Giro dell’Emilia (1.HC): Il San Luca sorride ancora a Primoz Roglic!!!

Primoz Roglic
Primoz Roglic

Sul San Luca Primoz Roglic (Team – Jumbo Visma) aveva vinto la prima tappa del Giro d’Italia di quest’anno ma il vincitore de La Vuelta concede il bis al Giro dell’Emilia (1.HC) che una bellissima azione che non lascia scampo ai suoi avversari.

Fuga a tre composta da Jacopo Mosca (Trek – Segafredo), Davide Ballerini (Astana Pro Team) e Umberto Orsini (Bardiani – CSF); il gruppo lascia fare e il vantaggio dei fuggitivi ai meno 40 km dall’arrivo è di poco inferiore ai 5 minuti. Mosca ben presto resta da solo mentre il plotone è tirato da Diego Rosa (Team Ineos) prima degli attacchi di Alejandro Valverde (Movistar Team) che segue l’azione di Sepp Kuss.

Dopo lo scollinamento è la volta di Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Sepp KussGeorge BennettTsgabu Grmay (Mitchelton – Scott), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Hugh Carthy (EF Education First Pro Cycling Team). La terza scalata del San Luca è fatale per Mosca che crolla facendosi riprendere da Ciccone e Pierre Latour (Ag2R La Mondiale); sulla coppia di testa si riportano Edoardo Zardini (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM) e Antwan Tolhoek.

Gruppo sempre tirato dalla Ineos fino allo scatto di Jakob Fuglsang che miete vittime del calibro di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida Pro Cycling Team). In discesa ci riprova Valverde ma il gruppo non gli lascia spazio.

Ultima e decisiva scalata del San Luca con l’attacco di Gianluca Brambilla seguito da Sergio Higuita, Esteban Chaves e Diego Ulissi che guadagnano qualcosina sulla testa del gruppo fino all’azione di Roglic che subito dopo la Curva delle Orfanelle prima segue Michael Woods e poi lo lascia la sua azione che stronca la resistenza di Egan Bernal.

Roglic vince il Giro dell’Emilia mettendo a segno la vittoria #34 della sua carriera. Secondo e terzo posto per la coppia EF Woods – Higuita.

 

Giro dell’Emilia (1.HC)

One Day Race >> Bologna Fiere – San Luca (207,4 km) > Ordine Arrivo

Giro Emilia

Vuelta Espana (2.UWT), Stage 5: Impresa di Angel Madrazo sul Javalambre. Miguel Angel Lopez torna a vestire la Roja

Angel Madrazo

Impresa in casa Burgos – BH che nella quinta tappa della Vuelta Espana (2.UWT) con arrivo sul Javalambre piazza la doppietta grazie ad Angel Madrazo e Jetse Bol; terzo di tappa Josè Herrada (Cofidis, Solutions Credits).

Dopo dieci km dalla partenza i tre vanno in avanscoperta con il gruppo che lascia fare con un vantaggio massimo che arriva fino a 10′. A 45 km dall’arrivo Madrazo dà i primi segnali di cedimento grazie anche al buon stato di forma di Herrada che tiene alto il ritmo. Il ciclista spagnolo riesce a superare questo momento difficile e rientra su i due compagni di fuga.

Inizia la salita finale con Madrazo che si stacca uovamente per poi rientare immediatamente e addirittura attaccare ai meno 6 km dall’arrivo; il gruppo è tirato e scremato da Hugh Carthy (EF Education First Pro Cycling Team) quando arriva una doppia accelerazione di Alejandro Valverde (Movistar Team) seguito solo da Primoz Roglic e Sepp Kuss (Team Jumbo – Visma), Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates); Nicolas Roche (Team Sunweb) si stacca insieme a Nairo Quintana, Fabio Aru, Esteban Chaves (Mitchelton – Scott) e Rigoberto Uran.

Madrazo nel frattempo stacca Bol e Herrada mettendo a segno la vittoria più importante della sua carriera. Lopez dietro riesce a staccare Valverde e Roglic guadagnando sui due 12″; il colombiano torna così a vestire la Maglia Roja. Davide Formolo (BORA – hansgrohe) è il primo degli azzurri al traguardo con un ritardo da Madrazo di 2’32”, a 2’59” transita Aru.

 

Vuelta Espana (2.UWT)

Stage 5 >> L’Eliana – Observatorio Astrofisico de Javalambre (170,7 km) > Ordine Arrivo

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Classifica Generale

Vuelta Generale

Vuelta Espana (2.UWT), Stage 4: Fabio Jakobsen vince al fotofinish sul traguardo di El Puig. Ritiro per Steven Kruijswijk!

Fabio Jakobsen

Il velocista della Deceuninck – Quick Step e Campione d’Olanda Fabio Jakobsen vince la quarta tappe della Vuelta Espana (2.UWT) battendo al fotofinish sul traguardo di El Puig Sam Bennett (BORA – hangrohe) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) che usufruisce del declassamento di Juan Sebastian Molano e Max Walscheid (Team Sunweb).

Ad inizio tappa ci provano con successo Jelle Wallays (Lotto – Soudal) e Jorge Cubero (Burgos – BH) che guadagnano subito terreno sul gruppo fino ad arrivare un vantaggio massimo di 6’35”. Dopo 50 km di corsa arriva il ritiro del gregario più importante di Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) l’olandese Steven Kruijswijk che alza bandiera bianca a causa del dolore al ginocchio. Caduta in gruppo anche per Rigoberto Uran (EF Education First Pro Cycling Team) che comunque dopo un breve inseguimento riesce a rientrare senza problemi.

Le squadre dei velocisti iniziano a lavorare e il gap dei fuggitivi scende notevolmente; sull’ultima salita di giornata Puerto del Oronet il Movistar Team prende decisamente la situazione in mano tanto da creare selezione in gruppo; i velocisti pagano le conseguenze ma piano piano rientrano anche perchè l’azione della squadra spagnola si placa chilometro dopo chilometro.

In testa resta solo Wallays poichè lo sfortunatissimo Cubero ha un problema meccanico con la sua bicicletta; il ciclista belga tenta da solo a resistere al rientro del gruppo che inesorabilmente chiude la fuga a 20 km dall’arrivo. Per una questione di centrimetri è Jakobsen a festeggiare al traguardo su Bennett che comunque tiene ben stretta la maglia verde della classifica a punti.

Nicolas Roche mantiene la leadership della corsa.

 

Vuelta Espana (2.UWT)

Stage 4 >> Cullera – El Puig (175,5 km) > Ordine Arrivo

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Vuelta Generale

Vuelta Espana (2.UWT), Stage 3: Volata vincente di Sam Bennett

Sam Bennett

Prima volata di gruppo e vittoria del campione irlandese Sam Bennett (BORA – hansgrohe) che ad Alicante, arrivo della terza tappa della Vuelta Espana (2.UWT), coglie la dodicesima vittoria stagionale.

Tre uomini compongono la fuga di giornata Angel MadrazoDiego Rubio (Burgos – BH)Hector Saez (Euskadi – Murias) che accumulano un vantaggio massimo di 6 minuti, ma il gruppo tirato da Deceuninck – Quick Step e BORA – hansgrohe inizia a limitare il gap. In salita a fare la differenza è prima Thomas De Gendt (Lotto – Soudal) e poi Ruben Guerreiro (Trek – Segafredo) che con la loro azione annullano la fuga.

Bagarre anche per il traguardo volante di Bussot che vede transitare nelle prime tre posizioni Sergio Higuita (EF Education First Pro Cycling Team), Martijn Tusveld (Team Sunweb) e Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma).

Si arriva rapidamente allo sprint di Alicante con Bennett che non lascia scampo a Edward Theuns e a Luka Mezgec (Mitchelton – Scott).

Nicholas Roche mantiene la Roja.

 

Vuelta Espana (2.UWT)

Stage 3 >> Ibi. Ciudad del Juguete – Alicante (188km) > Ordine Arrivo

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EuroEyes Cyclassics Hamburg (1.UWT): Hamburg – Hamburg ⭐

L‘EuroEyes Cyclassics Hamburg (1.UWT) è un appuntamento fisso del calendario Uci World Tour di fine Agosto; la corsa tedesca, che nel 1988 fu inserita nella Coppa del Mondo di Ciclismo al posto della Rochester International Classic, sorride ai colori azzurri. L’Italia detiene il maggior numero di vittorie della corsa, otto, con il bis di Elia Viviani nelle edizioni 2017 e 2018.

223,6 km in programma con partenza e arrivo ad Amburgo con una seconda parte di corsa più nervosa con i quattro passaggi sul Waseberg 700 metri al 9,7% di pendenza media.

I FAVORITI

Elia Viviani (Deceuninck – Quic Step) si presenta in Germania fresco di maglia da Campione Europeo e con velleità di piazzare uno storico tris; Caleb Ewan (Lotto – Soudal), Dylan Groenewegen (Team Jumbo – Visma) e Pascal Ackermann (BORA – hansgrohe) sono gli avversari più accreditati per mettere i bastoni tra le ruote del veneto. Presenti Oliver Naesen (Ag2R La Mondiale) che esce da un buonissimo Binck Banck Tour, il nostro Giacomo Nizzolo (Team Dimension Data) che con la corsa tedesca ha un feeling particolare con tre podi consecutivi dal 2014 al 2016 non può essere sottovalutato come lo stesso Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), vincitore dell’edizione 2014. Rientro alle corse per Peter Sagan che si metterà a disposizione di Ackermann e magari trovare lo spunto giusto, spunto che cercheranno di piazzare Sonny Colbrelli (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Sacha Modolo (EF Education First Pro Cycling Team), Matteo Trentin (Mitchelton – Scott) e il vincitore dell’edizione 2015 André Greipel (Team Arkéa – Samsic)

Materiale Tecnico

Tour de France (2.UWT), Stage 19: una violenta grandinata e una frana stravolgono il Tour. Tappa neutralizzata sull’Iseran. Egan Bernal nuova Maglia Gialla

Frana

Se il ritiro ad inizio tappa di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) sembrava essere il colpo di scena della diciannovesima tappa del Tour de France (2.UWT), arriva il maltempo con una violenta grandinata e una frana a fermare la tappa odierna con arrivo a Tignes.

Ad inizio tappa molto attivo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) che tenta insieme a Dan Martin (UAE Team Emirates) di portare via un gruppo per la fuga di giornata; ai due si aggiungono Pello Bilbao (Astana Pro Team) e Jesus Herrada (Cofidis, Solutions Credits). Qui arriva il primo colpo di scena con Pinot che si affianca prima all’auto del medico di corsa, si stacca e successivamente si ritira dalla corsa di casa.

Davanti si forma un gruppo di 30 elementi: Dylan Van Baarle (Team Ineos), Patrick Konrad (BORA – hansgrohe), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale), Damiano Caruso (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Alejandro Valverde, Andrey Amador, Marc Soler (Movistar Team), Gorka Izagirre, Alexey Lutsenko, Magnus Cort Nielsen (Astana Pro Team), Laurens De Plus (Team Jumbo – Visma), Rigoberto Uran, Alberto Bettiol, Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Fabio Aru (UAE Team Emirates), Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Michael Matthews (Team Sunweb), Thomas De Gendt (Lotto –  Soudal), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data), Warren Barguil ed Elie Gesbert (Arkéa – Samsic).

Caruso, con l’aiuto di Nibali, scollina per primo sul Monteè d’Assois e sul Col de la Madeleine accorciando le distanze dal leader della Maglia a Pois Romain Bardet. I due azzurri tirano il gruppo dei fuggitivi creando una buona selezione ma appena si sale verso l’Iseran il gruppo cambia ritmo. Il primo a scattare è Geraint Thomas ma subito a piazzare lo scatto decisivo è Egan Bernal che stacca tutti compresa la maglia gialla Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e scollina sull’Iseran con un vantaggio di 52″ su Laurens De PlusSteven Kruijswijk, ThomasEmanuel Buchmann e Mikel Landa. Alaphilippe transita con un ritardo di 2’07”.

In discesa ASO, prende atto delle cattive condizioni del tempo e una frana rendono la strada dopo l’Iseran impraticabile, neutralizza la tappa in cima al GPM.

Bernal è la nuova maglia gialla.

 

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Tour Generale

Tour de France (2.UWT), Stage 17: A Gap vince Matteo Trentin

Trentin

Il Campione Europeo in carica Matteo Trentin (Mitchelton – Scott) vince la diciassettesima tappa del Tour de France (2.UWT), 200 km con partenza da Pont du Gard e arrivo a Gap.

La frazione di Gap è l’ultima occasione per i fuggitivi in questo Tour e subito dopo la partenza ci prova subito Thomas De Gendt (Lotto – Soudal). Gli attacchi si susseguono fino a quando si crea un gruppo di 34 elementi: Daniel Oss, Lukas Pöstlberger (BORA – Hansgrohe), Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step), Alexis Gougeard (Ag2r La Mondiale), Dylan Teuns (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Nelson Oliveira (Movistar Team), Omar Fraile, Gorka Izagirre, Magnus Cort Nielsen (Astana Pro Team), Simon Clarke, Tom Scully (EF Education First Pro Cycling Team), Chris Juul-Jensen, Matteo Trentin (Mitchelton – Scott), Greg Van Avermaet, Michael Schär (CCC Team), Sven Eryk Bystrom, Rui Costa, Sergio Henao, Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates), Bauke Mollema, Thomas Skujins, Jasper Stuyven (Trek – Segafredo), Nicholas Roche (Team Sunweb), Natnael Berhane, Jesús Herrada, Anthony Pérez, Pierre-Luc Périchon (Cofidis, Solutions Credits), Thomas de Gendt, Jens Keukeleire (Lotto – Soudal), Nils Politt (Team Katusha – Alpecin), Xandro Meurisse, Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert), Edvald Boasson Hagen, Ben King (Team Dimension Data).

Il gruppo con le Alpi alle porte dà il via libera ai fuggitivi che a 30 km dal traguardo ha un ritardo di ben 18′. Sul Col de la Sentinelle si muove Trentin e nessuno riesce a rispondere al suo attacco. L’azzurro gestisce il vantaggio in discesa verso Gap dove festeggia la sua terza vittoria al Tour; completano il podio di giornata Asgreen e Van Avermaet.

Julian Alaphilippe resta in giallo.

 

Tour de France (2.UWT)

Stage 17 >> Pont du Gard – Gap (200 km) > Ordine Arrivo

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Tour de France (2.UWT), Stage 15: Bis di Simon Yates a Foix Prat d’Albis. Mikel Landa attacca, Thibaut Pinot irresistibile. Julian Alaphilippe si stacca ma resta in Giallo.

Simon Yates

La quindicesima tappa del Tour de France (2.UWT) la ricorderemo per molto tempo; 185 i km con partenza da Limoux e arrivo a Foix Prat d’Albis.

In apertura di frazione tantissimi movimenti per trovare la fuga giusta e una prima ora di corsa da pazzi a 52 km/h di media. Finalmente il gruppo dà il via libera a 28 uomini: Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe), Romain Bardet, Tony Gallopin (Ag2r La Mondiale), Vincenzo Nibali, Jan Tratnik (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Rudy Molard, Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Nairo Quintana, Andrey Amador, Marc Soler (Team Movistar), Pello Bilbao, Omar Fraile, Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Simon Geschke (CCC Team), Dan Martin (UAE Team Emirates), Julien Bernard, Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Lennard Kämna, Nicholas Roche (Team Sunweb), Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Credits), Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data) e Amäel Moinard (Arkéa – Samsic).

Sul primo GPM di giornata il Col de Montségur ci prova Nibali ma è Woods che lo precede allo scollinamento; il gruppo tirato dalla Deceuninck – Quick Step procede con un ritardo poco superiore ai 5 minuti.

Landa

Sul Port de Lers si inizia a fare sul serio tra i fuggitivi con Simon Yates molto attivo che mette in seria difficoltà Nibali costretto ad alzare bandiera bianca; si stacca anche Quintana che comunque riesce a rientrare successivamente sul britannico mentre il gruppo dei migliori inizia a perdere pezzi tra cui Enric Mas che non tiene il ritmo imposto da un grandissimo Elia Viviani. Sul Col de Péguère è Simon Geschke a muoversi prendendo subito una trentina di secondo su Yates e compagnia; dal gruppo il si muove Mikel Landa seguito in prima battuta dal Jakob Fuglsang che poco dopo è costretto a rialzarsi. L’azione di Landa è come sempre molto bella da vedere e anche molto efficace; sulla sua strada incontrerà Amador e Soler che daranno una grossa mano d’aiuto. Per Landa KOM del Cole de Péguère con una VAM di 1880 e 10″ in meno sul record precedente di scalata firmato Chris Froome. Allo scollinamento Yates riprende Geschke mentre Landa ha un vantaggio di 32″ sul gruppo dei big.

PinotUltima salita che porta a Foix Part d’Albis con Yates scatenato che si libera di Geschke e Landa che riprende ad uno ad uno tutti i fuggitivi tra cui Quintana il quale non da nessuna collaborazione al compagno di squadra. A sei km dall’arrivo David Gaudu termina il suo ed entra in azione Thibaut Pinot sul quale si riportano Egan Bernal, Emmanuel Buchmann e Julian Alaphilippe, ma l’azione di “Tibò” è straripante e per la prima volta Alaphilippe si stacca prima dal connazionale e poi dal gruppetto di Geraint Thomas e Alejandro Valverde.

AlaphilippeNel frattempo Yates firma la seconda vittoria in questo Tour e alle sue spalle arrivano a 33″ Pinot e Landa, a 51″ Bernal e Buchmann, ad 1’03” l’impressionante Lennard Kamna, a 1’22 Thomas con Valverde e Steven Kruijswijk mentre Alaphilippe arriva al traguardo dopo 1’40”.

Classifica generale che vede “LouLou” sempre in testa ma il suo vantaggio nei confronti dei suoi più immediati inseguitori inizia a diminuire con Pinot che si porta a 1’50”.

 

Tour de France (2.UWT)

Stage 15 >> Limoux – Foix Prat d’Albis (185 km) > Ordine Arrivo

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Tour de France (2.UWT), Stage 10: Wout Van Aert beffa Elia Viviani sull’arrivo di Albi. Il vento gioca un brutto scherzo a Pinot, Uran, Porte e Fuglsang

van aert

La decima tappa del Tour de France (2.UWT) segna la prima vittoria di Wout Van Aert (Team Jumbo – Visma) alla sua prima partecipazione alla corse a tappe più importante del circuito World Tour.

La fuga di giornata è composta da Anthony Turgis (Total Direct Énergie), Tony Gallopin (Ag2R La Mondiale), Natnael Berhane (Cofidis, Solutions Credits), Odd Christian Eiking (Wanty – Groupe Gobert) e Mads Wurtz Schmidt (Team Katusha – Alpecin); in secondo momento si accoda ai fuggitivi Michael Schar (CCC Team). Il loro vantaggio massimo non sale mai sopra i 2’30” con la Deceuninck – Quick Step che controlla agevolmente la situazione. Ai meno 70 km dall’arrivo svolta improvvisa della tappa si mettono a tirare la EF Education First Pro Cycling Team, il Team Jumbo – Visma e il Team Ineos che mettono alla frusta il gruppo frazionandolo e facendo staccare una quarantina di unità, ma a 35 km dall’arrivo si creano i presupposti per dei ventagli con Julian Alaphilippe ed Elia Viviani che si adoperano in prima persona.

A farne le spese sono Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Rigoberto Uran, Jakob Fuglsang (Astana Pro Team), Richie Porte e Giulio Ciccone (Trek – Segafredo); sfortunato Mikel Landa (Movistar Team) che a causa di una caduta provocata da Warren Barguil (Arkèa – Samsic) si ritrova nel terzo gruppo degli attardati.

A pochi chilometri dall’arrivo è il Team Sunweb che cerca di portare nella migliore posizione possibile Michael Matthews, ma la volata è una storia a due tra Van Aert e Viviani con il belga che ha la meglio solo al fotofinish; terzo Caleb Ewan (Lotto – Soudal).

Il gruppo Pinot arriva con un ritardo di 1’40 mentre Landa, più dietro, limita i danni con 2 minuti.

 

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Stage 10 >> Saint Flour – Albi (217,5 km) > Ordine Arrivo

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Tour de France (2.UWT), Stage 5: Peter Sagan trionfa a Colmar

sagan

Una vittoria, la più importante della stagione, cercata e voluta quella di Peter Sagan (BORA – hansgrohe) che domina sull’arrivo di Colmar sede d’arrivo della quinta tappa del Tour de France (2.UWT).

Tappa che presenta 4 GPM che ingolosisce molto il leader della Maglia a Pois Tim Wellens (Lotto – Soudal) che centra la fuga giusta insieme a Simon Clarke (EF Education First Pro Cycling Team), Toms Skujins (Trek – Segafredo) e  Mads Wurtz Schmidt (Team Katusha – Alpecin). Il gruppo tirato dalla BORA e Team Sunweb non lascia troppo spazio ai fuggitivi che non superano mai i 2’30” di vantaggio. Wellens scollina in testa sulla Côte de Grendelbruch, sulla Côte de Haut -Koeninsbourg mentre sul Col des Trois Epis è Skujins che prende in mano la situazione staccando i compagni di fuga.

Il gruppo sull’Epis accelera notevolmente mettendo KO Elia Viviani (Deceuninck – Quick Step), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) e Dylan Groenewegen (Team Jumbo – Visma). Sulla successiva salita, Côte des Cinq Chateaux forcing della Sunweb che annulla l’azione dei fuggitivi preparando la possibile volata al proprio capitano Michael Matthews. Ai meno 5 parte Alberto Rui Costa ma per il portoghese i sogni di gloria si spengono a ridosso degli ultimi 1000 metri.

Volata lanciata con Peter Sagan che di potenza che batte nettamente Wout Van Aert e Matteo Trentin (Mitchelton – Scott).

Julian Alaphilippe difende senza problemi la Maglia Gialla.

 

Tour de France (2.UWT)

Stage 5 >> Saint Diè des Vosges – Colmar (175,5 km) > Ordine Arrivo

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