale), Mattia Cattaneo, Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Koen Bouwman (Team Jumbo – Visma), Olivier Le Gac (Groupama – FDJ), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates).

Ciccone fa il pieno di punti sul Passo della Presolana e sul Passo Cevo; il vantaggio dei fuggitivi è di circa 4’30” prima della scalata del Mortirolo che da subito fa grande selezione in testa al gruppo dove si forma un terzetto formato da lo stesso Ciccone, Hirt e Caruso. Nel gruppo in testa a “menare” c’è Domenico Pozzivivo che mette in difficoltà Primoz Roglic ma è l’attacco di Vincenzo Nibali a fare la differenza. Sulla sua ruota si riporta Hugh Carthy mentre Richard Carapaz è scortato da Hèctor Carretero e Mikel Landa che salgono con il loro passo.

Finito il lavoro di Carretero un immenso Landa riporta la Maglia Rosa su Nibali e Carty; davanti Ciccone scollina primo anche sul Mortirolo e insieme a Hirt si invola verso il traguardo. Roglic senza compagni di squadra si accoda al gruppetto di Simon Yates  e Bauke Mollema scollinando con un ritardo di 1’30”. Discesa difficilissima con fondo bagnato e tanto freddo che miete vittime come Miguel Angel Lopez autore della scalata più veloce del Mortirolo ma che a 2 km dell’arrivo deve alzare bandiera bianca.

In testa alla corsa dopo un po di scaramucce Ciccone e Hirt trovano l’accordo e si giocano la vittoria in volata con l’azzurro che torna alla vittoria al Giro che mancava dalla tappa di Sestola nell’edizione 2016; completa il podio di giornata un fantastico Fausto Masnada. Il gruppetto Nibali/Carapaz tira compatto con l’unico obiettivo di staccare il più possibile Roglic che sull’arrivo accuserà un ritardo di 1’12”.

In classifica generale Carapaz mantiene il vantaggio su Nibali di 1’47”, mentre Roglic scivola in terza posizione a 2’07 dall’ecuadoregno. Sale di una posizione Landa a 3’15 dal suo compagno di squadra e con il podio che si fa sempre più vicino.

 

Giro d’Italia (2.UWT)

Stage 16 >> Lovere – Ponte di Legno (194 km) > Ordine Arrivo

Giro Arrivo

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Giro d’Italia (2.UWT), Stage 7: Pello Bilbao vince, Davide Formolo troppo generoso. Valerio Conti resta in Rosa.

Pello Bilbao
Pello Bilbao

Pello Bilbao (Astana Pro Team) vince la settima frazione del Giro d’Italia (2.UWT) portando a termine la fuga di giornata staccando all’ultimo chilometro Tony Gallopin (Ag2R La Mondiale) e un generosissimo Davide Formolo (BORA – hansgrohe).

Inizio di gara molto movimentato con Elia Viviani (Deceuninck – Quick Step) che cerca, invano, di inserirsi nell’azione giusta. A controllare la corsa e renderla anche dura è la Bahrain – Merida Pro Cycling Team che chiude su tutti gli attacchi. Ci provano Davide Formolo e Jay McCarthy (BORA – hansgrohe) seguiti da Josè Rojas e Antonio Pedrero (Movistar Team). Pello Bilbao e Andrey Zeits (Astana Pro Team), Tony Gallopin, Ruben Plaza (Israel Cycling Academy), Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec), Thomas De Gendt (Lotto – Soudal), Lucas Hamilton (Mitchelton – Scott) e Sebastian Henao (Team Ineos).

Pedredo e Zeits fanno un lavorone sulla salita delle Svolte di Popoli ma soprattutto riescono a rendere nullo il lavoro dell’UAE Team Emirates nel tratto pianeggiante; il vantaggio dei fuggitivi sale cosi a 2’10”. Davanti il primo a muoversi è Hamilton ma Formolo chiude immediatamente e successivamente screma in maniera decisiva il drappello dei fuggitivi. Il veronese è troppo generoso così in vista dell’ultimo chilometro parte Bilbao mentre Gallopin resta a guardare e Formolo attende la chiusura di Cattaneo che ci prova ma non riesce a riprendere il ciclista spagnolo che si invola e vince sull’arrivo de L’Aquila.

Valerio Conti conserva senza patemi la Maglia Rosa.

 

Giro d’Italia (2.UWT) 

Stage 7 >> Vasto – L’Aquila (185 km) > Ordine Arrivo

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