Gran Piemonte 🇮🇹 (1.Pro), One Day Race: Che stoccata quella di George Bennett!!!

Una stoccata nel finale di gara ha permesso a George Bennett 🇳🇿 (Team Jumbo – Visma) di vincere la 104esima edizione del Gran Piemonte 🇮🇹 (1.Pro).

Ad inizio corsa sono Mikkel Frolich Honoré 🇩🇰 (Deceuninck – Quick Step) e Dion Smith 🇳🇿 (Mitchelton – Scott) a provare la fuga; successivamente dal gruppo si muovono Callum Scotson 🇦🇺 (Mitchelton – Scott), Philipp Walsleben 🇩🇪 (Alpecin – Fenix) e Joey Rosskopf 🇺🇸 (CCC Team) che riprendono la testa della corsa andando, così, a formare un quintetto.

Il vantaggio sfora i sei minuti fino a quando in testa al plotone inizia ad alzare il ritmo il Team Jumbo – Visma; alla squadra olandese si affianca la Trek – Segafredo con Vincenzo Nibali 🇮🇹 che lavora per Giulio Ciccone 🇮🇹. Entrati negli ultimi 20 km il gruppo è tirato anche da Valerio Conti 🇮🇹 (UAE Team Emirates) che va a chiudera sulla fuga. Situazione di gruppo compatto che dura per qualche chilometro fino a quando entra in azione Nibali che seleziona, sotto la pioggia battente, il gruppo.

Alla ruota dello squalo si incolla Bennett che rafforza l’azione e stacca tutti; il primo a muoversi è Gianni Moscon 🇮🇹 (Team Ineos) ma da dietro si muove Mathieu Van der Poel 🇳🇱 che scollina su La Morra con pochissimi secondi di ritardo dal neozelandese che in discesa vola e mette tra lui e gli inseguitori il vantaggio giusto che gli permette di tagliare il traguardo su Diego Ulissi 🇮🇹 in forte rimonta; Van der Poel chiude il podio di giornata.

Trek – Segafredo: la preselezione per il Giro d’Italia

Vincenzo Nibali

In casa Trek – Segafredo si prosegue con l’organizzazione dell’intensa stagione 2020 che prenderà il via a fine Luglio.

Vincenzo Nibali ha già dichiarato di voler puntare sul Giro d’Italia e sotto la guida di Paolo Slongo si riuniranno dal 10 al 25 luglio sul Passo San Pellegrino gli uomini che dovranno affiancare lo squalo alla ricerca del tris nella “Corsa Rosa”; nella lista dei preselezionati sono presenti tutti gli azzurri in organico insieme all’ultimo acquisto, e uomo d’esperienza, Piete Weening. Si giocheranno un posto in squadra Julien Bernard e Koen de Kort. Ecco chi affiancherà lo squalo nel ritiro in altura:

  • Julien Bernard
  • Gianluca Brambilla
  • Giulio Ciccone
  • Nicola Conci
  • Koen de Kort
  • Jacopo Mosca
  • Antonio Nibali
  • Vincenzo Nibali
  • Pieter Weening

Giro d’Italia: il via dell’edizione 2020 dalla Sicilia con una crono a Palermo. In totale 4 frazione nell’isola. Possibile presentazione il 29 Giugno.

Giro Italia

Il 3 Ottobre 2020, una data decisamente insolita, prenderà il via dell’edizione 2020 del Giro d’Italia; la partenza non avverrà più in Ungheria ma dalla Sicilia. Il coronavirus impone pochissimi spostamenti e comunque sarà da monitorare la la curva epidemiologica nel nostro paese e i protocolli di sicurezza che al momento non sembrano così chiari.

Il Giro partirà da Palermo con una breve cronometro e non da Monreale, come riportato sulle colonne de “La Repubblica” , indiscrezione che trova diverse conferme; le tappe di Agrigento, Etna e Villafranca Tirrena manterranno la loro collocazione con il loro percorso originale.

La prima frazione è ormai evidenziata dal fenomeno belga Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick Step) che potrebbe essere la prima maglia rosa, la più giovane di sempre. In “casa” Italia al via Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) affiancato da Giulio Ciccone; presente anche il palermitano Giovanni Visconti capitano unico della siciliana Vini Zabù -KTM. Richard Carapaz (Team Sky), il campione uscente, punterà con decisione alla corsa rosa che vede tra i protagonisti anche il danese Jakob Fuglsang (Astana Pro Team). Startlist che prenderà forma con l’inizio vero e proprio della stagione.

Per la Sicilia si tratta della nona partenza, la prima nel 1930 proprio da Messina. La presentazione potrebbe essere fissata per il 29 di Giugno.

Alex Carera: “Nibali e Nadal campioni unici nel loro genere. A&J All Sports? E’ iniziato tutto con il Fantaciclismo!!!”

Alex Carera

Classe 75′. Ciclismo e tennis nel cuore. Professione procuratore. Alex Carera insieme al fratello Johnny sono i fondatori della A&J AllSports.

A&J SPORTS. Alex è un giovane studente universitario di economia e la sua passione per il ciclismo gli offre l’intuizione che avrebbe cambiato la sua vita. Insieme a Johnny, il fratello più grande e direttore commerciale di un noto marchio da sempre legato al mondo del ciclismo, Alex crea il “Fantaciclismo”; cosa può rendere appetibile il Fantaciclismo? “Grazie a mio fratello Johnny abbiamo deciso di mettere il palio diversi premi, e devo dire che l’idea è piaciuta subito a tutti. Abbiamo investito 500 mila lire per comprare tre pagine della rivista della Federciclismo, Tuttociclismo. Il ritorno fu incredibile nonostante non avessimo la possibilità di usufruire delle attuali tecnologie. I nostri canali erano le Poste e il mitico Fax”. Alex, che si occupa di sottoscrizioni di polizze assicurative per sportivi, insieme a Johnny, con la collaborazione di un procuratore di calcio, fondano la First Level e dopo pochi mesi si mettono in proprio con il marchio A&J All Sports.

PROCURATORE. “Il nostro ruolo è abbastanza delicato! Il procuratore non è colui che cerca solo un contratto per il proprio assistito, ma è colui che per il proprio assistito si dedica 24 ore su 24 per la risoluzione di qualsiasi tipo di problema di natura sportiva e privata. Il primo contratto che abbiamo firmato è stato con Cristian Bianchini che si accasò con l’Asics, il 3 Marzo 1997; successivamente riuscimmo ad accaparrarci Romans Vainsteins futuro Campione del Mondo a Plouay”. La comunicazione tra atleta e procuratore è praticamente giornaliera, il Fax è stato sostituito dalla Mail con una risposta in tempo reale.

SOCIAL. “I nostri atleti hanno molta libertà nell’uso dei propri account social, certo devono sempre rispettare delle linee guida che affidiamo a loro, ma generalmente preferiamo che il fan abbia un contatto diretto con l’atleta. Ormai i siti ufficiali sono stati superati da piattaforme come Instagram e Facebook.”

SCUDERIA. “Seguiamo tantissimi ciclisti, di nazionalità diverse come lo sloveno Tadej Pogacar, i nostri Giulio Ciccone, Valerio Conti, Fausto Masnada, Andrea Vendrame, Matteo Moschetti, Niccolò Bonifazio e tanti tanti altri. A livello giovanile, solo al compimento del 18esimo anno d’età, possiamo seguire i migliori juniores in circolazione ed uno di questi è Gianmarco Garofali”. Il ciclista più difficile da seguire? Alex non ha dubbi: “il velocista!!! I velocisti sono difficili da gestire perchè sono esuberanti quanto in gara che nella vita di tutti i giorni. E’ una loro caratteristica che li differenzia tantissimo dal ciclista da Grandi Giri che si sa gestire lungo 20 giorni e resta sicuramente più tranquillo.”

VINCENZO NIBALI. “Vincenzo lo seguiamo dal 2003, incontrandolo nel novembre di quell’anno in occasione della festa della Mastromarco. Le sue doti erano già sotto gli occhi di tutti; era il talento più grande in assoluto del ciclismo italiano. La sua storia parla per lui, Giro, Tour e Vuelta ed un numero incredibile di podi, ben 12, dal 2012 ad oggi. Di Nibali ne nasce uno ogni 40 anni!!! Abbiamo condiviso con lui momenti belli e meno belli, ma sono sicuro che continueremo a vivere grandi emozioni grazie alla sua integrità fisica, al suo entusiasmo e alla grande voglia di primeggiare. Quest’anno una nuova avventura targata Trek – Segafredo che l’ha visto esprimersi bene nelle poche gare corse, con un soddisfacente quarto posto nella generale della Paris – Nice”.

TENNIS. Uno sport che fa parte della vita di Alex è il tennis, una vera e propria passione “sin dai tempi di Boris Becker che a 17 anni vinse i Championship”. Rafael Nadal è il più vincente in campo ma soprattutto ti mette sotto mentalmente, ma un tennista che mi piace tanto è il francese Gilles Simon. In Italia siamo messi molto bene con Jannick Sinner che ho conosciuto qualche anno fa da Riccardo Piatti; si vedeva subito che aveva la stoffa da vincente e i risultati danno ragione al suo immenso talento che lo porterà nei primi 10 della classifica mondiale.”

Per stessa ammissione di Alex, l’aiuto del fratello Johnny è stato fondamentale per tanti motivi che presto scopriremo. STAY TUNED!!!

Johnny Carera: ” Nibali – Ciccone un binomio che farà bene al nostro ciclismo e alla Trek Segafredo”

Johnny Carera

Johnny Carera, fratello di Alex e cofondatore della A&J ALL SPORT, da tempo nel mondo del ciclismo come atleta dilettante dal 1984 al 1989 e successivamente procuratore dei migliori azzurri del ciclismo negli ultimi 20 anni, ci aiuta ad entrare nel mondo Trek – Segafredo team World Tour che ha accolto da questa stagione lo squalo Vincenzo Nibali.

La solidità del progetto proviene dai numeri dei due sponsor che da anni investono nel ciclismo; Trek Bycicle Corporation, colosso americano, in Italia ha chiuso il 2019 con oltre 30000 vendite e distribuzione di biciclette, con un fatturato che si aggira intorno ai 40 milioni di euro. Segafredo Zanetti appartiene al gruppo Massimo Zanetti Beverage Group, leader dell’Espresso in Italia e nel Mondo, può vantarsi di essere Casa Ufficiale e Top Sponsor del Giro d’Italia, organizza la Gran Fondo Segafredo Città di Asolo, sponsor delle Strade Bianche, sponsor della Maratona dles Dolomites; “in proiezione futura, Vincenzo, giocherà un ruolo fondamentale come testimonial di queste due grosse aziende. Un campione icona del ciclismo mondiale, in scadenza di contratto con il precedente team, non ha molti problemi a trovare una sistemazione. Sbaglia chi fa una valutazione di natura economica almeno per quanto riguarda Nibali”. Stravolgere le sue abitudini non fa parte delle sue intenzioni e di quelle che lavorano per lui “infatti l’approccio con Trek – Segafredo è stato diretto e a Vincenzo è piaciuto subito il contatto instaurato con tutto il team. Ha pesato molto la possibilità di portarsi in blocco il suo staff, medico, preparatore, massaggiatore, il fratello Antonio, una parte del mondo Nibali che lavora lontano dai riflettori ma che diventano fondamentali per l’atleta che pone in loro la massima fiducia”.

Tanta Italia in una squadra che abbraccia l’idea di un Team sempre più internazionale “non c’è alcun dubbio che la matrice italiana del Team abbia facilitato il processo d’integrazione nel gruppo che riunisce diversi atleti di paesi diversi sotto il linguaggio universale del ciclismo”.

Nibali – Ciccone una coppia che fa sognare i tifosi azzurri e che “potranno fare benissimo insieme, sostenendosi reciprocamente. Su Vincenzo sappiamo tutto, invece Giulio è ancora molto giovane (25 anni) ed ha grossi margini di miglioramento; dopo la sua partenza sprint con la vittoria nella tappa di Sestola al Giro 2016, è stato stoppato da problemi fisici che superato e che si è messo dietro le spalle, fino ad arrivare ad indossare la maglia gialla all’ultimo Tour de France. E’ un ragazzo molto forte ed impulsivo, ed ha capito che rappresenta il futuro del nostro movimento.”

L’avventura nel mondo di Vincenzo Nibali e della Trek – Segafredo, continua. STAY TUNED!!!

Trofeo Laigueglia (1.Pro), One Day Race: Giulio Ciccone che vittoria!!!

Giulio Ciccone

Giulio Ciccone, con la maglia della nazionale italiana, vince la 57esima edizione del Trofeo Laigueglia (1.Pro) tagliando in solitaria l’arrivo al termine di un attacco a 10 km dal traguardo.

Dopo il via ufficiale, come di consueto, subito i primi attacchi ma quello di Matteo Baseggio (General Store Essegibi) e Antonio Di Sante (Sangemini Trevigiani) ha “l’approvazione” del gruppo; i due scollinano il Paravenna con un vantaggio superiore a 9 minuti. Sul successivo tratto pianeggiante, prima del Testico, il plotone inizia piano piano a rosicchiare il gap grazie al lavoro del Team Arkéa – Samsic, Vini Zabù – KTM e Nazionale Italiana.

L’azione di Baseggio e Di Sante si esaurisce a 50 chilometri dall’arrivo in prissimità del primo passaggio su Colla Micheri; proprio qui il gruppo inizia ad assottigliarsi e a sgretolarsi. Secondo passaggio con attacco di Diego Rosa, che conferma la buona forma delle prime corse stagionali, che si porta dietro Ciccone, Biniyam Ghirmay (Nippo Delko One Provence) e Marco Tizza (Amore&Vita – Prodir). Il gruppo dietro non resta a guardare con diversi attacchi ma i quattro sembrano ormai giocarsi la corsa.

Ai meno 10 attacca Ciccone che saluta la compagnia andando a vincere la corsa. Ghirmay e Rosa si piazzano rispettivamente secondo e terzo con un distacco di 32″. La volata del gruppetto degli inseguitori se l’aggiudica Andrea Vendrame (Ag2R La Mondiale) che regola Lorenzo Rota, Evgeny Shalunov (Gazprom – RusVelo) e Davide Gabburo (Androni Giocattoli – Sidermec). Tizza chiude ottavo.

 

Trofeo Laigueglia (1.Pro)

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Trofeo Laigueglia

Vincenzo Nibali: Giro d’Italia, Olimpiadi di Tokyo e Mondiali in Svizzera gli obiettivi principali

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali trionfa a Val Thorens – Tour de France 2019 Stage 20

In casa Trek – Segafredo si sta già pianificando la stagione 2020 ed è lo stesso Luca Guercilena, team manager della squadra statunitense, che conferma i rumors che davano Vincenzo Nibali presente al prossimo Giro d’Italia.

“Vincenzo è molto entusiasta della nuova avventura che lo aspetta in maglia Trek – Segafredo. Giro d’Italia, Olimpiadi di Tokyo e Mondiale di Aigle – Martigny in Svizzera saranno gli obiettivi principali della prossima stagione”. Lo squalo dello stretto avrà la possibilità di avere nel suo gruppo di lavoro Giulio Ciccone, Gianluca Brambilla, Nicola Conci e il fratello Antonio; il percorso della Corsa Rosa prevede un chilometraggio bilanciato tra prove a cronometro e montagne con la ripartenza dalla Sicilia che rappresenta uno stimolo in più per Vincenzo che già sull’Etna sarà atteso protagonista.

Nibali dopo un triennio in Bahrain – Merida Pro Cycling Team si troverà in un contesto completamente diverso dove le aspettative restano sempre di primo livello in una struttura completamente nuova.

Giro dell’Emilia (1.HC): Il San Luca sorride ancora a Primoz Roglic!!!

Primoz Roglic
Primoz Roglic

Sul San Luca Primoz Roglic (Team – Jumbo Visma) aveva vinto la prima tappa del Giro d’Italia di quest’anno ma il vincitore de La Vuelta concede il bis al Giro dell’Emilia (1.HC) che una bellissima azione che non lascia scampo ai suoi avversari.

Fuga a tre composta da Jacopo Mosca (Trek – Segafredo), Davide Ballerini (Astana Pro Team) e Umberto Orsini (Bardiani – CSF); il gruppo lascia fare e il vantaggio dei fuggitivi ai meno 40 km dall’arrivo è di poco inferiore ai 5 minuti. Mosca ben presto resta da solo mentre il plotone è tirato da Diego Rosa (Team Ineos) prima degli attacchi di Alejandro Valverde (Movistar Team) che segue l’azione di Sepp Kuss.

Dopo lo scollinamento è la volta di Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Sepp KussGeorge BennettTsgabu Grmay (Mitchelton – Scott), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Hugh Carthy (EF Education First Pro Cycling Team). La terza scalata del San Luca è fatale per Mosca che crolla facendosi riprendere da Ciccone e Pierre Latour (Ag2R La Mondiale); sulla coppia di testa si riportano Edoardo Zardini (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM) e Antwan Tolhoek.

Gruppo sempre tirato dalla Ineos fino allo scatto di Jakob Fuglsang che miete vittime del calibro di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida Pro Cycling Team). In discesa ci riprova Valverde ma il gruppo non gli lascia spazio.

Ultima e decisiva scalata del San Luca con l’attacco di Gianluca Brambilla seguito da Sergio Higuita, Esteban Chaves e Diego Ulissi che guadagnano qualcosina sulla testa del gruppo fino all’azione di Roglic che subito dopo la Curva delle Orfanelle prima segue Michael Woods e poi lo lascia la sua azione che stronca la resistenza di Egan Bernal.

Roglic vince il Giro dell’Emilia mettendo a segno la vittoria #34 della sua carriera. Secondo e terzo posto per la coppia EF Woods – Higuita.

 

Giro dell’Emilia (1.HC)

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Giro Emilia

Tour de France (2.UWT), Stage 19: una violenta grandinata e una frana stravolgono il Tour. Tappa neutralizzata sull’Iseran. Egan Bernal nuova Maglia Gialla

Frana

Se il ritiro ad inizio tappa di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) sembrava essere il colpo di scena della diciannovesima tappa del Tour de France (2.UWT), arriva il maltempo con una violenta grandinata e una frana a fermare la tappa odierna con arrivo a Tignes.

Ad inizio tappa molto attivo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) che tenta insieme a Dan Martin (UAE Team Emirates) di portare via un gruppo per la fuga di giornata; ai due si aggiungono Pello Bilbao (Astana Pro Team) e Jesus Herrada (Cofidis, Solutions Credits). Qui arriva il primo colpo di scena con Pinot che si affianca prima all’auto del medico di corsa, si stacca e successivamente si ritira dalla corsa di casa.

Davanti si forma un gruppo di 30 elementi: Dylan Van Baarle (Team Ineos), Patrick Konrad (BORA – hansgrohe), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale), Damiano Caruso (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Alejandro Valverde, Andrey Amador, Marc Soler (Movistar Team), Gorka Izagirre, Alexey Lutsenko, Magnus Cort Nielsen (Astana Pro Team), Laurens De Plus (Team Jumbo – Visma), Rigoberto Uran, Alberto Bettiol, Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Fabio Aru (UAE Team Emirates), Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Michael Matthews (Team Sunweb), Thomas De Gendt (Lotto –  Soudal), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data), Warren Barguil ed Elie Gesbert (Arkéa – Samsic).

Caruso, con l’aiuto di Nibali, scollina per primo sul Monteè d’Assois e sul Col de la Madeleine accorciando le distanze dal leader della Maglia a Pois Romain Bardet. I due azzurri tirano il gruppo dei fuggitivi creando una buona selezione ma appena si sale verso l’Iseran il gruppo cambia ritmo. Il primo a scattare è Geraint Thomas ma subito a piazzare lo scatto decisivo è Egan Bernal che stacca tutti compresa la maglia gialla Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e scollina sull’Iseran con un vantaggio di 52″ su Laurens De PlusSteven Kruijswijk, ThomasEmanuel Buchmann e Mikel Landa. Alaphilippe transita con un ritardo di 2’07”.

In discesa ASO, prende atto delle cattive condizioni del tempo e una frana rendono la strada dopo l’Iseran impraticabile, neutralizza la tappa in cima al GPM.

Bernal è la nuova maglia gialla.

 

Classifica Generale

Tour Generale

Tour de France (2.UWT), Stage 15: Bis di Simon Yates a Foix Prat d’Albis. Mikel Landa attacca, Thibaut Pinot irresistibile. Julian Alaphilippe si stacca ma resta in Giallo.

Simon Yates

La quindicesima tappa del Tour de France (2.UWT) la ricorderemo per molto tempo; 185 i km con partenza da Limoux e arrivo a Foix Prat d’Albis.

In apertura di frazione tantissimi movimenti per trovare la fuga giusta e una prima ora di corsa da pazzi a 52 km/h di media. Finalmente il gruppo dà il via libera a 28 uomini: Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe), Romain Bardet, Tony Gallopin (Ag2r La Mondiale), Vincenzo Nibali, Jan Tratnik (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Rudy Molard, Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Nairo Quintana, Andrey Amador, Marc Soler (Team Movistar), Pello Bilbao, Omar Fraile, Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Simon Geschke (CCC Team), Dan Martin (UAE Team Emirates), Julien Bernard, Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Lennard Kämna, Nicholas Roche (Team Sunweb), Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Credits), Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data) e Amäel Moinard (Arkéa – Samsic).

Sul primo GPM di giornata il Col de Montségur ci prova Nibali ma è Woods che lo precede allo scollinamento; il gruppo tirato dalla Deceuninck – Quick Step procede con un ritardo poco superiore ai 5 minuti.

Landa

Sul Port de Lers si inizia a fare sul serio tra i fuggitivi con Simon Yates molto attivo che mette in seria difficoltà Nibali costretto ad alzare bandiera bianca; si stacca anche Quintana che comunque riesce a rientrare successivamente sul britannico mentre il gruppo dei migliori inizia a perdere pezzi tra cui Enric Mas che non tiene il ritmo imposto da un grandissimo Elia Viviani. Sul Col de Péguère è Simon Geschke a muoversi prendendo subito una trentina di secondo su Yates e compagnia; dal gruppo il si muove Mikel Landa seguito in prima battuta dal Jakob Fuglsang che poco dopo è costretto a rialzarsi. L’azione di Landa è come sempre molto bella da vedere e anche molto efficace; sulla sua strada incontrerà Amador e Soler che daranno una grossa mano d’aiuto. Per Landa KOM del Cole de Péguère con una VAM di 1880 e 10″ in meno sul record precedente di scalata firmato Chris Froome. Allo scollinamento Yates riprende Geschke mentre Landa ha un vantaggio di 32″ sul gruppo dei big.

PinotUltima salita che porta a Foix Part d’Albis con Yates scatenato che si libera di Geschke e Landa che riprende ad uno ad uno tutti i fuggitivi tra cui Quintana il quale non da nessuna collaborazione al compagno di squadra. A sei km dall’arrivo David Gaudu termina il suo ed entra in azione Thibaut Pinot sul quale si riportano Egan Bernal, Emmanuel Buchmann e Julian Alaphilippe, ma l’azione di “Tibò” è straripante e per la prima volta Alaphilippe si stacca prima dal connazionale e poi dal gruppetto di Geraint Thomas e Alejandro Valverde.

AlaphilippeNel frattempo Yates firma la seconda vittoria in questo Tour e alle sue spalle arrivano a 33″ Pinot e Landa, a 51″ Bernal e Buchmann, ad 1’03” l’impressionante Lennard Kamna, a 1’22 Thomas con Valverde e Steven Kruijswijk mentre Alaphilippe arriva al traguardo dopo 1’40”.

Classifica generale che vede “LouLou” sempre in testa ma il suo vantaggio nei confronti dei suoi più immediati inseguitori inizia a diminuire con Pinot che si porta a 1’50”.

 

Tour de France (2.UWT)

Stage 15 >> Limoux – Foix Prat d’Albis (185 km) > Ordine Arrivo

Tour Arrivo

 

Classifica Generale

Tour Generale