Giro d’Italia (2.UWT), Stage 16: Giulio Ciccone vince a Ponte di Legno. Nibali e Carapaz guadagnano ancora su Roglic

Ciccone
Giulio Ciccone

Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) vince la sedicesima tappa del Giro d’Italia (2.UWT) battendo in volata sul traguardo di Ponte di Legno il compagno di fuga Jan Hirt (Astana Pro Team).

Super fuga di giornata composta da Davide Villella e Pello Bilbao (Astana Pro Team), Michael Schwarzmann (BORA – hansgrohe), Mikkel Honoré (Deceuninck – Quick Step), Chris Juul-Jensen e Mikel Nieve(Mitchelton – Scott) e Jai Hindley (Team Sunweb),  Fran Ventoso e Lukasz Owsian (CCC Team), Tanel Kangert, Nathan Brown e Joe Dombrowski (EF Education First Pro Cycling Team), Nicola Conci (Trek – Segafredo),  Damiano Caruso e Antonio Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Andrey Amador (Movistar Team), François Bidard (Ag2r La Mondiale), Mattia Cattaneo, Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Koen Bouwman (Team Jumbo – Visma), Olivier Le Gac (Groupama – FDJ), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates).

Ciccone fa il pieno di punti sul Passo della Presolana e sul Passo Cevo; il vantaggio dei fuggitivi è di circa 4’30” prima della scalata del Mortirolo che da subito fa grande selezione in testa al gruppo dove si forma un terzetto formato da lo stesso Ciccone, Hirt e Caruso. Nel gruppo in testa a “menare” c’è Domenico Pozzivivo che mette in difficoltà Primoz Roglic ma è l’attacco di Vincenzo Nibali a fare la differenza. Sulla sua ruota si riporta Hugh Carthy mentre Richard Carapaz è scortato da Hèctor Carretero e Mikel Landa che salgono con il loro passo.

Finito il lavoro di Carretero un immenso Landa riporta la Maglia Rosa su Nibali e Carty; davanti Ciccone scollina primo anche sul Mortirolo e insieme a Hirt si invola verso il traguardo. Roglic senza compagni di squadra si accoda al gruppetto di Simon Yates  e Bauke Mollema scollinando con un ritardo di 1’30”. Discesa difficilissima con fondo bagnato e tanto freddo che miete vittime come Miguel Angel Lopez autore della scalata più veloce del Mortirolo ma che a 2 km dell’arrivo deve alzare bandiera bianca.

In testa alla corsa dopo un po di scaramucce Ciccone e Hirt trovano l’accordo e si giocano la vittoria in volata con l’azzurro che torna alla vittoria al Giro che mancava dalla tappa di Sestola nell’edizione 2016; completa il podio di giornata un fantastico Fausto Masnada. Il gruppetto Nibali/Carapaz tira compatto con l’unico obiettivo di staccare il più possibile Roglic che sull’arrivo accuserà un ritardo di 1’12”.

In classifica generale Carapaz mantiene il vantaggio su Nibali di 1’47”, mentre Roglic scivola in terza posizione a 2’07 dall’ecuadoregno. Sale di una posizione Landa a 3’15 dal suo compagno di squadra e con il podio che si fa sempre più vicino.

 

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Giro d’Italia (2.UWT), Stage 15: Finalmente Dario Cataldo!!! Nibali e Carapaz guadagnano su Roglic.

cataldo
Dario Cataldo

Una vittoria cercata e trovata quella di Dario Cataldo (Astana Pro Team) nella quindicesima tappa del Giro d’Italia (2.UWT), Ivrea – Como 232 km. Il ciclista azzurro batte sull’arrivo di Como il compagno di fuga Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec).

Il duo azzurro dà vita alla fuga di giornata dopo appena 11 km e già da subito si intuisce che può essere l’azione giusta con il  vantaggio che supera i 13′. I primi 140 km sono tutti pianeggianti ma gli ultimi 70 ricalcano le strade del Giro di Lombardia.

Sul Ghisallo il gruppo inizia al alzare il ritmo che diventa più sostenuto a 50 km dall’arrivo con l’attacco di Simon Yates (Mitchelton – Scott) seguito a ruota da Mikel Landa, Richard Carapaz (Movistar Team), Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) e Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma). Sul Sormano è la volta di Miguel Angel Lopez stoppato da Damiano Caruso, Domenico Pozzovivo e Pavel Sivakov (Team Ineos); il colombiano transita in testa la gruppo sul GPM. Davanti Cataldo e Cattaneo gestiscono le forze anche se il vantaggio a loro disposizione di riduce notevolmente.

In discesa dal Sormano problema al cambio per Roglic che sceglie di non cambiare bici per prendere quella del compagno Antwan Tolhoek una scelta che si dimostrerà decisiva per il ciclista sloveno. I fuggitivi imboccano il Civiglio con 2 minuti di vantaggio e proprio sull’ultima asperità parte Nibali seguito da Carapaz mentre Roglic paga dazio con una bici diversa dalla sua, con misure totalmente diverse, che lo mettono in seria difficoltà. Nibali e Carapaz scollinano con un ritardo sulla testa della corsa inferiore al minuto e lo Squalo in discesa mette in mostra tutta la suà abilità staccando la Maglia Rosa, che in un secondo momento è bravissimo a rientrare sul messinese; Roglic in difficoltà cade e si “abbraccia” ad un guardrail, fortunatamente. Davanti Cattaneo e Cataldo si studiano e il loro vantaggio cala improvvisamente ma fortuna loro hanno il tempo di giocarsi la tappa con Cataldo che parte in prima posizione e piazza una poderosa volata. Terza piazza per un redivivo e coriaceo Yates che rientra in discesa e brucia allo sprint Hugh Carthy (EF Education First Pro Cyling Team), Carapaz e Nibali. Roglic perde dal siciliano e l’ecuadoregno 40″ limitando comunque i danni.

Carapaz conserva la Maglia Rosa e dà un segnale forte agli avversari; la sua presenza in testa alla generale non è affatto un caso.

 

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Giro d’Italia (2.UWT), Stage 9 (ITT): Primoz Roglic vince a San Marino. Ottima prova di Vincenzo Nibali. Valerio Conti difende la “Rosa”.

Roglic
Primoz Roglic

Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) vince anche la seconda cronometro del Giro d’Italia (2.UWT) con arrivo in salita a San Marino.

Il ciclista sloveno sbaraglia la concorrenza con una prova costante sia nella parte pianeggiante che in salita, anche se il miglior tempo di scalata è quello di Richard Carapaz (Movistar Team) 24’10”. Battuto il Campione Europeo Victor Campenaerts (Lotto – Soudal) che paga il cambio bici con la collaborazione del suo distratto meccanico.

Terza posizione per Bauke Mollema (Trek – Segafredo) autore di una prova davvero brillante. Si difende benissimo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) che taglia il traguardo con un ritardo contenuto in 1’05”. Notte fonda per  Simon Yates (Mitchelton – Scott) e Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) che accusano un pesante ritardo da Roglic rispettivamente di 3’11” e 3’45”. Da sottolineare la Top10 di Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec).

Valerio Conti (UAE Team Emirates) conclude la crono 38esimo a 3’34” dallo sloveno ma riesce a difendere la leadership in generale che adesso lo vede primo con 1’50” proprio su Roglic che a sua volta allunga su Nibali che deve recuperare 1’44”.

 

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Giro d’Italia (2.UWT), Stage 7: Pello Bilbao vince, Davide Formolo troppo generoso. Valerio Conti resta in Rosa.

Pello Bilbao
Pello Bilbao

Pello Bilbao (Astana Pro Team) vince la settima frazione del Giro d’Italia (2.UWT) portando a termine la fuga di giornata staccando all’ultimo chilometro Tony Gallopin (Ag2R La Mondiale) e un generosissimo Davide Formolo (BORA – hansgrohe).

Inizio di gara molto movimentato con Elia Viviani (Deceuninck – Quick Step) che cerca, invano, di inserirsi nell’azione giusta. A controllare la corsa e renderla anche dura è la Bahrain – Merida Pro Cycling Team che chiude su tutti gli attacchi. Ci provano Davide Formolo e Jay McCarthy (BORA – hansgrohe) seguiti da Josè Rojas e Antonio Pedrero (Movistar Team). Pello Bilbao e Andrey Zeits (Astana Pro Team), Tony Gallopin, Ruben Plaza (Israel Cycling Academy), Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec), Thomas De Gendt (Lotto – Soudal), Lucas Hamilton (Mitchelton – Scott) e Sebastian Henao (Team Ineos).

Pedredo e Zeits fanno un lavorone sulla salita delle Svolte di Popoli ma soprattutto riescono a rendere nullo il lavoro dell’UAE Team Emirates nel tratto pianeggiante; il vantaggio dei fuggitivi sale cosi a 2’10”. Davanti il primo a muoversi è Hamilton ma Formolo chiude immediatamente e successivamente screma in maniera decisiva il drappello dei fuggitivi. Il veronese è troppo generoso così in vista dell’ultimo chilometro parte Bilbao mentre Gallopin resta a guardare e Formolo attende la chiusura di Cattaneo che ci prova ma non riesce a riprendere il ciclista spagnolo che si invola e vince sull’arrivo de L’Aquila.

Valerio Conti conserva senza patemi la Maglia Rosa.

 

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Giro dell’Appennino (1.1): Dominio Androni Giocattoli – Sidermec con Cattaneo e Masnada

Cattaneo Appennino
Mattia Cattaneo trionfa al Giro dell’Appennino

La gamba buona si era già vista all’ultimo Tour of The Alps, ma Mattia Cattaneo e Fausto Masnada confezionano la doppietta Androni Giocattoli – Sidermec nell’ottantesima edizione del Giro dell’Appennino (1.1).

Sul Passo Coppi si sganciano Juan Antonio Lopez-Cozar (Euskadi – Murias) e Pierpaolo Ficara (Amore&Vita-Prodir) seguiti da li a poco dall’azzurro Samuele Rivi; Ficara transiterà per primo sul GPM. Il portacolori dell’Amore&Vita si ripeterà anche sulla Castagnola.

Il gruppo inizia chilometro dopo chilometro a dimezzare il gap e sul Passo della Bocchetta la corsa esplode con Ficara e Lopez che vengono raggiunti e superati da Cattaneo, Masnada e Simone Ravanelli (Biesse – Carrera); dietro di loro si muovono Mikel Bizkarra  e Marco Canola (Nippo – Vini Fantini – Faizanè); tuttavia solo Bizkarra riesce a rientrare sulla testa della corsa poichè il portacolori della Nippo è vittima di una foratura che lo taglia dal contendersi la vittoria finale. Sia sulla salita di Franconalto che sul Passo dei Giovi la situazione in testa alla corsa non cambia con il quartetto che mantiene un margine d sicurezza sul plotone.

A quattro km dall’arrivo si muove Cattaneo che fiuta il momento giusto e taglia da solo la linea del traguardo; Masnada completa l’opera aggiudicandosi la volata del gruppetto davanti a Ravanelli e Bizkarra.

 

Giro dell’Appennino (1.1)

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Tour of The Alps (2.HC), Stage 2: ancora Team Sky sugli scudi con la prima vittoria in carriera per Pavel Sivakov

Pavel Sivakov
Pavel Sivakov

Seconda tappa del Tour of The Alps (2.HC), 178,7 km da Reith im Alpbachtal a Schenna, e seconda vittoria per il Team Sky per mano del giovane russo Pavel Sivakov che strappa la maglia da leader al compagni di squadra Tao Geoghegan Hart.

Fuga di giornata composta da Giovanni ViscontiEdoardo Zardini(Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), Juan Josè Amador (Manzana Postobon), Dario Ruben Acosta (Nippo -Vini Fantini – Faizanè), Sergio Samitier (Euskadi – Murias) e Filippo Rocchetti (Team Colpack). All’inizio della salita del Passo Monte Giovo i fuggitivi hanno un vantaggio di circa 3 minuti; ci prova Samitier seguito da Zardini e Acosta mentre Visconti segue a 50 metri con il suo passo. Il tre volte Campione d’Italia  è vicinissimo al rientro ma lo spagnolo dell’Euskadi aumenta il ritmo e resta solo con Zardini; i due si giocano lo sprint del GPM con Samitier che scollina per primo. Il gruppo principale tirato dalla Bahrain – Merida Pro Cycling Team riduce il gap e passa al GPM con un ritardo inferiore al minuto.

In discesa da dietro ci provano in tanti e anche Vincenzo Nibali tenta l’allungo ma per il siciliano la situazione diventa difficile perchè su trova nella morsa dell’Astana Pro Team e Team Sky. Gli ultimi 5 km sono in leggera salita e arriva l’attacco di Sivakov seguito da Jan Hirt e dal duo dell’Androni Giocattoli – Sidermec Fausto Masnada e Mattia Cattaneo che però ben presto perdono le ruote. Ultimo km con Sivakov che resta sempre davanti e lancia la volata decisiva andando a prendersi tappa e maglia.

 

Tour of The Alps (2.HC)

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Classifica Generale

Alps Generale

Ciclismo Cup 2019: le classifiche

ciclismo cup

Al termine della seconda prova della Ciclismo Cup 2019, GP Industria & Artigianato (1.HC), la Neri Sottoli – Selle Italia KTM mantiene la leadership della classifica a squadre grazie al piazzamento nell top10 a Larciano di Giovanni Visconti e alla dodicesima piazza di Simone Velasco.

In forte ripresa l’Androni Giocattoli – Sidermec che piazza nei primi dieci Mattia Cattaneo, Andrea Vendrame e Matteo Montaguti. Male la Nippo – Vini Fantini – Faizanè con Nicola Biagioli unico #OrangeBlue a portare a termine la corsa.

Nulla da fare per la Bardiani – CSF che raccimola 10pt grazie a Lorenzo Rota.

 

Classifica Squadre

  1. Neri Sottoli – Selle Italia – KTM 156 pt
  2. Androni Giocattoli – Sidermec 128 pt
  3. Nippo – Vini Fantini – Faizanè 72 pt
  4. Bardiani – CSF 28 pt

 

Classifica Individuale

Simone Velasco (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM) 68
Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec) 51
Nicola Bagioli  (Nippo – Vini Fantini – Faizanè) 50
Andrea Vendrame (Androni Giocattoli – Sidermec) 44
Francesco Gavazzi  (Androni Giocattoli – Sidermec) 38

GP Industria & Artigianato: Maximilian Schachmann batte Mattia Cattaneo

Schachmann
Maximilian Schachmann

Il tedesco della Bora – Hansgrohe Maximilian Schachmann si aggiudica la 42esima edizione del GP Industria & Artigianato (1.HC) battendo sulla linea d’arrivo l’azzurro Mattia Cattaneo (Androni- Giocattoli Sidermec).

L’azione di giornata è composta da Federico Zurlo (Giotti – Victoria), Eduard Prades (Movistar  Team), Manuele Mori (UAE Team Emirates), Davide Gabburo (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), Mattia Cattaneo e Cesare Benedetti. I sei trovano un buon accordo fino all’ultimo passaggio sul San Baronto; il gruppo tirato dalla Mitchelton – Scott prepara l’attacco di Damien Howson che in poche pedalate si riporta sui fuggitivi portandosi dietro Giovanni Visconti, Josè Rojas e Krister Hagen (Riwal Readynez).

Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) non resta a guardare e proprio nella parte più dura dell’ultima ascesa si riporta sul gruppo in testa insieme a Michael Albasini. In discesa prendono il largo Schachmann e Cattaneo; i due si giocheranno la vittoria allo sprint, un remake della diciottesima tappa del Giro d’Italia 2018. Cattaneo cerca di impostare la volata in testa ma il tedesco è semplicemente il più forte. Terza piazza per Andrea Vendrame che vince la volata del gruppetto inseguitore.

 

GP Industria & Artigianato (1.HC)

One Day Race >> Larciano – Larciano (199,2 km) > Ordine Arrivo

Larciano Arrivo

Trofeo Laigueglia: stoccata vincente di Moreno Moser

Moreno Moser
Moreno Moser (ph. Lega Ciclismo)

Moreno Moser (Nazionale Italiana) si aggiudica la 55esima edizione del Trofeo Laigueglia (1.HC), concedendo il bis alla nazionale di Davide Cassani e Marino Amadori dopo la vittoria dello scorso anno in maglia azzurra di Fabio Felline.

Primi chilometri con un passo molto tranquillo fino all’attacco di Julien El Fares (Delko Marseille Provence KTM), Francesco Bettini (D’Amico Utensilnord) e Audun Brekke Fløtten (Team Virtu Cycling); dopo il GPM di Cima Paravenna il vantaggio del terzetto in testa super di poco gli 8 minuti.

In gruppo si muove l’Ag2R La Mondiale nel tentativo di iniziare a chiudere su El Fares che nel frattempo si libera della compagnia dei due compagni di fuga; il forcing dei francesi spezza il gruppo. Partono al contrattacco Clement Chevrier, Silvan Dillier, Hubert Dupont, Quentin Juaregui, Mickael Cherel (Ag2R La Mondiale), Mattia Cattaneo, Marco Frapporti, Francesco Gavazzi, Fausto Masnada, Davide Ballerini (Androni – Sidermec – Bottecchia), Calvin Watson (Aqua Blue Sport) e Davide Gaburro (Amore&Vita – Prodir) che rapidamente riprendono El Fares e si portano in testa alla corsa.

A 50 km dall’arrivo, su Colla Micheri, parte Moreno Moser che riprende il gruppo di testa; dietro è pura bagarre con attacchi e contrattacchi che vedono protagonisti Romain Combaud, Mauro Finetto, Roland Thalmann (Team Vorarlberg Santic), Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Matteo Busato (Wilier Triestina – Selle Italia), Nicola Bagioli (Nippo Vini Fantini – Europa Ovini), Gianluca Brambilla (Nazionale Italiana), Paolo Totò (Sangemini – MG.Kvis) e Kasper Asgreen (Team Virtu Cycling).

Ultimo passaggio su Colla Micheri e nuovo forcing della Ag2R La Mondiale ma l’attacco buono è quello di Moser che saluta i compagni di avventura; ritorno alla vittoria dal 2015 nell’ottava tappa del Tour of Austria. Per Moreno si tratta della seconda vittoria a Laigueglia.

Lo sprint dei battuti se l’aggiudica Totò davanti a Busato.

55th Trofeo Laigueglia (1.HC)

One Day Race >> Laigueglia – Laigueglia (203,7 km) > Ordine Arrivo

Trofeo Laigueglia