Gran Piemonte 🇮🇹 (1.Pro), One Day Race: Che stoccata quella di George Bennett!!!

Una stoccata nel finale di gara ha permesso a George Bennett 🇳🇿 (Team Jumbo – Visma) di vincere la 104esima edizione del Gran Piemonte 🇮🇹 (1.Pro).

Ad inizio corsa sono Mikkel Frolich Honoré 🇩🇰 (Deceuninck – Quick Step) e Dion Smith 🇳🇿 (Mitchelton – Scott) a provare la fuga; successivamente dal gruppo si muovono Callum Scotson 🇦🇺 (Mitchelton – Scott), Philipp Walsleben 🇩🇪 (Alpecin – Fenix) e Joey Rosskopf 🇺🇸 (CCC Team) che riprendono la testa della corsa andando, così, a formare un quintetto.

Il vantaggio sfora i sei minuti fino a quando in testa al plotone inizia ad alzare il ritmo il Team Jumbo – Visma; alla squadra olandese si affianca la Trek – Segafredo con Vincenzo Nibali 🇮🇹 che lavora per Giulio Ciccone 🇮🇹. Entrati negli ultimi 20 km il gruppo è tirato anche da Valerio Conti 🇮🇹 (UAE Team Emirates) che va a chiudera sulla fuga. Situazione di gruppo compatto che dura per qualche chilometro fino a quando entra in azione Nibali che seleziona, sotto la pioggia battente, il gruppo.

Alla ruota dello squalo si incolla Bennett che rafforza l’azione e stacca tutti; il primo a muoversi è Gianni Moscon 🇮🇹 (Team Ineos) ma da dietro si muove Mathieu Van der Poel 🇳🇱 che scollina su La Morra con pochissimi secondi di ritardo dal neozelandese che in discesa vola e mette tra lui e gli inseguitori il vantaggio giusto che gli permette di tagliare il traguardo su Diego Ulissi 🇮🇹 in forte rimonta; Van der Poel chiude il podio di giornata.

Milano – Sanremo 🇮🇹 (1.UWT), One Day Race: Wout Van Aert 🇧🇪 praticamente perfetto!!! Sua la Sanremo. Battuto Julian Alaphilippe 🇫🇷.

@LaPresse

Sembra un storia già vista ma questa volta cambia il protagonista principale; Wout Van Aert 🇧🇪 (Team Jumbo – Visma) dopo aver vinto le Strade Bianche 🇮🇹 (1.UWT) si ripete dopo appena una settimana vincendo la Milano – Sanremo 🇮🇹 (1.UWT) battendo sul traguardo di via Roma Julian Alaphilippe 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step) che proprio lo scorso anno aveva firmato la stessa doppietta.

La super fuga di giornata è formata da Mattia Bais 🇮🇹 (Androni Giocattoli – Sidermec), Manuele Boaro 🇮🇹 (Astana Pro Team), Fabio Mazzucco 🇮🇹 e Alessandro Tonelli 🇮🇹 (Bardiani CSF – Faizanè), Damiano Cima 🇮🇹 (Gazprom – RusVelo), Héctor Carretero 🇪🇸 (Movistar Team) e Marco Frapporti 🇮🇹 (Vini Zabù – KTM) che si apprestano a guidare una Sanremo di 305 km.

Il caldo è assolutamente asfissiante e già sul Colle della Nava molti ciclisti vanno in difficoltà. A 60 km dall’arrivo ci prova Nicola Conci 🇮🇹 (Trek – Segafredo) che prova a fare la corsa dura ma la sua azione dura solo qualche chilometro. La corsa si accende sulla Cipressa con il gruppo che neutralizza la fuga del giorno; parte Loic Vliegen 🇧🇪 (Circus – Wanty Gobert) seguito da vicino da Jacopo Mosca 🇮🇹; perdono contatto Fernando Gaviria 🇨🇴 (UAE Team Emirates) e Caleb Ewan 🇦🇺 (Lotto – Soudal). Daniel Oss 🇮🇹 (BORA – hansgrohe) affronta in testa la discesa e si avvantaggia nel tratto in pianura ma viene ripreso ai piedi del Poggio.

Sull’ultima difficoltà altimetrica parte Vincenzo Nibali 🇮🇹 seguito da Alalphilippe che lo supera e rilancia l’azione seguito a distanza di sicurezza da Van Aert che rientra sul francese nella discesa che porta all’arrivo. Se la giocano loro due con Mathieu Van der Poel 🇳🇱 (Alpecin – Fenix) che tenta di tirare l’inseguimento; volata lunga con Van Aert che ne ha di più e vince a 25 anni la Milano – Sanremo. Michael Matthews 🇦🇺 (Team Sunweb) vince la volata per il terzo posto battendo Peter Sagan 🇸🇰.

Starde Bianche 🇮🇹 (1.UWT), One Day Race: Finalmente Wout Van Aert!!! Ottimo secondo posto per Davide Formolo. Alaphilippe e Van der Poel staccati. Caduta per Vincenzo Nibali.

Edizione rovente della Strade Bianche 🇮🇹 (1.UWT) e finalmente vittoria per Wout Van Aert 🇧🇪 (Team Jumbo – Visma) che arriva da solo in una Piazza del Campo vuota per i protocolli di sicurezza in materia Covid-19.

Il primo a provare la fuga e Simon Pellaud 🇨🇭 (Androni Giocattoli – Sidermec) al quale rispondono e si accodano il compagno Nicola Bagioli 🇮🇹, Corne Van Kessel 🇧🇪 (Circus – Wanty Gobert), Quentin Pacher 🇫🇷 (B&B Hotels – Vital Concept), Benjamin Declerq 🇧🇪 (Team Arkéa – Samsic) e Iuri Filosi 🇮🇹 (Bardiani CSF – Faizanè). L’elvetico dopo una decina di chilometri decide di continuare da solo l’avventura lasciandosi dietro i compagni di fuga.

A 90 km dal traguardo si muovono Julian Alaphilippe 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step) e Mathieu Van der Poel 🇳🇱 (Alpecin – Fenix) che con la loro azione fanno crollare il vantaggio di Pellaud; l’azione dei due si placa in prossimità dei tratti in sterrato; si muovono così Bob Jungels 🇱🇺, Marcus Burghardt 🇩🇪 (BORA – hansgrohe) e Lawson Craddock 🇺🇸 (EF Pro Cycling) che a 75 km dall’arrivo vanno a riprendere il fuggitivo. Nel tratto di San Martino in Grania il gruppo si spezza in più tronconi a causa di una caduta che vede coinvolti Vincenzo Nibali 🇮🇹 (Trek – Segafredo) e Stefan Kung 🇨🇭 (Groupama – FDJ), mentre per una foratura restano attardati Alaphilippe e Van der Poel che rientreranno insieme allo squalo nel gruppo principale dopo un grandissimo sforzo.

Nel tratto di monte Sante Marie ci prova Simon Clarke 🇦🇺 che si porta dietro Gorka Izagirre 🇪🇸 (Astana Pro Team), nuovamente Burghardt, Jack Bauer 🇦🇺 (Mitchelton – Scott) e Michael Gogl 🇦🇹 (NTT Pro Cycling); il ritmo è altissimo e Alaphilippe e Van der Poel non reggono e si staccano. Arriva il momento di Jakob Fuglsang 🇩🇰 seguito da Davide Formolo 🇮🇹 (UAE Team Emirates) e successivamente da  Maximilian Schachmann 🇩🇪, Alberto Bettiol 🇮🇹, Michal Kwiatkowski 🇵🇱 (Team Ineos), Greg Van Avermaet 🇧🇪 (CCC team) e Wout van Aert. La questione vittoria si decide in questo attacco a circa 50 km dall’arrivo. Sull’ultimo tratto di sterrato delle Tolfe Van Aert piazza l’attacco decisivo con Formolo e Schachmann che tento invano di rientrare sul belga.

Arrivo in solitaria per Van Aert che dopo i terzi posti del 2018 e 2019, finalmente fa sua le Strade Bianche; completano il podio Formolo e Schachmann.

Strade Bianche 🇮🇹 (1.UWT) >> One Day Race > Siena – Siena (184 km) Arrivo

Sibiu Cycling Tour 🇷🇴 (2.1), Prologue ⏱: Sibiu – Sibiu ⭐

Con il Sibiu Cycling Tour 🇷🇴 (2.1) riparte la stagione 2020 del ciclismo internazionale; una stagione che dovrebbe durare circa tre mesi con appuntamenti molti ravvicinati tra di loro. La gara romena perde alla vigilia un sicuro protagonista come Mathieu Van der Poel, come il resto dell’Alpecin – Fenix, non prenderà parte alla corsa per via dell’aumentare dei contagi da coronavirus. Tutte le corse in programma dovranno seguire rigidi protocolli di sicurezza e sperare che la curva epidemiologica si mantenga sotto l’R1.

Si parte subito con il consueto prologo di apertura; 2500 metri tra le strade di Sibiu. Una prova non del tutto scontata che presenta 15 curve che daranno poco ritmo agli atleti. I favoriti restano gli specialisti e buona parte dei velocisti in gara.

Materiale Tecnico

Volta ao Algarve em Bicicleta (2.Pro), Stage 2: Remco Evenepoel vince sull’Alto de Fóia e diventa il nuovo lader della corsa. Vincenzo Nibali ottavo.

Remco Algarve

Ancora lui Re Remco!!! Il giovanissimo belga della Deceuninck – Quick Step Remco Evenepoel vince la seconda tappa della Volta ao Algarve em Bicicleta (2.Pro) sull’arrivo in salita sull’Alto de Fóia.

Poco dopo il via cerca di centrare la fuga Mathieu Van der Poel (Alpecin – Fenix) ma il gruppo non lascia spazio la neerlandese. La fuga giusta è quella composta da  Michael Schär (CCC Team), Casper Pedersen (Team Sunweb) e Dries De Bondt (Alpecin – Fenix); la loro azione viene neutralizzata sul duro Alto de Pomba, salita che vede gli uomini di Alberto Rui Costa (UAE Team Emirates) fare il ritmo e sgretolare il plotone che conta non più di 30 unità.

Sulla salita finale ci prova Simon Geschke ma anche la sua azione dura poco; Van der Poel tiene duro ma si stacca a 3 km dall’arrivo. Il gruppetto perde sempre più pezzi ma conta la presenza di un buon Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) sempre nelle prime posizioni ma la salita non è adatta alle sue caratteristiche.

Ai meno 450 metri parte Evenepoel che trionfa all’arrivo resistendo al rientro di Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe) mentre arriva leggermente più staccato Daniel Martin (Israel Start Up Nation). Nibali chiude ottavo ad 8″ da Remco che diventa il nuovo leader della corsa portoghese.

 

Volta ao Algarve em Bicicleta (2.Pro)

Stage 2 >> Sagres – Alto de Fóia (183,9 km) > Ordine Arrivo

Algarve Tappa 2 Arrivo

Classifica Generale

Algarve Tappa 2 Generale

Volta ao Algarve em Bicicleta (2.Pro): il ritorno alle corse di Vincenzo Nibali alla “prima” con la Trek – Segafredo.

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali pronto per l’esordio in maglia Trek – Segafredo

46esima edizione della corsa portoghese la Volta ao Algarve em Bicicleta (2.Pro), da quest’anno inserita nella nuova categoria UCI Pro Series.

La corsa a tappe portoghese è ormai diventato un classico appuntamento di inizio stagione; cinque tappe per un totale di 771,4 km con due arrivi in salita e una prova contro il tempo.

Vincenzo Nibali farà il suo esordio stagionale con il suo nuovo team la Trek – Segafredo; per lo “Squalo dello Stretto” sarà già un buon banco di prova dopo un periodo di allenamento in altura al Teide. Al suo fianco l’ultimo vincitore de “Il Lombardia” l’olandese Bauke Mollema. In ottica classifica generale dovrà guardarsi da Geraint Thomas (Team Ineos), Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) e Daniel Martin (Israel Start Up Nation).

Il campo dei partecipanti è di primo livello con la presenza del campione olimpico su strada Greg Van Avermaet (CCC Team) e del campione olimpico nella prova dell’omnium Elia Viviani (Cofidis, Solutions Credits). Sarà presente anche neo campione del mondo a cronometro Rohan Dennis (Team Ineos) insieme al campione europeo di specialità Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick Step). Esordio stagionale anche per il Campione del Mondo di Ciclocross Mathieu Van der Poel (Alpecin – Fenix) che darà battaglia in volata, e non solo, a velocisti del calibro di John Degenkolb (Lotto – Soudal), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Matteo Trentin (CCC Team) ed ex campioni del mondo che portano il nome di Philippe Gilbert e Michal Kwiatkowski.

La copertura televisiva della corsa è garantita in Italia da Eurosport.

Le cinque tappe della Volta Algarve 2020:

  1. Portimao – Lagos 195,6 km

  2. Sagres – Alto de Foia 183,9 km

  3. Faro – Tavira 201,9 km

  4. Albufeira – Malhao 169,7 km

  5. Lagoa – Lagoa (ITT) 20,3 km

Giovanni Visconti: “Ho imparato a convivere con la sofferenza. Ho vinto e ho chiuso al Giro della Toscana un 2019 soddisfacente. Il mio 2020? Giro d’Italia e Campionato Italiano”

Giovanni Visconti
Giovanni Visconti trionfa al Giro della Toscana

I gradi di capitano gli calzano a pennello e Giovanni Visconti non vede l’ora di ripartire per la stagione 2020 che si preannuncia ricca di appuntamenti.

37 anni il prossimo gennaio ma la carta d’identità in certi casi non conta perché Giovanni ha già dimostrato di avere sempre la stessa voglia di rimettersi in gioco anno dopo anno. “L’inizio della scorsa stagione non è andato secondo i programmi. La voglia di fare bene sin da subito mi è costato molto; mi sono allenato duramente ma ho sofferto tanto prima di trovare una condizione accettabile. Il Giro di Sicilia è stato il vero inizio stagione”.

LE VITTORIE E LO STOP FORZATO. Ritrovato il colpo di pedale dei giorni migliori, il capitano, piazza al Giro di Slovenia la prima vittoria stagionale nella quarta frazione e il secondo posto nella classifica generale dietro solo a Diego Ulissi. Va forte anche al Campionato Italiano e nella “sua” Austria vince la terza tappa con arrivo a Frohnleiten. “Proprio nel momento migliore della stagione purtroppo cado nella tappa con arrivo a Kitzbuhel; a due chilometri dall’arrivo imbocchiamo un tunnel in piena discesa con ampia sede stradale che stringe notevolmente all’uscita. Li ricordo di aver piantato i freni e poi nulla”.

SOFFERENZA E IL RITORNO ALLA VITTORIA. Quella tappa molto probabilmente l’avrebbe vinta e invece Giovanni viene trasportato in elicottero all’ospedale di Salisburgo dove viene tenuto sotto osservazione visto che soffre di sferocitosi, con conseguente splenomegalia, ovvero un ingrossamento della milza che porta ad un maggiore rischio di emorragie in queste circostanze. “Inizia così un periodo in cui mi abituo ancora di più alla sofferenza. Mi ripetevo che volevo ritornare a vincere, non è stato facile ma alla fine ci sono riuscito. Appena sono rientrato in gruppo la mia condizione era ancora buona e nelle semiclassiche italiane sono andato abbastanza bene ma la vittoria al Giro della Toscana è la ciliegina sulla torta dell’intera stagione”.

La Toscana è la terra d’adozione di Visconti, lì è cresciuto ciclisticamente e proprio lì con una startlist di grande livello e sotto gli occhi del CT Davide Cassani piazza la terza vittoria stagionale battendo Egan Bernal, fresco vincitore del Tour de France; “vincere il Giro della Toscana con i miei familiari al traguardo, davanti a Cassani e battendo Bernal!!! Una delle vittorie più belle della mia carriera”.

MONDIALE. Giovanni si merita la chiamata di Cassani che lo convoca al Mondiale di Harrogate; lavora, lavora duro sotto la pioggia in una giornata durissima “ho svolto il lavoro che mi era stato chiesto di fare, ma avrei voluto stare di più in testa. Una giornata del genere premia atleti abituati a quel tipo di clima e Mads Pedersen ha meritato di vincere”.

VINI ZABU’ KTM. “Con Angelo Citracca e Luca Scinto il rapporto è ottimo; siamo dei fratelli. Mi sento pienamente coinvolto nel progetto e per il 2020 puntiamo decisamente a partecipare al Giro d’Italia e al Campionato Italiano. La preparazione non sarà quella dello scorso anno, a gennaio andremo a Tenerife e debutterò al Trofeo Laigueglia. Nella second parte di stagione ci sono due grandi eventi come le Olimpiadi di Tokyo e il Mondiale di Aigle – Martigny; parlare adesso è prematuro ma farò di tutto per farmi trovare pronto.”

GENERAZIONE DI FENOMENI. Giovanni non ha mai nascosto la propria ammirazione per Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert. “Sono fortissimi e l’hanno ampiamente dimostrato. La multidisciplinarietà è un loro vantaggio e Van der Poel è già molto temuto e rispettato in gruppo. Discorso diverso per Remco Evenepoel che a 19 anni ha già vinto a San Sebastian; il giovane belga avrà da gestire molta pressione.”

Alan Marangoni: “GCN Italia per restare a contatto con il mondo del ciclismo. Nibali sempre al top ma Bernal protagonista unico di questo 2019”

Alan Marangoni
Alan Marangoni

Simpatico, romagnolo doc e sempre disposto a “parlare di ciclismo”. Alan Marangoni, 35 anni di Lugo, lo scorso anno chiudeva la carriera mettendo a segno la prima vittoria da professionista al Tour de Okinawa (2.1); il ritiro era già programmato e il suo post carriera si può tradurre in tre lettere, GCN Global Cycling Network, un canale YouTube interamente legato al ciclismo.

“Dopo quasi 12 mesi posso tranquillamente affermare che l’inizio non è stato per nulla facile, ma con il tempo sono riuscito a gestire tutti i timori iniziali grazie anche al mio compagno di viaggio Giorgio Brambilla. Il programma va bene e soprattutto mi dà l’opportunità di restare nel mondo del ciclismo”. Il feeling con Giorgio è sicuramente un pezzo forte della programmazione di GCN “io intrattengo di più mentre lui è decisamente più tecnico. Coniugare intrattenimento e approfondimento è tutt’altro che banale ; ci rivolgiamo ad un numero sempre più grande di persone e non tutti seguono il ciclismo. GCN Italia è per tutti dall’amatore interessato ad argomentazioni tecniche al semplicissimo appassionato al quale interessa tenersi aggiornato sulle gare grazie anche ai nostri Highlights.”

Alan spesso è la voce principale degli Highlights, altra carta vincente di GCN Italia, e non ha dubbi su chi è stato il protagonista principale della stagione 2019; “Egan Bernal ha saltato il Giro d’Italia per vincere a 22 anni il Tour de Suisse (2.UWT) e soprattutto il Tour de France (2.UWT). E’ indubbiamente il protagonista della stagione più di Primoz Roglic. Ahimè la stagione di Fabio Aru più che deludente la catalogherei come sfortunata per via delle diverse vicissitudini che hanno condizionato la sua annata.”

Il “Maranga” ha “goduto” per la Ronde van Vlaanderen (1.UWT) vinta dal suo amico Alberto Bettiol “sono legato ad Alberto, siamo stati per ben tre stagioni nello stesso team. Tuttavia la corsa che mi ha entusiasmato di più è stato il Mondiale di Harrogate, un mix di emozioni in un’ambientazione epica.”

Il 2019 degli azzurri ha visto tra i protagonisti Elia Viviani “al quale manca solo la vittoria la Giro ma ha trionfato all’europeo di Alkmaar”, e Vincenzo Nibali “sempre capace di stare al top a 35 anni; fare podio la giro e vincere una tappa al Tour non è da tutti. Ce ne renderemo conto quando lo squalo appenderà la bicicletta al chiodo, spero il più tardi possibile.”

Chiosa finale su i tre nuovi fenomeni del ciclismo mondiale “Mathieu Van der Poel ha fatto una cosa mai vista all’Amstel Gold Race(1.UWT), un numero incredibile. Wout Van Aert, spero si possa ristabilire al massimo delle sue possibilità, ha vinta una volata al Tour de France e le volate del Tour sono tostissime, Remco Evenepoel che dire!!!A 19 anni ha vinto la Clásica Ciclista San Sebastián (1.UWT) e la prova europea a crono in Olanda; numeri del genere alla sua età sono da predestinato”.

UCI Road World Championship Yorkshire 2019: Mads Pedersen trionfa ad Harrogate!!!

Mads Pedersen

Una di quelle giornate che nessun ciclista si augura mai di affrontare con tanta acqua e freddo ma che resteranno nella memoria di tutti gli appassionati del ciclismo; la prova su strada Elite dell’UCI Road World Championship mette a dura prova il fisico e la mente di ogni ciclista a prescindere dalle condizioni climatiche. Ieri abbiamo assistito ad una gara ad eliminazione che ha premiato un talento del ciclismo mondiale il 23enne Mads Pedersen che si laurea così Campione del Mondo battendo allo sprint un sontuoso Matteo Trentin e un sorprendente Stefan Küng.

La prova non inizia nel migliore dei modi con tantissima pioggia che rende difficile stare in sella e proprio per motivi di sicurezza gli organizzatori riducono il chilometraggio di una ventina di km tagliando due importanti salite del tratto in linea.

La fuga di giornata è composta da 11 atleti Richard Carapaz (Ecuador), Jonas Koch (Germania), Jan Polanc (Slovenia), Nairo Quintana (Colombia), Primoz Roglic (Slovenia), Maciej Bodnar (Polonia), Silvan Dillier (Svizzera), Magnus Cort Nielsen (Danimarca), Alex Howes (Stati UnitiHugo Houle (Canada) e Petr Vakoc (Repubblica Ceca); il vantaggio supera immediatamente i due minuti e ai piedi di Cray Hill aumenta fino ad arrivare a 4’40”. Il gruppo è tirato dall’Australia che grazie al lavoro di Rohan Dennis riesce a limitare i danni riportandosi a circa 1’35” all’ingresso del circuito finale.

Il primo colpo di scena avviene proprio in questo momento della corsa con Philippe Gilbert (Olanda) che si ritrova coinvolto in una caduta nelle retrovie del gruppo; a suo aiuto arriva Remco Evenepoel che si mette a completa disposizione ma in testa al gruppo prima forza l’andatura la Danimarca e poi in maniera sorprendente, forse anche no, il Belgio stesso. Gilbert sarà cosi costretto al ritiro insieme al suo giovane e volenteroso compagno di stanza e team.

A 60 km dall’arrivo dal gruppo attaccano Stefan Kung e Lawson Craddock ma la loro azione non prende mai piede fino al rientro di Mike Teunissen, Gianni Moscon e Mads Pedersen. Nel gruppo l’unico a capire che è arrivato il momento di attaccare è il solito Mathieu Van der Poel seguito da Matteo Trentin che non gli lascia mai un metro; i due rapidamente rientrano sulla testa che nel frattempo perde la presenza sia di Teunissen che di Craddock. La corsa è decisa con i cinque uomini in testa che superano il traguardo avviandosi all’ultima tornata.

Super colpo di scena ai meno 10 km dall’arrivo con Van der Poel che va in crisi di fame e si pianta in maniera clamorosa; restano in 4 davanti con Moscon che fatica a tenere il ritmo e Pedersen che perde di poco le ruote di Kung e Trentin sull’ultimo strappo ma riesce a rientrare immediatamente appena la strada spiana.

Volata a tre sull’arrivo con Trentin che veste i gradi del favorito e lancia la sua volata ai meno 200 metri ma Pedersen ne ha di più e vince con merito il Mondiale. Quarto il nostro Moscon. Dal gruppo esce troppo tardi Peter Sagan (Slovacchia) che si piazza quinto davanti a Michael Valgren che testimonia il grande lavoro della nazionale danese. La volata del gruppo è vinta dal solito Alexander Kristoff (Norvegia).

 

UCI Road World Championship Yorkshire 2019 – Men Elite

One Day Race >> Leeds –  Harrogate (260,7 km) > Ordine Arrivo

Mondiale arrivo

Mathieu Van der Poel: “Rinuncio al Mondiale di MTB per quello su strada nello Yorkshire”

Van der Poel

La notizia era nell’aria ma oggi arriva l’ufficialità anche da parte della federazione olandese; Mathieu Van der Poel (Corendon – Circus Cycling Team) prenderà parte al mondiale su strada che quest’anno si svolge nello Yorkshire.

Il 23enne neerlandese, tuttavia, dovrà rinunciare alla rassegna iridata di Mountain Bike in programma dal 28 agosto all’1 settembre in Canada a Mont-Saint-Anne; “il percorso del mondiale su strada è adatto alle mie caratteristiche. Dovevo fare una scelta e per quest’anno dovrò trascurare la prova iridata di MTB”.

Il suo programma prevede MTB fino a metà agosto per poi riprendere su strada con l’Artic Race of Norway (2.HC) (15/18 agosto) e successivamente l’OVO Energy Tour of Britain (2.HC) (8/15 settembre) come ultimo appuntamento prima del mondiale. Dopo la rassegna iridata Van der Poel volerà in Giappone per il Test Event di Tokyo 2020.