Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 13: Vittoria di Daniel Felipe Martinez. Bene Roglic e Pogacar. Bernal perde terreno.

(Photo by Anne-Christine Poujoulat – Pool/Getty Images)

Daniel Felipe Martinez 🇨🇴 (EF Pro Cycling) vince la tredicesima tappa del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT) sul durissimo arrivo in salita di Le Puy Mary.

Gli attacchi per portare via la fuga giusta non mancano e si fanno vedere Julian Alaphilippe 🇫🇷 e Remi Cavagna 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step), Simon Geschke 🇩🇪 (CCC Team), Daniel Martin 🇮🇪 (Israel Start – Up Nation).

Su questi atleti successivamente rientrano MartinezHugh Carthy 🇬🇧 e Neilson Powless 🇺🇸 (EF Pro Cycling), Lennard Kamna 🇩🇪 e Maximilian Schachmann 🇩🇪 (BORA -hansgrohe), Pavel Sivakov 🇷🇺 (INEOS Grenadiers), Pierre Rolland 🇫🇷 (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM), Warren Barguil 🇫🇷 (Team Arkéa Samsic), David de La Cruz 🇪🇸 (UAE Team Emirates), Nicolas Edet 🇫🇷 (Cofidis Solutions Credits),Romain Sicard 🇫🇷 (Team Total Direct Energie), Valentin Madouas 🇫🇷 (Groupama – FDJ) e Marc Soler 🇪🇸 (Movistar Team).

Il gruppo lascia fare con il vantaggio che si stabilizza intorno agli 8 minuti e questo fa capire che il vincitore uscirà dagli uomini all’attacco.

Caduta in gruppo che coinvolge Bauke Mollema 🇳🇱 (Trek – Segafredo) che sarà costretto al ritiro.

Sul Col de Neronne parte Schachmann che riesce a prendere un buon margine di vantaggio fin quando dietro non si muove Martinez che stronca la resistenza di Soler ma si porta dietro Kamna.

Il vantaggio di Schachmann inizia a scendere precipitosamente fin quando lungo l’ultima salita viene ripreso e staccato da Martinez e Kamna. La frazione si decide in volata con il colombiano che fa valere le proprie caratteristiche da scalatore puro.

Dietro è bagarre con Tadej Pogacar 🇸🇮 che attacca portandosi dietro la maglia gialla Primoz Roglic 🇸🇮 (Team Jumbo – Visma); qualche metro più indietro seguono un buon Richie Porte 🇦🇺 in compagnia di Mikel Landa 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren).

Perde terreno invece Egan Bernal 🇨🇴 che patisce soprattutto l’ultimo km. Le posizioni si cristallizzano con la coppia slovena che taglia insieme il traguardo sul Porte e Landa staccati di 13″ e Bernal che taglia il traguardo con 38″ di ritardo dalla maglia gialla.

Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 9: i big si danno battaglia e sull’arrivo di Laruns vince Tadej Pogacar. Primoz Roglic in maglia gialla.

Tadej Pogacar 🇸🇮 (UAE Team Emirates) vince la nona tappa del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT) in una volata ristretta sul traguardo di Laruns.

Andatura pazzesca ad inizio corsa superiore ai 48 km/h e fuga che fa fatica a partire; in prossimità del primo GPM la Côte d’Artiguelouve scatta il leader della classifica degli scalatori Benoit Cosnefroy 🇫🇷 (Ag2R La Mondiale) che scollina per primo.

Brutte notizie per Fabio Aru 🇮🇹 che si stacca e che ben presto deciderà di ritirarsi dalla corsa francese. Lo scalatore sardo in grande difficoltà si prende in diretta tv le dure critiche di Giuseppe Saronni.

Sul Col de la Hourcère attacca Marc Hirschi 🇨🇭 (Team Sunweb) seguito a ruota da Remi Cavagna 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step), Valentin Madouas 🇫🇷 (Groupama – FDJ), Imanol Erviti 🇪🇸 (Movistar Team), Tiesj Benoot 🇧🇪 e Soren Kragh Andersen 🇩🇰 (Team Sunweb) e Cyril Barthe 🇫🇷 (B&B Hotel – Vital Concept p/b KTM) ma lo svizzero ben presto riesce a liberarsi della compagnia e tira dritto insieme a Lennard Kamna 🇩🇪.

Dal gruppo ci prova anche Thibaut Pinot 🇫🇷 ma la gamba non è quella dei giorni migliori. Anche Kamna finisce per staccarsi dalle ruote di Hirschi che resta solo al comando seguito con 1’19” di ritardo da un gruppetto formato da Sebastien Reichenbach 🇨🇭, Daniel Felipe Martinez 🇨🇴 (EF Pro Cycling), Warren Barguil 🇫🇷 (Team Arkèa Samsic) e David Gaudu 🇫🇷.

Si arriva così al Col de Marie Blanque con Hirschi che aumenta il suo vantaggio e il gruppo dei big che prende pezzi del calibro di Pinot ed Emanuel Buchmann (BORA – hansgrohe); scatta Pogacar con Tom Dumoulin 🇳🇱 (Team Jumbo – Visma) che tiene alto il ritmo e sgretola il gruppo.

Arriva così lo scatto di Primoz Roglic 🇸🇮 che si porta dietro un pimpante Mikel Landa 🇪🇸 (Team Bahrain – McLaren), Egan Bernal 🇨🇴 (INEOS Grenadiers) e Richie Porte 🇦🇺 (Trek – Segafredo).

In discesa i migliori, ad eccezione di Porte, rientrano su Hirschi e così saranno loro cinque a giocarsi la vittoria.

L’elvetico del Team Sunweb è il primo a lanciare la volata ma da dietro rinviene benissimo Pogacar che batte Roglic e lo stesso Hirschi. Prima vittoria la Tour per il giovanissimo talento sloveno.

Roglic diventa così il nuovo leader della corsa.

Tour Colombia 2.1 (2.1), Stage 6: Daniel Felipe Martinez vince ad Alto de Verjon. La EF Pro Cycling domina la classifica generale.

Tour Colombia
Sergio Higuita

Daniel Felipe Martinez (EF Pro Cycling) vince la sesta e ultima tappa del Tour Colombia 2.1 (2.1), frazione con arrivo in salita ad El Once/Alto de Verjon davanti a Sergio Higuita e Egan Bernal (Team Ineos). Altra buona prova per Miguel Eduardo Florez (Androni Giocattoli – Sidermec) che chiude quarto di tappa.

Il team statunitense domina la classifica generale piazzando nell’ordine sul podio Higuita, Martinez e l’ecuadoregno Jhonatan Caicedo.

Il primo azzurro è il rientrante Fabio Aru (UAE Team Emirates) che si piazza in dodicesima posizione con un ritardo di 3’29”.

 

Tour Colombia 2.1 (2.1)

Stage 6 >> Zipaquirá – El Once/Alto de Verjon (182,6 km) > Ordine Arrivo

Tour Colombia Tappa 6 Arrivo

Classifica Generale

Tour Colombia Classifica Generale

Tour Colombia 2.1 (2.1), Stage 4: Sergio Higuita vince a Santa Rosa de Viterbo. Il colombiano è il nuovo leader della corsa.

Sergio Higuita
Sergio Higuita (foto: Tour Colombia)

A Santa Rosa de Viterbo è il colombiano Sergio Higuita (EF Pro Cycling) a vincere la quarta tappa del Tour Colombia 2.1 (2.1) battendo allo sprint Egan Bernal (Team Ineos) e Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step), diventando il nuovo leader della corsa.

La fuga di giornata parte pochi chilometri dopo lo start ufficiale ed è composta da Simon Pellaud (Androni Giocattoli – Sidermec), Etienne Van Empel (Vini Zabù – KTM), Eduardo Corte (Canels), Kristian Yustre (Team Illuminate), Omar Mendoza (Colombia Tierra de Atletas), Sebastián Castaño (Orgullo), Lauro Moro (Brasile); il loro vantaggio massimo arriva a toccare i 3’50”.

Il gruppo tiene sotto controllo la fuga e ne neutralizza l’azione quasi ai mano 10 dall’arrivo con il Team Ineos che detta il ritmo ma è l’azione di Richard Carapaz che fa la selezione in gruppo in cima all’Alto Malterias; nel gruppetto dei migliori sono presenti Bernal insieme ad Alaphilippe, Fabio Aru (UAE Team Emirates), Daniel Felipe Martinez, Jhonatan Caicedo, Miguel Eduardo Florez, Esteban Chaves (Colombia) e il norvegese Torstein Træen (Uno – X).

Prova a partire lungo il solito Juan Sebastian Molano, che ha tenuto bene in salita, ma la sua sortita viene annullata subito quando parte Higuita in contropiede resistendo la ritorno di Bernal e Alaphilippe.

Caicedo chiude in quarta posizione ma perde la maglia di leader.

 

Tour Colombia 2.1 (2.1)

Stage 4 >> Paipa – Santa Rosa de Viterbo (168,6 km) > Ordine Arrivo

Tour Colombia Tappa 4 Arrivo

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Tour Colombia Tappa 4 Generale

Itzulia Basque Country (2.UWT), Stage 1(ITT): Maximilian Schachmann vince la crono d’apertura

Schachmann

Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe) vince la cronometro d’apertura dell’Itzulia Basque Country (2.UWT); il ciclista tedesco copre il percorso di 11,3 km con partenza e arrivo a Zumarraga, compresa la salita di Antio con punta massima la 23%, in 17’10″mettendo a segno la terza affermazione stagionale. Buon prova per Daniel Felipe Martinez (EF Education First Pro Cycling Team) che si piazza secondo staccato di 9″; completa il podio di giornata Michal Kwiatkowski (Team Sky) che accusa 10″ di ritardo all’arrivo.

 

Itzulia Basque Country (2.UWT)

Stage 1 >> Zumarraga – Zumarraga (11,3 Km) > Ordine Arrivo

Itzulia Arrivo

 

Classifica Generale

Itzulia Generale

Paris – Nice (2.UWT), Stage 5 (ITT): Simon Yates si aggiudica la crono

simon yates
Simon Yates

Simon Yates (Mitchelton – Scott) conquista la  quinta tappa della Paris – Nice ( 2.UWT), la cronometro di Barbentane di 25,5 km.

Il britannico precede sulla linea d’arrivo il tedescone Nils Politt (Team Katusha – Alpecin) di 7″ e il leader della generale Michal Kwiatkowski (Team Sky) di 11″. Da sottolineare le ottime prove dei colombiani  Daniel Felipe Martinez (EF Education First Pro Cycling Team) e Egan Arley Bernal entrambi in top10 con un distacco di 15″.

 

Paris – Nice ( 2.UWT)

Stage 5 (ITT) > Barbentane – Barbentane (25,5 km) > Ordine Arrivo

paris arrivo

 

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paris generale

Paris – Nice (2.UWT), Stage 2: Bis di Dylan Groenewegen

groenewegen
Doppietta per Dylan Groenewegen

Il grande vento è protagonista della seconda tappa della Paris – Nice (2.UWT), 163,5 km da Les Bréviaires a Bellegarde, e nel vento sfreccia l’olandese Dylan Groenewegen (Team Jumbo – Visma) che batte il 23enne spagnolo Ivan Garcia Cortina (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) e Philippe Gilbert (Deceuninck – Quick Step).

I scalatori pagano dazio per il secondo giorno consecutivo con pesanti distacchi; Daniel Felipe Martinez (EF Education First Pro Cycling Team) e Esteban Chaves (Mitchelton – Scott) tagliano il traguardo con 6’44” di ritardo. Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Domenico Pozzovivo a più di 8 minuti.

Fabio Aru purtroppo chiude terz’ultimo a 14’21”.

Da segnalare la media della seconda ora di gara: 54,8 km/h!!!

Paris – Nice (2.UWT)

Stage 2 >> Les Bréviaires – Bellegarde (163,5 km) > Ordine Arrivo

paris nice Arrivo

 

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paris nice generale

Paris – Nice (2.UWT), Stage 1: Groenewegen più forte del vento

Groenewegen
Dylan Groenewegen

Prima tappa della Paris – Nice (2.UWT), prima volata ad appannaggio dell’olandese Dylan Groenewegen (Team Jumbo – Visma) e primi pesanti distacchi per alcuni big della corsa.

138,5 km della prima frazione con sede di partenza e di arrivo a Saint-Germain-en-Laye dedicata alle ruote veloci del gruppo; si capisce sin da subito che non sarà una passeggiata a causa del forte vento contrario che condizionerà l’intera frazione. Il gruppo sin dai primi chilometri fa fatica a restare compatto grazie agli attacchi di Amael Moinard (Arkéa – Samsic), Damien Gaudin (Direct Energie) e Romain Combaud (Delko – Marseille-Provence); una caduta fa fuori il povero Michael Matthews (Team Sunweb) che riporterà una commozione cerebrale  e quindi costretto al ritiro. Le condizioni dell’aussie non destano preoccupazioni.

I tre fuggitivi di giornata verranno ben presto ripresi e proprio nel momento del ricongiungimento il gruppo esplode causa una zona esposta a raffiche di vento molto forti. Ne fanno le spese Marc Soler (Movistar Team) che taglierà il traguardo con un ritardo superiore la minuto; insieme al campione uscente Esteban Chaves (Mitchelton – Scott) e Daniel Felipe Martinez (EF Education First Pro Cycling Team). Va decisamente peggio a Diego Ulissi(UAE Team Emirates), Louis Meintjes (Team Dimension Data), Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Simon Spilak (Team Katusha – Alpecin) e Fabio Aru che accuseranno un ritardo vicino ai tre minuti.

Mentre il gruppo si prepara per la volata finale ci prova Philippe Gilbert (Deceuninck – Quick Step), ma il suo attacco viene rintuzzato dal plotone. Groenewegen vince al fotofinish precedendo Caleb Ewan (Lotto – Soudal) e Fabio Jakobsen.

 

Paris – Nice (2.UWT)

Stage 1 >>  Saint-Germain-en-Laye  -Saint-Germain-en-Laye  (138,5 km) > Ordine Arrivo

Parigi Nizza Arrivo

 

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Parigi Nizza Generale

GP Industria & Artigianato: Matej Mohoric fa il vuoto in discesa. Ottimo secondo posto per Marco Canola.

Matej Mohoric

Il GP Industria & Artigianato (1.HC), edizione 2018, se lo aggiudica il 23enne sloveno Matej Mohoric (Bahrain Merida Pro Cycling Team) mettendo a frutto il buon momento di forma palesato alle Strade Bianche con l’undicesimo posto finale.

Pronti e via parte la fuga di giornata con Marco Mathis (Team Katusha – Alpecin), Alberto Amici (Biesse Carrera), Ilia Koshevoy (Wilier Triestina – Selle Italia), Dries De Bondt (Veranda’s Willems – Crelan), Lèo Vincent (Groupama – FDJ), Dario Puggioni (Sangemini – MG.KVis) e Filippo Zana (Trevigiani – Phonix).

Il gruppo tirato da Mitchelton – Scott e Bora – Hansgrohe tiene a debita distanza la fuga fino al penultimo passaggio sul San Baronto, momento in cui il plotone riprende i fuggitivi e Cesare Benedetti parte in contropiede; sull’azzurro rientrano in discesa il ciclista di “casa” Giovanni Visconti e Davide Ballerini (Androni – Sidermec – Bottecchia).

Il trio in testa passa sul traguardo e inizia l’ultima ascesa sul San Baronto con un vantaggio residuo; sulle prime rampe il gruppo da dietro rientra e si spezza in più tronconi anche grazie ai tentativi di Rafal Majka, Ivan Santaromita (Nippo Vini Fantini – Europa Ovini), Daryl Impey, Daniel Felipe Martinez (Team EF Education First – Drapac p/b Cannondale) e Fausto Masnada; allo scollinamento parte come una scheggia Mohoric che in discesa fa il vuoto.

Il ciclista sloveno rischia proprio sotto il triangolo rosso dell’ultimo km con Marco Canola che riesce quasi a rientrare; il tentativo del ciclista #orangeblue va quasi a buon fine ma a quel punto lo sforzo per rientrare si fa sentire sulle gambe non potendo più rientare sul giovane sloveno.

Per Mohoric si tratta della quarta vittoria in carriera.

 

GP Industria & Artigianato (1.HC)

One Day Race >> Larciano – Larciano (199,2 km) > Ordine Arrivo

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Presidential Cycling Tour of Turkey (2.UWT) Stage 4: Diego Ulissi non delude le attese; tappa e maglia per l’azzurro

UlissiTurchia
Diego Ulissi

Dopo le tre volate tutte ad appannaggio del velocista irlandese Sam Bennett (Bora – Hansgrohe), la quarta tappa della Presidential Cycling Tour of Turkey (2.UWT), Marmaris – Selcuk (204,1 km), viene vinta da Diego Ulissi (UAE Team Emirates) che rispetta i pronostici della vigilia che lo davano assoluto favorito sull’arrivo di Selcuk.

Come ormai accade la corsa si anima fin da subito con continui attacchi di diversi ciclisti; l’azione giusta è quella di Davide Ballerini (Androni – Sidermec – Bottecchia), Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF), Alberto Cecchin (Wilier Triestina – Selle Italia), Danilo Celano (Caja Rural – Seguros RGA), Ferit Samli (Turchia) e Ludovic Robeet (WB Veranclassic Aqua Protect). Il vantaggio dei fuggitivi non supera mai i 3 minuti di vantaggio dal gruppo controllato dagli uomini di Ulissi.

Sulla salita finale perde contatto il leader della corsa Bennett; il primo attacco lo porta il ciclista di casa Ahmet Örken seguito a ruota da Andrea Vendrame che riesce anche a staccare il turco. Leopold Konig dal gruppo rompe gli indugi ma Ulissi si fa trovare pronto annullando l’azione del portacolori della Bora. In testa al gruppo tira sempre la UAE con Przemyslaw Niemec che fà l’andatura fino all’ultimo km; attacca Yonder Godoy seguito dal compagno Daniel Felipe Martinez, Fausto Masnada, Ulissi e Jesper Hansen (Astana Pro Team). Quest’ultimo cerca di anticipare ma Ulissi rientra ai meno 300mt e affonda in maniera definitiva aggiudicandosi con merito la quarta frazione che gli porta in dote la maglia da leader.

Presidential Cycling Tour of Turkey (2.UWT)

Stage 4 >> Marmaris – Selcuk (204,1 km) > Ordine Arrivo

PresidentialCyclingTourofTurkey(2.UWT)Stage4OrdineArrivo

 

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