UCI Road World Championship: il Mondiale torna in Italia ad Imola.

Una voce che si era diffusa questa mattina e che qualche minuto fa l’UCI e il suo presidente David Lappartient hanno ufficializzato a mezzo stampa con un video su YouTube. ( https://twitter.com/i/status/1301115855623925760); Imola prenderà il posto di Aigle – Martigny come sede dei prossimi Mondiali su Strada che si terranno dal 24 al 27 Settembre.

Il mondiale torna in Italia dopo la prova di Firenze del 2013 e con la vittoria di Alberto Rui Costa 🇵🇹 in volata su Joaquim Rodriguez 🇪🇸 e con Alejandro Valverde 🇪🇸 a completare il podio davanti al nostro Vincenzo Nibali 🇮🇹 che dopo una caduta rientrò sulla testa della corsa grazie al fantastico lavoro di Michele Scarponi 🇮🇹. Furono anche i mondiali di un giovanissimo Mathieu Van der Poel 🇳🇱 che vinse la prova juniores.

Imola ha vinto sulla proposta francese La Planches des Belles Filles anche per la possibilità di utilizzo dell’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” con gli ampi spazi della struttura che favoriscono il rispetto dei protocolli di sicurezza in materia Covid-19.

La città emiliana è già stata sede della prova iridata nel 1968, trionfo di Vittorio Adorni, oltre ad essere sede di arrivo del Giro d’Italia 2018. In comune queste due prove avevano la salita dei Tre Monti che non fa parte del disegno del circuito 2020 che preve due salite il Mazzolano (1,3 km al 9,5%) e il Gallisterna (1,3 km all’11%). Circuito di 28,8 km da ripetere per gli uomini ben 9 volte per un totale di 259,2 km; per le donne la distanza è di 144 km.

Nella tre giorni mondiale oltre la prova su strada saranno previste solo le prove a cronometro elite.

Accadde Oggi: Vincenzo Nibali vince a La Planche des Belles Filles.

Il gesto del ciuccio sull’arrivo di La Planche des Belles Filles

Decima tappa del Tour de France 2014 con partenza da Mulhouse e arrivo a La Planche des Belles Filles per un totale di 161 km; Vincenzo Nibali si presenta in maglia tricolore con il francese Tony Gallopin (Lotto Belisol) in maglia gialla. Frazione impegnativa che prevede sette GPM Col du Firstplan (8,4 km al 5,3%), Col du Petit Ballon (9,2 km all’8,3%), Col du Platzerwasel (7,1 km all’8,4%), Col d’Oderen (6,7 km al 5,8%), Col des Croix (3,2 km al 5,5%), Col des Chevrères (3,6 km al 9,6%) e l’arrivo ai 1033 metri di La Planche des Belles Filles (5,8 km all’8,4%).

14 LUGLIO 2014. Lo squalo ha perso la maglia gialla il giorno precedente nella frazione Gerardmer – Mulhose vinta dal tedesco Tony Martin (Omega Pharma – Quick Step) al termine di una lunga fuga nella quale era presente Gallopin che ha usufruito del via libera del gruppo tirato e controllato dall’Astana Pro Team. Dopo il “km zero” il primo a provare la fuga è Peter Sagan (Cannondale) alla ricerca di punti per blindare già a metà Tour la Maglia Verde della classifica a punti; lo seguono il solito Tony Martin che lavora per il compagno di squadra Michal Kwiatkowski e lo spagnolo del Team Katusha Joaquim Rodriguez che ha come obiettivo di giornata quello di incamerare punti per la classifica degli scalatori e tentare anche di vincere la tappa.

CONTADOR SI RITIRA. Nella discesa del Col du Platzerwasel cade Alberto Contador (Tinkoff – Saxo) che riporta una vistosa ferita al ginocchio destro; il ciclista di Pinto risale subito in bici ma dopo una decina di km deve alzare bandiera bianca consolato dal compagno di squadra Michael Rogers; frattura alla tibia il risultato degli esami clinici. Secondo clamoroso dopo quello di Chris Froome nella tappa delle pietre.

PURITO STRAPPA LA MAGLIA A POIS. La cavalcata di Purito Rodriguez gli porta in dote la maglia a pois e la possibilità di vincere la tappa, che diventa più che concreta quando a 5 km dall’arrivo si libera della compagnia di Kwiatkovski. Nel frattempo Sagan ha centellinato gli sforzi rialzandosi dopo lo sprint intermedio.

IL VIA LIBERA DI MICHELE SCARPONI. Il ritmo del gruppo è scandito dal solito Michele Scarponi che metro dopo metro, con il solito rapporto duro, guadagna sulla testa della corsa e screma al tempo stesso il gruppetto dei migliori e a 2800 metri dal traguardo da il via libera allo squalo che stacca tutti, supera Rodriguez e vince in solitaria.

DEDICA SPECIALE. “L’ho fatto per mia figlia Emma, so che ogni giorno si mette davanti al televisore tutta zitta zitta”. Queste le parole di Vincenzo che all’arrivo ha esultato con il gesto del ciuccio.

CLASSIFICA GENERALE. Il campione messinese veste nuovamente la maglia gialla con un bel vantaggio su Richie Porte (Team Sky) di 2’23” e di 2’47” su Alejandro Valverde (Movistar Team).

Amstel Gold Race 2008: Damiano Cunego fa sua la corsa davanti a Franck Schleck e Alejandro Valverde.

Damiano Cunego
Cunego trionfa sul Cauberg

Il mese di Aprile 2008 per Damiano Cunego 🇮🇹 è uno dei periodi che il “Piccolo Principe” ricorda con grande piacere; in generale tutto il 2008 è una stagione in cui è spesso protagonista con il terzo Lombardia in carriera e il secondo posto ai Mondiali di Varese.

L’anno, in casacca Lampre, si apre con i primi piazzamenti in Francia alla Paris – Nice 🇫🇷 a la Criterium International 🇫🇷.

VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO 🇪🇸. Damiano sceglie la dura corsa a tappe spagnola per la preparazione in vista delle Ardenne; sempre con i primi vince la quinta tappa con arrivo ad Orio battendo Alberto Contador 🇪🇸. Chiuderà quarto in classifica generale.

KLASICA PRIMAVERA DE AMOREBIETA 🇪🇸. Chiuso ai piedo del podio il “Pais Vasco”, Damiano mette a segno la seconda vittoria stagionale alla GP Primavera battendo in volata Alejandro Valverde 🇪🇸 e Kjell Carlstrom 🇫🇮.

AMSTEL GOLD RACE 🇳🇱. Prima classica delle Ardenne come di consueto nei Paesi Bassi; edizione numero quarantatre con partenza da Maastricht e arrivo sul famosissimo Cauberg nel comune di Valkenburg aan de Geul, per un totale di 254,7 km; campione uscente Stefan Schumacher 🇩🇪 della Gerolsteiner. Tra gli azzurri da registrare le defezioni di Paolo Bettini 🇮🇹, causa caduta ai Paesi Baschi, e Danilo Di Luca 🇮🇹, non invitato con la sua LPR; presente Riccardo Riccò 🇮🇹 che ha nella Freccia Vallon eil suo vero obiettivo. 31 le “berg” da affrontare con il Keutenberg (500 metri all’11,9%) che precedere l’arrivo sul Cauberg (800 metri al 7,5%). Nel finale il primo a muoversi è Joaquim Rodriguez 🇪🇸 (Casse d’Erpagne) che alza il ritmo per il suo capitano Alejandro Valverde; sul tratto più duro Franck Schleck 🇱🇺 (CSC ProTeam) allunga seguito dal veronese, l’Embatido e “l’uomo delle Ardenne” Davide Rebellin 🇮🇹 (Gerolsteiner); gli ultimi 150 metri sono un trionfo per Damiano che stacca nettamente il lussemburghese e il resto della compagnia con una bellissima azione di forza.