Tirreno – Adriatico 🇮🇹 (2.UWT), Stage 8: Super Pippo Ganna domina la crono finale di San Benedetto del Tronto. Simon Yates si aggiudica la “Corsa dei Due Mari”.

(Photo: EPA/ROBERTO BETTINI)

Filippo Ganna 🇮🇹 (INEOS Grenadiers) si aggiudica la crono finale della Tirreno – Adriatico 🇮🇹 (2.UWT) sbaragliando tutti i suoi principali avversari.

Consueto tracciato che si sviluppa sul lungomare di San Benedetto del Tronto lungo 10,1 km con il campione italiano a cronometro che chiude la prova con il tempo di 10’42”.

Una media oraria di 56.636 km/h con Ganna che è il primo atleta a scendere sotto il muro degli 11 minuti.

In precedenza solo Fabian Cancellara nel 2016 si era avvicinato fermando le lancette a 11’08”.

Secondo si piazza Victor Campenaerts 🇧🇪 (NTT Pro Cycling) con un distacco di 18″ mentre chiude il podio il campione del mondo di specialità Rohann Dennis 🇦🇺.

In classifica generale Simon Yates 🇬🇧 (Mitchelton – Scott) conferma la prima posizione aggiudicandosi la corsa davanti a Geraint Thomas 🇬🇧 che avrebbe sinceramente fatto comodo al Tour de France. Completo il podio Rafal Majka 🇵🇱 (BORA – hansgrohe).

Fausto Masnada 🇮🇹 (Deceuninck – Quick Step) e Gianluca Brambilla 🇮🇹 (Trek – Segafredo) si piazzano nella generale rispettivamente al sesto e al nono posto.

Tirreno – Adriatico 🇮🇹 (2.UWT), Stage 5: Che gamba Simon Yates. Tappa e maglia per il britannico.

(Photo by Justin Setterfield/Getty Images)

Sull’arrivo in salita di Sassotetto, sede d’arrivo della quinta tappa della Tirreno – Adriatico 🇮🇹 (2.UWT), Simon Yates 🇬🇧 (Mitchelton – Scott) manda un segnale chiaro a tutti i pretendenti del prossimo Giro d’Italia.

Mathias Frank 🇨🇭 (AG2R La Mondiale), Jhonatan Restrepo 🇨🇴 (Androni Giocattoli – Sidermec), Marco Canola 🇮🇹 (Gazprom – Rusvelo), Giovanni Visconti 🇮🇹 ed Edoardo Zardini 🇮🇹 (Vini Zabù – KTM) promuovo l’azione di giornata.

I cinque uomini in test vengono raggiunti da Hector Carretero 🇪🇸 (Movistar -Team), Carl Fredrik Hagen 🇳🇴 (Lotto – Soudal), Amanuel Gebreigzabhier 🇪🇷 (NTT Pro Cycling) e Mathieu Van der Poel 🇳🇱 (Alpecin – Fenix).

Il gruppo in un primo momento lascia fare ma quando il vantaggio supera i 6′ inizia inesorabilmente a recuperare chilometro dopo chilometro.

Ci prova Visconti ma Van der Poel chiude riportando tutti sul siciliano.

La fuga viene neutralizzata ai piedi del Sassotetto con il il gruppo sempre più assottigliato; ci tentano Alberto Rui Costa 🇵🇹 (UAE Team Emirates) e Luca Wackermann 🇮🇹 ma la loro azione ha vita breve.

Scattano sia Vincenzo Nibali 🇮🇹 (Trek – Segafredo) che Jakob Fuglsang 🇩🇰 (Astana Pro Team) ma l’azione giusta è quella di Yates che si tira dietro Fausto Masnada 🇮🇹 (Deceuninck – Quick Step), Geraint Thomas 🇬🇧 (INEOS Grenadiers), Aleksandr Vlasov 🇷🇺 e Rafal Majka 🇵🇱 (BORA – hansgrohe).

Bene anche Gianluca Brambilla 🇮🇹 che riesce per qualche chilometro a stare in scia dei migliori.

La gamba di Yates è talmente superiore che va a vincere, conquistando anche la maglia, in solitaria rifilando 35″ alla coppia Thomas – Majka.

Alex Carera: “Nibali e Nadal campioni unici nel loro genere. A&J All Sports? E’ iniziato tutto con il Fantaciclismo!!!”

Alex Carera

Classe 75′. Ciclismo e tennis nel cuore. Professione procuratore. Alex Carera insieme al fratello Johnny sono i fondatori della A&J AllSports.

A&J SPORTS. Alex è un giovane studente universitario di economia e la sua passione per il ciclismo gli offre l’intuizione che avrebbe cambiato la sua vita. Insieme a Johnny, il fratello più grande e direttore commerciale di un noto marchio da sempre legato al mondo del ciclismo, Alex crea il “Fantaciclismo”; cosa può rendere appetibile il Fantaciclismo? “Grazie a mio fratello Johnny abbiamo deciso di mettere il palio diversi premi, e devo dire che l’idea è piaciuta subito a tutti. Abbiamo investito 500 mila lire per comprare tre pagine della rivista della Federciclismo, Tuttociclismo. Il ritorno fu incredibile nonostante non avessimo la possibilità di usufruire delle attuali tecnologie. I nostri canali erano le Poste e il mitico Fax”. Alex, che si occupa di sottoscrizioni di polizze assicurative per sportivi, insieme a Johnny, con la collaborazione di un procuratore di calcio, fondano la First Level e dopo pochi mesi si mettono in proprio con il marchio A&J All Sports.

PROCURATORE. “Il nostro ruolo è abbastanza delicato! Il procuratore non è colui che cerca solo un contratto per il proprio assistito, ma è colui che per il proprio assistito si dedica 24 ore su 24 per la risoluzione di qualsiasi tipo di problema di natura sportiva e privata. Il primo contratto che abbiamo firmato è stato con Cristian Bianchini che si accasò con l’Asics, il 3 Marzo 1997; successivamente riuscimmo ad accaparrarci Romans Vainsteins futuro Campione del Mondo a Plouay”. La comunicazione tra atleta e procuratore è praticamente giornaliera, il Fax è stato sostituito dalla Mail con una risposta in tempo reale.

SOCIAL. “I nostri atleti hanno molta libertà nell’uso dei propri account social, certo devono sempre rispettare delle linee guida che affidiamo a loro, ma generalmente preferiamo che il fan abbia un contatto diretto con l’atleta. Ormai i siti ufficiali sono stati superati da piattaforme come Instagram e Facebook.”

SCUDERIA. “Seguiamo tantissimi ciclisti, di nazionalità diverse come lo sloveno Tadej Pogacar, i nostri Giulio Ciccone, Valerio Conti, Fausto Masnada, Andrea Vendrame, Matteo Moschetti, Niccolò Bonifazio e tanti tanti altri. A livello giovanile, solo al compimento del 18esimo anno d’età, possiamo seguire i migliori juniores in circolazione ed uno di questi è Gianmarco Garofali”. Il ciclista più difficile da seguire? Alex non ha dubbi: “il velocista!!! I velocisti sono difficili da gestire perchè sono esuberanti quanto in gara che nella vita di tutti i giorni. E’ una loro caratteristica che li differenzia tantissimo dal ciclista da Grandi Giri che si sa gestire lungo 20 giorni e resta sicuramente più tranquillo.”

VINCENZO NIBALI. “Vincenzo lo seguiamo dal 2003, incontrandolo nel novembre di quell’anno in occasione della festa della Mastromarco. Le sue doti erano già sotto gli occhi di tutti; era il talento più grande in assoluto del ciclismo italiano. La sua storia parla per lui, Giro, Tour e Vuelta ed un numero incredibile di podi, ben 12, dal 2012 ad oggi. Di Nibali ne nasce uno ogni 40 anni!!! Abbiamo condiviso con lui momenti belli e meno belli, ma sono sicuro che continueremo a vivere grandi emozioni grazie alla sua integrità fisica, al suo entusiasmo e alla grande voglia di primeggiare. Quest’anno una nuova avventura targata Trek – Segafredo che l’ha visto esprimersi bene nelle poche gare corse, con un soddisfacente quarto posto nella generale della Paris – Nice”.

TENNIS. Uno sport che fa parte della vita di Alex è il tennis, una vera e propria passione “sin dai tempi di Boris Becker che a 17 anni vinse i Championship”. Rafael Nadal è il più vincente in campo ma soprattutto ti mette sotto mentalmente, ma un tennista che mi piace tanto è il francese Gilles Simon. In Italia siamo messi molto bene con Jannick Sinner che ho conosciuto qualche anno fa da Riccardo Piatti; si vedeva subito che aveva la stoffa da vincente e i risultati danno ragione al suo immenso talento che lo porterà nei primi 10 della classifica mondiale.”

Per stessa ammissione di Alex, l’aiuto del fratello Johnny è stato fondamentale per tanti motivi che presto scopriremo. STAY TUNED!!!

Giro d’Italia (2.UWT), Stage 17: Ad Anterselva arriva ancora la fuga. Prima vittoria da pro per Nans Peters. Carapaz e Landa guadagnano su Nibali e Roglic

Peters
Nans Peters

Prima vittoria da professionista per Nans Peters (Ag2R La Mondiale) che sul traguardo di Anterselva, diciassettesima tappa del Giro d’Italia (2.UWT), porta a termine la fuga di giornata con un bellissimo attacco negli ultimi chilometri.

Fuga di giornata come sempre numerosa e che prende vita sin dai primi metri di gara. 18 gli uomini che la compongono: Amaro Antunes e Victor de la Parte (CCC Team), Andrea Vendrame e Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Bob Jungels (Deceuninck – Quick Step), Chris Hamilton e Esteban Chaves (Mitchelton – Scott), Davide Formolo (BORA – hansgrohe), Gianluca Brambilla e Nicola Conci (Trek – Segafredo), Jan Bakelants (Team Sunweb), Tanel Kangert (EF Education First Pro Cycling Team), Koen Bouwman (Team Jumbo – Visma), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Mirco Maestri (Bardiani – CSF), Nans Peters, Thomas De Gendt (Lotto – Soudal) e Valerio Conti (UAE Team Emirates); la loro azione prende immediatamente piede con il vantaggio che sale a 7 minuti.

Sul Passo della Mendola è Bakelants ad allungare e a tentare la sortita in solitaria; il belga resta allo scoperto e scollina primo anche ad Elvas; la sua azione si esaurisce sul Terento. Nel gruppo Maglia Rosa si viaggia regolare.

A 14 km dall’arrivo parte Peters e la sua azione è irresistibile; nulla da fare per Chaves e compagnia perchè il ciclista francese aumenta metro dopo metro il suo vantaggio anche sull’ultima salita. Il gruppo affronta Anterselva con il forcing di Jan Hirt (Astana Pro Team) che fa andare fuori giri un confuso Miguel Angel Lopez che prima si stacca e poi rientra. A muoversi è Mikel Landa (Movistar Team) che in poche pedalate prende un buon margine stroncando la resistenza del buon Hugh Carthy; le facce di Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) e di Primoz Roglic non sono quelle dei giorni migliori e Richard Carapaz se ne accorge e segue immediatamente l’attacco di Lopez.

Nel frattempo Peters trionfa sulla pista di Biathlon di Anterselva rifilando 1’34” a Chaves e 1’51” a Formolo e Masnada. Landa guadagna 19″ sul gruppetto Nibali/Roglic mentre sono 9 i secondi guadagnati dalla Maglia Rosa.

 

Giro d’Italia (2.UWT)

Stage 17 >> Commezzadura – Anterselva (181 km) > Ordine Arrivo

Giro Arrivo

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Giro d’Italia (2.UWT), Stage 16: Giulio Ciccone vince a Ponte di Legno. Nibali e Carapaz guadagnano ancora su Roglic

Ciccone
Giulio Ciccone

Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) vince la sedicesima tappa del Giro d’Italia (2.UWT) battendo in volata sul traguardo di Ponte di Legno il compagno di fuga Jan Hirt (Astana Pro Team).

Super fuga di giornata composta da Davide Villella e Pello Bilbao (Astana Pro Team), Michael Schwarzmann (BORA – hansgrohe), Mikkel Honoré (Deceuninck – Quick Step), Chris Juul-Jensen e Mikel Nieve(Mitchelton – Scott) e Jai Hindley (Team Sunweb),  Fran Ventoso e Lukasz Owsian (CCC Team), Tanel Kangert, Nathan Brown e Joe Dombrowski (EF Education First Pro Cycling Team), Nicola Conci (Trek – Segafredo),  Damiano Caruso e Antonio Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Andrey Amador (Movistar Team), François Bidard (Ag2r La Mondiale), Mattia Cattaneo, Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Koen Bouwman (Team Jumbo – Visma), Olivier Le Gac (Groupama – FDJ), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates).

Ciccone fa il pieno di punti sul Passo della Presolana e sul Passo Cevo; il vantaggio dei fuggitivi è di circa 4’30” prima della scalata del Mortirolo che da subito fa grande selezione in testa al gruppo dove si forma un terzetto formato da lo stesso Ciccone, Hirt e Caruso. Nel gruppo in testa a “menare” c’è Domenico Pozzivivo che mette in difficoltà Primoz Roglic ma è l’attacco di Vincenzo Nibali a fare la differenza. Sulla sua ruota si riporta Hugh Carthy mentre Richard Carapaz è scortato da Hèctor Carretero e Mikel Landa che salgono con il loro passo.

Finito il lavoro di Carretero un immenso Landa riporta la Maglia Rosa su Nibali e Carty; davanti Ciccone scollina primo anche sul Mortirolo e insieme a Hirt si invola verso il traguardo. Roglic senza compagni di squadra si accoda al gruppetto di Simon Yates  e Bauke Mollema scollinando con un ritardo di 1’30”. Discesa difficilissima con fondo bagnato e tanto freddo che miete vittime come Miguel Angel Lopez autore della scalata più veloce del Mortirolo ma che a 2 km dell’arrivo deve alzare bandiera bianca.

In testa alla corsa dopo un po di scaramucce Ciccone e Hirt trovano l’accordo e si giocano la vittoria in volata con l’azzurro che torna alla vittoria al Giro che mancava dalla tappa di Sestola nell’edizione 2016; completa il podio di giornata un fantastico Fausto Masnada. Il gruppetto Nibali/Carapaz tira compatto con l’unico obiettivo di staccare il più possibile Roglic che sull’arrivo accuserà un ritardo di 1’12”.

In classifica generale Carapaz mantiene il vantaggio su Nibali di 1’47”, mentre Roglic scivola in terza posizione a 2’07 dall’ecuadoregno. Sale di una posizione Landa a 3’15 dal suo compagno di squadra e con il podio che si fa sempre più vicino.

 

Giro d’Italia (2.UWT)

Stage 16 >> Lovere – Ponte di Legno (194 km) > Ordine Arrivo

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Giro d’Italia (2.UWT), Stage 6: Vince Fausto Masnada. Valerio Conti in Rosa

Masnada

La tappa più lunga del Giro d’Italia (2.UWT), Cassino – San Giovanni Rotondo (238 km), è vinta da Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec) al termine di una lunghissima fuga; cambia anche la maglia rosa con Valerio Conti (UAE Team Emirates) che la sfila all’ex leader Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma).

Nelle prime fasi della corsa si susseguono scatti e contro scatti per provare la fuga, ma sono azioni sporadiche che non hanno successo. Il gruppo si spezza per va di una cauta che vede coinvolto Roglic, che riporta qualche escoriazione, e che vede attardarsi Mikel Landa (Movistar Team), Rafal Majka (BORA – hansgrohe), Simon Yates (Mitchelton – Scott) e Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin).

Il gruppo si ricompatta rapidamente e al 42esimo km parte la fuga di giornata composta da José Rojas (Movistar Team), Nans Peters (Ag2r La Mondiale), Pieter Serry (Deceuninck – Quick Step), Ruben Plaza (Israel Cycling Academy), Nicola Bagioli (Nippo – Fantini – Faizanè), Valerio Conti (UAE Team Emirates), Danilo Wyss (CCC Team), Andrey Amador (Movistar Team), Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Giovanni Carboni (Bardiani – CSF), Valentin Madouas (Groupama – FDJ), Sam Oomen (Team Sunweb), Amaro Antunes (CCC Team) e Nicola Conci (Trek – Segafredo); da subito sembra l’azione giusta con il gruppo che lascia fare ai fuggitivi con il vantaggio che cresce chilometro dopo chilometro e arriva a 6’25”.

La salita di Coppa Casarinelle decide la tappa con l’attacco di Masnada seguito da Conti; intesa perfetta tra i due con Masnada che vince la tappa e Conti va per la prima volta in carriera in Rosa.

Il gruppo Roglic arriva al traguardo con un ritardo di 7’19”.

 

Giro d’Italia (2.UWT)

Stage 6  >> Cassino – San Giovanni Rotondo (238 km) > Ordine Arrivo

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Giro dell’Appennino (1.1): Dominio Androni Giocattoli – Sidermec con Cattaneo e Masnada

Cattaneo Appennino
Mattia Cattaneo trionfa al Giro dell’Appennino

La gamba buona si era già vista all’ultimo Tour of The Alps, ma Mattia Cattaneo e Fausto Masnada confezionano la doppietta Androni Giocattoli – Sidermec nell’ottantesima edizione del Giro dell’Appennino (1.1).

Sul Passo Coppi si sganciano Juan Antonio Lopez-Cozar (Euskadi – Murias) e Pierpaolo Ficara (Amore&Vita-Prodir) seguiti da li a poco dall’azzurro Samuele Rivi; Ficara transiterà per primo sul GPM. Il portacolori dell’Amore&Vita si ripeterà anche sulla Castagnola.

Il gruppo inizia chilometro dopo chilometro a dimezzare il gap e sul Passo della Bocchetta la corsa esplode con Ficara e Lopez che vengono raggiunti e superati da Cattaneo, Masnada e Simone Ravanelli (Biesse – Carrera); dietro di loro si muovono Mikel Bizkarra  e Marco Canola (Nippo – Vini Fantini – Faizanè); tuttavia solo Bizkarra riesce a rientrare sulla testa della corsa poichè il portacolori della Nippo è vittima di una foratura che lo taglia dal contendersi la vittoria finale. Sia sulla salita di Franconalto che sul Passo dei Giovi la situazione in testa alla corsa non cambia con il quartetto che mantiene un margine d sicurezza sul plotone.

A quattro km dall’arrivo si muove Cattaneo che fiuta il momento giusto e taglia da solo la linea del traguardo; Masnada completa l’opera aggiudicandosi la volata del gruppetto davanti a Ravanelli e Bizkarra.

 

Giro dell’Appennino (1.1)

One Day Race >> Novi Ligure – Genova (198,7 km) > Ordine Arrivo

Appennino Arrivo

Tour of The Alps (2.HC), Stage 2: ancora Team Sky sugli scudi con la prima vittoria in carriera per Pavel Sivakov

Pavel Sivakov
Pavel Sivakov

Seconda tappa del Tour of The Alps (2.HC), 178,7 km da Reith im Alpbachtal a Schenna, e seconda vittoria per il Team Sky per mano del giovane russo Pavel Sivakov che strappa la maglia da leader al compagni di squadra Tao Geoghegan Hart.

Fuga di giornata composta da Giovanni ViscontiEdoardo Zardini(Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), Juan Josè Amador (Manzana Postobon), Dario Ruben Acosta (Nippo -Vini Fantini – Faizanè), Sergio Samitier (Euskadi – Murias) e Filippo Rocchetti (Team Colpack). All’inizio della salita del Passo Monte Giovo i fuggitivi hanno un vantaggio di circa 3 minuti; ci prova Samitier seguito da Zardini e Acosta mentre Visconti segue a 50 metri con il suo passo. Il tre volte Campione d’Italia  è vicinissimo al rientro ma lo spagnolo dell’Euskadi aumenta il ritmo e resta solo con Zardini; i due si giocano lo sprint del GPM con Samitier che scollina per primo. Il gruppo principale tirato dalla Bahrain – Merida Pro Cycling Team riduce il gap e passa al GPM con un ritardo inferiore al minuto.

In discesa da dietro ci provano in tanti e anche Vincenzo Nibali tenta l’allungo ma per il siciliano la situazione diventa difficile perchè su trova nella morsa dell’Astana Pro Team e Team Sky. Gli ultimi 5 km sono in leggera salita e arriva l’attacco di Sivakov seguito da Jan Hirt e dal duo dell’Androni Giocattoli – Sidermec Fausto Masnada e Mattia Cattaneo che però ben presto perdono le ruote. Ultimo km con Sivakov che resta sempre davanti e lancia la volata decisiva andando a prendersi tappa e maglia.

 

Tour of The Alps (2.HC)

Stage 2 >>  Reith im Alpbachtal – Schenna (178,7 km) > Ordine Arrivo

Alps Arrivo

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Alps Generale

GP Industria & Artigianato: Matej Mohoric fa il vuoto in discesa. Ottimo secondo posto per Marco Canola.

Matej Mohoric

Il GP Industria & Artigianato (1.HC), edizione 2018, se lo aggiudica il 23enne sloveno Matej Mohoric (Bahrain Merida Pro Cycling Team) mettendo a frutto il buon momento di forma palesato alle Strade Bianche con l’undicesimo posto finale.

Pronti e via parte la fuga di giornata con Marco Mathis (Team Katusha – Alpecin), Alberto Amici (Biesse Carrera), Ilia Koshevoy (Wilier Triestina – Selle Italia), Dries De Bondt (Veranda’s Willems – Crelan), Lèo Vincent (Groupama – FDJ), Dario Puggioni (Sangemini – MG.KVis) e Filippo Zana (Trevigiani – Phonix).

Il gruppo tirato da Mitchelton – Scott e Bora – Hansgrohe tiene a debita distanza la fuga fino al penultimo passaggio sul San Baronto, momento in cui il plotone riprende i fuggitivi e Cesare Benedetti parte in contropiede; sull’azzurro rientrano in discesa il ciclista di “casa” Giovanni Visconti e Davide Ballerini (Androni – Sidermec – Bottecchia).

Il trio in testa passa sul traguardo e inizia l’ultima ascesa sul San Baronto con un vantaggio residuo; sulle prime rampe il gruppo da dietro rientra e si spezza in più tronconi anche grazie ai tentativi di Rafal Majka, Ivan Santaromita (Nippo Vini Fantini – Europa Ovini), Daryl Impey, Daniel Felipe Martinez (Team EF Education First – Drapac p/b Cannondale) e Fausto Masnada; allo scollinamento parte come una scheggia Mohoric che in discesa fa il vuoto.

Il ciclista sloveno rischia proprio sotto il triangolo rosso dell’ultimo km con Marco Canola che riesce quasi a rientrare; il tentativo del ciclista #orangeblue va quasi a buon fine ma a quel punto lo sforzo per rientrare si fa sentire sulle gambe non potendo più rientare sul giovane sloveno.

Per Mohoric si tratta della quarta vittoria in carriera.

 

GP Industria & Artigianato (1.HC)

One Day Race >> Larciano – Larciano (199,2 km) > Ordine Arrivo

GP Industria Artigianato.jpg

 

Trofeo Laigueglia: stoccata vincente di Moreno Moser

Moreno Moser
Moreno Moser (ph. Lega Ciclismo)

Moreno Moser (Nazionale Italiana) si aggiudica la 55esima edizione del Trofeo Laigueglia (1.HC), concedendo il bis alla nazionale di Davide Cassani e Marino Amadori dopo la vittoria dello scorso anno in maglia azzurra di Fabio Felline.

Primi chilometri con un passo molto tranquillo fino all’attacco di Julien El Fares (Delko Marseille Provence KTM), Francesco Bettini (D’Amico Utensilnord) e Audun Brekke Fløtten (Team Virtu Cycling); dopo il GPM di Cima Paravenna il vantaggio del terzetto in testa super di poco gli 8 minuti.

In gruppo si muove l’Ag2R La Mondiale nel tentativo di iniziare a chiudere su El Fares che nel frattempo si libera della compagnia dei due compagni di fuga; il forcing dei francesi spezza il gruppo. Partono al contrattacco Clement Chevrier, Silvan Dillier, Hubert Dupont, Quentin Juaregui, Mickael Cherel (Ag2R La Mondiale), Mattia Cattaneo, Marco Frapporti, Francesco Gavazzi, Fausto Masnada, Davide Ballerini (Androni – Sidermec – Bottecchia), Calvin Watson (Aqua Blue Sport) e Davide Gaburro (Amore&Vita – Prodir) che rapidamente riprendono El Fares e si portano in testa alla corsa.

A 50 km dall’arrivo, su Colla Micheri, parte Moreno Moser che riprende il gruppo di testa; dietro è pura bagarre con attacchi e contrattacchi che vedono protagonisti Romain Combaud, Mauro Finetto, Roland Thalmann (Team Vorarlberg Santic), Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Matteo Busato (Wilier Triestina – Selle Italia), Nicola Bagioli (Nippo Vini Fantini – Europa Ovini), Gianluca Brambilla (Nazionale Italiana), Paolo Totò (Sangemini – MG.Kvis) e Kasper Asgreen (Team Virtu Cycling).

Ultimo passaggio su Colla Micheri e nuovo forcing della Ag2R La Mondiale ma l’attacco buono è quello di Moser che saluta i compagni di avventura; ritorno alla vittoria dal 2015 nell’ottava tappa del Tour of Austria. Per Moreno si tratta della seconda vittoria a Laigueglia.

Lo sprint dei battuti se l’aggiudica Totò davanti a Busato.

55th Trofeo Laigueglia (1.HC)

One Day Race >> Laigueglia – Laigueglia (203,7 km) > Ordine Arrivo

Trofeo Laigueglia