Giro d’Italia 🇮🇹 (2.UWT), Stage 4: Arnaud Démare beffa al fotofinish Peter Sagan. Geraint Thoma s saluta il Giro

Arnaud Démare (Photo: Peppe Ortale)

Arnaud Démare 🇫🇷 (Groupama – FDJ) vince la quarta tappa del Giro d’Italia 🇮🇹 (2.UWT) battendo in volata, al fotofinish, Peter Sagan 🇸🇰 (BORA – hansgrohe); sul gradino più basso del podio si piazza Davide Ballerini 🇮🇹 (Deceuninck – Quick Step).

La frazione inizia con la notizia del ritiro di Geraint Thomas 🇬🇧 (INEOS Grenadiers) che ieri ha accusato 12 minuti di ritardo a Piano Provenzana, ma stamattina i controlli hanno evidenziato la frattura del bacino.

La fuga di giornata, che si forma subito dopo il chilometro zero, è composta da Kamil Gradek 🇵🇱 (CCC Team), Simon Pellaud 🇨🇭 (Androni Giocattoli – Sidermec) e Marco Frapporti 🇮🇹 (Vini Zabù – Brado – KTM).

Si arriva ai piedi di Portella Mandrazzi, unica salita in programma di giornata, con i tre in fuga che hanno un vantaggio superiore ai 4 minuti; il gruppo è tirato dalla Bora che mantiene un ritmo elevato che fa staccare Fernando Gaviria 🇨🇴 (UAE Team Emirates), Josè Alvaro Hodeg e il nostro Elia Viviani 🇮🇹 (Cofidis Solutions Credits).

Fortunatamente l’ex campione europeo riesce in discesa a rientrare in gruppo, cosa che non riesce alla coppia di velocisti colombiani.

Bagarre nel gruppo della maglia rosa con Joao Almeida 🇵🇹 che non si risparmia e transita secondo al traguardo bonus di Barcellona Pozzo di Gotto proprio davanti a Jonathan Caicedo 🇪🇨 (EF Pro Cycling).

Ripreso Pellaud, il gruppo si avvia a grande velocità verso il traguardo di Villafranca Tirrena con Miles Scotson 🇦🇺 che tenta di anticipare i velocisti; la Bora chiude nuovamente e lancia Sagan che ad un passo dalla vittoria deve cedere per pochissimo a Démare.

Tirreno – Adritico 🇮🇹 (2.UWT), Stage 7: Mathieu Van der Poel beffa Matteo Fabbro sull’arrivo di Loreto.

(Photo: LaPresse)

“Cercavo la vittoria fin dal primo giorno”!!!. Con queste parole Mathieu Van der Poel 🇳🇱 (Alpecin – Fenix) si presenta davanti ai giornalisti dopo la vittoria nella settima tappa della Tirreno – Adriatico 🇮🇹 (2.UWT).

La giornata si apre con Lukasz Wisniowski 🇵🇱 (CCC Team) che si ritira per dei sospetti sintomi di Covid – 19 confermati dopo il tampone stamattina. Con lui si ritira il suo compagno di stanza Szymon Sajnok 🇵🇱 come prevede il protocollo sanitario.

La fuga di giornata è formata dal campione olandese in compagnia di Silvan Dillier 🇨🇭 (Ag2r La Mondiale), il compagno di squadra Dries De Bondt 🇧🇪 (Alpecin – Fenix), Alessandro Tonelli 🇮🇹 (Bardiani CSF – Faizanè), Davide Ballerini 🇮🇹 (Deceuninck – Quick Step), Ruben Guerreiro 🇵🇹 (EF Pro Cycling), Sergio Samitier 🇪🇸 (Movistar Team), Martjin Tusveld 🇳🇱 (Team Sunweb), Matteo Fabbro 🇮🇹 (BORA – hansgrohe), William Barta 🇺🇸 (CCC Team), Julien Vermote 🇫🇷 (Cofidis Solutions Credit), Victor Campenaerts 🇧🇪 (NTT Pro Cycling), Julien Bernard 🇫🇷 (Trek – Segafredo) e Giovanni Visconti 🇮🇹 (Vini Zabù – KTM).

Il gruppo in un primo tempo lascia fare ma successivamente accelera e davanti ci pensa Guerreiro a svegliare gli attaccanti.

Van der Poel, Fabbro, Visconti, Samitier, Tusveld, Vermote e Bernerd seguono l’azione del portoghese.

Sul penultimo passaggio da Loreto ci prova Fabbro che riesce a prendere un vantaggio di circa 30″.

L’azione dell’azzurro si frena sul tratto in pianura mentre dietro Van der Poel e compagnia iniziano a recuperare con il gruppo dei migliori in forte recupero.

A meno 400 metri dall’arrivo MVDP piazza l’attacco decisivo e va a vincere la tappa. Il gruppo della maglia azzurra Simon Yates 🇬🇧 (Mitchelton – Scott) è regolato da Alex Aranburu 🇪🇸 (Astana Pro Team).

Tour de Pologne 🇵🇱 (2.UWT), Stage 2: Mads Pedersen 🇩🇰 batte i velocisti e si regala la prima vittoria in maglia iridata.

Finalmente Mads Pedersen 🇩🇰 (Trek – Segafredo)!!! Il campione del mondo in carica vince la seconda tappa del Tour de Pologne 🇵🇱 battendo in volata Pascal Ackermann 🇩🇪 (BORA -hansgrohe) e Davide Ballerini 🇮🇹 (Deceuninck – Quick Step).

Maciej Paterski 🇵🇱 (Polonia) e Julius Van den Berg 🇳🇱 (EF Pro Cycling) sono gli unici che tentano l’azione da lontano; fuga abbastanza gestibile da gruppo che lascia loro un vantaggio che sfiora i sette minuti. La situazione cambia drasticamente ai meno 30 dall’arrivo con il gruppo che alza il ritmo e inesorabilmente il vantaggio dei due fuggitivi crolla fino al ricongiungimento.

Sprint lanciato dal gruppo con Pedersen che esce di prepotenza a centro strada e va a cogliere la prima vittoria in maglia iridata. Per il danese anche la maglia da leader della corsa polacca.

Le Samyn 🇧🇪 (1.1), One Day Race: Vittoria per Hugo Hofstetter. Giacomo Nizzolo si piazza sesto.

Hugo Hofstetter

La 52esima edizione de Le Samyn 🇧🇪 (1.1) si decide in una volata ristretta ad appannaggio di Hugo Hofstetter 🇫🇷 (Israel Start Up Nation), che sulla linea d’arrivo ha la meglio su Aimé De Gendt 🇧🇪 (Circus – Wanty Gobert), nuovamente secondo, e David Dekker 🇳🇱 (SEG Racing Academy).

Corsa belga come la solito molto movimentata con i tratti in pavè che ad ogni passaggio riducono il numero di ciclisti all’interno del plotone. Una foratura mette fuori causa Niki Terpstra (Team Total Direct Energie) mentre il nostro Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step) mette in mostra una buona condizione.

La corsa si decide all’ultima tornata del circuito finale; in testa al gruppo troviamo Tim Declercq e Florian Sénéchal (Deceuninck – Quick Step), Alex Kirsch (Trek – Segafredo), Clément Venturini (Ag2R La Mondiale), Bryan Coquard (B&B Hotels – Vital Concept), Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling), David Dekker (SEG Racing Academy), Lionel Taminiaux (Bingoal – Wallonie Bruxelles), Hugo Hofstetter (Israel Start Up Nation), Dries Van Gestel (Team Total Direct Energie), Aimé De Gendt (Circus – Wanty Gobert) e Gianni Vermeersch (Alpecin – Fenix).

A 3,5 km dall’arrivo prova l’azione Sénéchal ma Nizzolo e De Gendt sono abilissimi a stare sulle sue ruote; i tre prendono un pò di margine ma il gruppo rientra a ridosso degli ultimi 1000 metri.

In volata Hofstetter è il più forte di tutti. Sesto posto per Nizzolo che fin li ha interpretato bene la corsa ma è arrivato senza forze allo sprint.

 

Le Samyn 🇧🇪 (1.1)

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Le Samyn Arrivo

Giro dell’Emilia (1.HC): Il San Luca sorride ancora a Primoz Roglic!!!

Primoz Roglic
Primoz Roglic

Sul San Luca Primoz Roglic (Team – Jumbo Visma) aveva vinto la prima tappa del Giro d’Italia di quest’anno ma il vincitore de La Vuelta concede il bis al Giro dell’Emilia (1.HC) che una bellissima azione che non lascia scampo ai suoi avversari.

Fuga a tre composta da Jacopo Mosca (Trek – Segafredo), Davide Ballerini (Astana Pro Team) e Umberto Orsini (Bardiani – CSF); il gruppo lascia fare e il vantaggio dei fuggitivi ai meno 40 km dall’arrivo è di poco inferiore ai 5 minuti. Mosca ben presto resta da solo mentre il plotone è tirato da Diego Rosa (Team Ineos) prima degli attacchi di Alejandro Valverde (Movistar Team) che segue l’azione di Sepp Kuss.

Dopo lo scollinamento è la volta di Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Sepp KussGeorge BennettTsgabu Grmay (Mitchelton – Scott), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Hugh Carthy (EF Education First Pro Cycling Team). La terza scalata del San Luca è fatale per Mosca che crolla facendosi riprendere da Ciccone e Pierre Latour (Ag2R La Mondiale); sulla coppia di testa si riportano Edoardo Zardini (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM) e Antwan Tolhoek.

Gruppo sempre tirato dalla Ineos fino allo scatto di Jakob Fuglsang che miete vittime del calibro di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida Pro Cycling Team). In discesa ci riprova Valverde ma il gruppo non gli lascia spazio.

Ultima e decisiva scalata del San Luca con l’attacco di Gianluca Brambilla seguito da Sergio Higuita, Esteban Chaves e Diego Ulissi che guadagnano qualcosina sulla testa del gruppo fino all’azione di Roglic che subito dopo la Curva delle Orfanelle prima segue Michael Woods e poi lo lascia la sua azione che stronca la resistenza di Egan Bernal.

Roglic vince il Giro dell’Emilia mettendo a segno la vittoria #34 della sua carriera. Secondo e terzo posto per la coppia EF Woods – Higuita.

 

Giro dell’Emilia (1.HC)

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Giro Emilia

Campionati Europei Alkmaar: i convocati di Davide Cassani

europei
Il podio della rassegna europea di Glasgow 2018

I Campionati Europei di Alkmaar ormai sono alle porte, in programma dal 7 all’11 di Agosto, e il CT Davide Cassani ha diramato le convocazioni.

Edoardo Affini (Mitchelton – Scott) sarà impegnato nella staffetta mista e nella prova a squadre insieme a Manuele Boaro (Astana Pro Team) e Davide Martinelli (Deceuninck – Quick Step). Per la prova individuale oltre ad Affini il CT ha convocato il campione italiano Filippo Ganna (Team Ineos).

Per la prova  su strada Cassani punta su Elia Viviani con Matteo Trentin, campione in carica come alternativa; completano la formazione Davide Ballerini, Davide Cimolai (Israel Cycling Academy), Fabio Sabatini, Simone Consonni (UAE Team Emirates), Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert) e Salvatore Puccio.

 

Eschborn Frankfurt (1.UWT): Pascal Ackermann profeta in patria

Ackermann

Pascal Ackermann (BORA – hansgorhe) vince la 57esima edizione della Eschborn Frankfurt (1.UWT) interrompendo la striscia vincente di Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), vincitore delle ultime quattro edizioni.

Dimitri Peyskens (Wallonie – Bruxelles) e Evgeny Shalunov (Gazprom – RusVelo) sono i primi a muoversi; i due ben presto vengono raggiunti da Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy), Davide Ballerini (Astana Por Team), François Bidard (Ag2r La Mondiale) e Geoffrey Soupe (Cofidis, Solutions Crédits). Sul terzo passaggio del Mammolshain attacca Matej Mohoric (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) che rientra sul gruppo di testa.

Ai meno 20 ci prova Ballerini ma il suo attacco viene annullato da Mohoric che si porta dietro baragli, Shalunov e Peyskens; il quintetto entra nel circuito finale con un vantaggio residuo che ben presto viene annullato proprio dalla BORA. Parte lungo Davide Cimolai ma ai 200 mt l’allungo del Campione di Germania è irresistibile; secondo si piazza John Degenkolb (Trek – Segafredo) proprio davanti a Kristoff.

 

Eschborn Frankfurt (1.UWT)

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Francoforte Arrivo

 

Paris – Roubaix (1.UWT): Philippe Gilbert “monumentale”!!!

Gilbert
Philippe Gilbert

Philippe Gilbert (Deceuninck – Quick Step) vince l’edizione numero 117 della Paris – Roubaix (1.UWT) battendo in volata il tedescone del Team Katusha – Alpecin Nils Politt; per il belga si avvera il sogno di poter vincere a Roubaix e di aggiungere nel suo ricco palmares l’ennesima “monumento” della sua carriera.

Gara di grandissimo prestigio e come ogni anno i tentativi di fuga non mancano a partire già dal primo chilometro; l’azione giusta ma anche molto pericolosa per i big la tentano Alexis Gougeard (Ag2r La Mondiale), Michael Schar (CCC Team), Damien Gaudin (Total Direct Energie), Frederik Frison (Lotto – Soudal), Bert Van Lerberghe (Cofidis, Solutions Credits), Jorge Arcas (Movistar Team), Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert) e Kris Boeckmans (Vital Concept – B&B Hotels) ai quali si aggiungono Maciej Bodnar (BORA – Hansgrohe), Kamil Gradek (CCC Team), Jasper Philipsen, Marco Marcato (UAE Team Emirates), Pascal Eenkhorn (Team Jumbo – Visma), Edward Theuns (Trek – Segafredo), Matti Breschel (EF Education First Pro Cylcing Team), Politt, Marco Haller (Team Katusha – Alpecin), Tim Declercq, Yves Lampaert (Deceuninck – Quick Step), Adrien Petit (Total Direct Energie), Matteo Trentin (Mitchelton – Scott), Stefan Küng (Groupama – FDJ), Davide Ballerini (Astana Pro Team), Reinardt Janse van Rensburg (Team Dimension Data), Cees Bol (Team Sunweb), Michaël Van Stayen (Roompot – Charles). La presenza del Campione Europeo mette in allarme il gruppo dei migliori ma purtroppo Trentin fora ed è costretto a rialzarsi.

Il plotone annulla l’azione ma nel settore #23 di pavè piccola disavventura per Oliver Naesen e Peter Sagan che rimangono leggermente attardati causa una caduta di alcuni ciclisti; i due rientreranno grazie ai compagni di squadra mentre resta appiedato Alexander Kristoff che esce fuori dai giochi per due forature. Si arriva alla Foresta di Aremberg con un gruppo già scremato e nel tratto di pavè più famoso fora Wout Van Aert che perde più di un minuto; il belga nella foga per rientrare in gruppo cade in curva ma prontamente si rialza e mette in “campo” tutto il suo talento nei settori in pietra e dopo un lungo e dispendioso inseguimento rientra nel gruppo dei big.

La svolta della corsa arriva con il settore #16 Warlaing à Brillon (km 185 – 2,4 km) *** momento in cui dal gruppo si sganciano Politt, Sagan e Gilbert che in pochissime pedalate riprendono Wesley Kreder, Cyril Lemoine, Nathan Van HooydoonckAnthony Turgis e Rudiger Selig; non tarda la contromossa di Van Aert che insieme a Sep Vanmarcke riesce a rientrare sulla testa della corsa. Gli attaccanti trovano subito un buon accordo e il loro vantaggio supera il minuto di vantaggio sul gruppo degli inseguitori con Greg Van Avermaet che si danna l’anima. A  km dall’arrivo ci prova Gilbert, Lampaert crea il buco, ma Sagan e Politt sono bravissimi a rientrare sull’ex Campione del Mondo di Valkenburg. Sul Carrefour de l’Arbre (km 242,5 – 2,1 km) ***** tira il gruppo a velocità sostenuta Lampaert che si sacrifica per il suo capitano, ma Sagan anche questa volta si fa trovare pronto. Si stacca Van Aert che paga le fatiche che gli hanno permesso ben due volte di rientrare sul gruppo.

Ai meno 15  dall’arrivo si muove Politt seguito a ruota da Gilbert; è l’azione giusta con Sagan che ha finito la benzina, Vanmarcke alle prese con un problema al cambio e Lampaert che protegge il vallone. La coppia al comando collabora alla grande mentre dietro non ci sono più forze per organizzare l’inseguimento. Volata a due nel velodromo di Roubaix con Gilbert che vince piazza la stoccata decisiva e che finalmente può tagliare il traguardo davanti ad un bravissimo Politt; terzo Lampaert. Nessuna volata tra Vanmarcke e Sagan che si piazzano rispettivamente quarto e quinto.

Trionfo per la Deceuninck che nei primi 10 piazza ben 4 uomini.

 

Paris – Roubaix (1.UWT)

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Roubaix Arrivo

 

Tirreno – Adriatico (2.UWT), Stage 6: Alaphilippe trionfa a Jesi

alaphilippe

Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) vince la sesta tappa della Tirreno – Adriatico (2.UWT), Metallica – Jesi di 195 km. Il transalpino ha vinto la volata di gruppo sorprendendo tutti i velocisti mettendo in mostra una forma straordinaria.

Mirco Maestri (Bardiani – CSF), Davide Ballerini (Astana Pro Team), Gijs Van Hoecke (CCC Team), Igor Boev (Gazprom – RusVelo), José Rojas (Movistar Team), Dayer Quintana (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM) e Ben King (Dimension Data) compongono la fuga controllata dal gruppo tirato dagli uomini delle Deceuninck e della Bora – Hansgrohe.

Rojas e Ballerini ingaggiano una lotta strenua contro il plotone che alla fine avrà la meglio solo a 4 km dall’arrivo; Si muovono gli uomini di Elia Viviani e in particolare Maximiliano Richeze che da vero regista confeziona il capolavoro di Alaphilippe che sorprende tutti, forse anche se stesso, e batte sull’arrivo di Jesi Davide Cimolai (Israel Cycling Academy) e Viviani.

In classifica generale Adam Yates (Mitchelton – Scott) mantiene i 25″ di vantaggio su Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) da difendere nella corno finale di San Benedetto del Tronto.

 

Tirreno – Adriatico (2.UWT)

Stage 6 >> Metallica – Jesi (195 km) > Ordine Arrivo

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Tour of Oman (2.HC), Stage 6: Nizzolo torna alla vittoria. Battuti Colbrelli e Ballerini. Lutsenko vince la corsa

nizzolo
Giacomo Nizzolo

Il Tour of Oman (2.HC) si chiude a forti tinte azzurre; l’ultima tappa di 135,5 km da Al Mouj Muscat a Matrah Corniche è vinta da Giacomo Nizzolo, alla prima in maglia Team Dimension Data, che allo sprint batte Sonny Colbrelli (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) e Davide Ballerini (Astana Pro Team). Per Giacomo il ritorno alla vittoria esattamente un anno dopo quando era andato a segno nella prima tappa della Vuelta a San Juan 2018.

Alexey Lutsenko vince per il secondo anno consecutivo la corsa che quest’anno  lo ha visto protagonista assoluto con ben tre affermazioni impreziosite dalla vittoria sulla Green Mountain.

Da segnalare una brutta caduta per Alexander Kristoff che lo ha costretto al ritiro.

 

Tour of Oman (2.HC)

Stage  >> Al Mouj Muscat – Matrah Corniche (135,5 km) > Ordine Arrivo

Oman Arrivo

 

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