Accadde Oggi: Vincenzo Nibali vince a Sheffield e va in maglia gialla.

Vincenzo Nibali trionfa sull’arrivo di Sheffield

Vincenzo Nibali si presenta al via del Tour de France 2014 con la maglia tricolore vinta qualche giorno prima a Fondo ai danni del baby Davide Formolo.

I rivali sono quelli di sempre e rispondono al nome di Alberto Contador (Tinkoff – Saxo) e Christopher Froome (Team Sky).

6 LUGLIO 2014. Dopo la prima frazione Leeds – Harrogate in maglia gialla troviamo il velocista tedesco del Team Giant – Shimano Marcel Kittel. La seconda frazione York – Sheffield di 201 km non è una frazione per velocisti ma quasi per esperti delle Ardenne; infatti dal punto di vista altimetrico il gruppo troverà per strada ben 9 brevi ma insidiosissime salite. Sette uomini al comando cercano l’impresa con Biel Kadri (AG2R La Mondiale) che sarà l’ultimo a mollare; Peter Sagan (Cannondale) fa lavorare tutto il giorno la sua squadra. L’obiettivo per il ragazzo di Zilina è quello di staccare Kittel e cercare di andare in maglia gialla.

IL GRUPPO SI SPEZZA. Kittel come previsto perde molto presto contatto ma a sorprendere è il suo compagno di squadra e connazionale John Degenkolb che riesce a resistere sulla Côte de Midhopestones (2400 metri al 5,2% di pendenza media). In testa al gruppo si portano gli uomini dello statunitense Andrew Talansky (Garmin Sharp) che ha sorpreso tutti al Criterium du Dauphine; Tom Jelte Slagter, sulla Côte d’Oughtibridge (1600 metri al 7,1%) seleziona nuovamente il gruppo che perde quasi tutte le ruote veloci ad eccezione del solito Sagan e del temibilissimo Greg Van Avermaet (BMC Racing Team).

COTE DE JENKIN ROAD. L’ultima côte in programma è quella di Jenkin Road (800 metri al 7,4%); dopo un momento di studio Contador e Froome si scattano in faccia con il britannico che scollina per prima. La velocità si riduce notevolmente e Vincenzo capisce che c’è margine per attaccare. A meno 1800 metri dall’arrivo una scheggia tricolore si butta in discesa e sul tratto pianeggiante mantiene un vantaggio di sicurezza che permettono allo “squalo” di trionfare e vestire per la prima volta in carriera la maglia gialla. Van Avermaet regola il gruppetto dei battuti.

UAE Tour (2.UWT), Stage 3: Adam Yates vola sul Jebel Hafeet.

Adam Yates

Grandissima prestazione di Adam Yates (Mitchelton – Scott) che sul Jebel Hafeet stacca la compagnia e vince la terza tappa dell’UAE Tour (2.UWT).

Frazione che vive sull’azione di Umberto Marengo (Vini Zabù – KTM), Jasper De Buyst (Lotto – Soudal), Victor Campenaerts (NTT Pro Cycling) e Stijn Steels (Deceuninck – QuickStep). I quattro si dividono i traguardi volanti in programma e vengono ripresi ad inizio salita.

Si stacca immediatamente Chris Froome (Team Ineos), alla ricerca della forma migliore, mentre in testa al gruppo il ritmo aumenta grazie alla spinta del CCC Team; Victor de la Parte attacca a 7,5 km dall’arrivo. In testa al gruppo troviamo gli uomini della UAE Team Emirates ma è Merhawi Kudus (Astana Pro Team) ad attaccare nuovamente e a mettersi sulle tracce di De la Parte; Alejandro Valverde (Movistar Team) accusa il cambio ritmo e si lascia sfilare.

A sei chilometri dall’arrivo si muove Adam Yates seguito da Alexey Lutsenko e David Gaudu (Groupama – FDJ); i tre riprendono e staccano Kudus e De la Parte, ma è ancora il britannico ad accelerare e a fare il vuoto. Dal gruppo arriva in ritardo la reazione di Tadej Pogacar che riprende prima Gaudu e poi va all’inseguimento di Yates insieme a Lutsenko.

Adam sale con il 53 e sale forte e va a vincere la tappa rifilando al giovane sloveno 1’02” e 1’30” al gruppetto formato da Lutsenko, Gaudu e Rafal Majka (BORA – hansgrohe). Per il capitano della Mitchelton – Scott la maglia di leder della classifica generale.

 

UAE Tour (2.UWT)

Stage 3 >> Al Qudra Cycle Track – Jebel Hafeet (184 km) > Ordine Arrivo

UAE Tappa 3 Arrivo

Classifica Generale

UAE Tappa 3 Generale

Tour de France (2.UWT), Stage 15: Bis di Simon Yates a Foix Prat d’Albis. Mikel Landa attacca, Thibaut Pinot irresistibile. Julian Alaphilippe si stacca ma resta in Giallo.

Simon Yates

La quindicesima tappa del Tour de France (2.UWT) la ricorderemo per molto tempo; 185 i km con partenza da Limoux e arrivo a Foix Prat d’Albis.

In apertura di frazione tantissimi movimenti per trovare la fuga giusta e una prima ora di corsa da pazzi a 52 km/h di media. Finalmente il gruppo dà il via libera a 28 uomini: Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe), Romain Bardet, Tony Gallopin (Ag2r La Mondiale), Vincenzo Nibali, Jan Tratnik (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Rudy Molard, Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Nairo Quintana, Andrey Amador, Marc Soler (Team Movistar), Pello Bilbao, Omar Fraile, Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Simon Geschke (CCC Team), Dan Martin (UAE Team Emirates), Julien Bernard, Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Lennard Kämna, Nicholas Roche (Team Sunweb), Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Credits), Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data) e Amäel Moinard (Arkéa – Samsic).

Sul primo GPM di giornata il Col de Montségur ci prova Nibali ma è Woods che lo precede allo scollinamento; il gruppo tirato dalla Deceuninck – Quick Step procede con un ritardo poco superiore ai 5 minuti.

Landa

Sul Port de Lers si inizia a fare sul serio tra i fuggitivi con Simon Yates molto attivo che mette in seria difficoltà Nibali costretto ad alzare bandiera bianca; si stacca anche Quintana che comunque riesce a rientrare successivamente sul britannico mentre il gruppo dei migliori inizia a perdere pezzi tra cui Enric Mas che non tiene il ritmo imposto da un grandissimo Elia Viviani. Sul Col de Péguère è Simon Geschke a muoversi prendendo subito una trentina di secondo su Yates e compagnia; dal gruppo il si muove Mikel Landa seguito in prima battuta dal Jakob Fuglsang che poco dopo è costretto a rialzarsi. L’azione di Landa è come sempre molto bella da vedere e anche molto efficace; sulla sua strada incontrerà Amador e Soler che daranno una grossa mano d’aiuto. Per Landa KOM del Cole de Péguère con una VAM di 1880 e 10″ in meno sul record precedente di scalata firmato Chris Froome. Allo scollinamento Yates riprende Geschke mentre Landa ha un vantaggio di 32″ sul gruppo dei big.

PinotUltima salita che porta a Foix Part d’Albis con Yates scatenato che si libera di Geschke e Landa che riprende ad uno ad uno tutti i fuggitivi tra cui Quintana il quale non da nessuna collaborazione al compagno di squadra. A sei km dall’arrivo David Gaudu termina il suo ed entra in azione Thibaut Pinot sul quale si riportano Egan Bernal, Emmanuel Buchmann e Julian Alaphilippe, ma l’azione di “Tibò” è straripante e per la prima volta Alaphilippe si stacca prima dal connazionale e poi dal gruppetto di Geraint Thomas e Alejandro Valverde.

AlaphilippeNel frattempo Yates firma la seconda vittoria in questo Tour e alle sue spalle arrivano a 33″ Pinot e Landa, a 51″ Bernal e Buchmann, ad 1’03” l’impressionante Lennard Kamna, a 1’22 Thomas con Valverde e Steven Kruijswijk mentre Alaphilippe arriva al traguardo dopo 1’40”.

Classifica generale che vede “LouLou” sempre in testa ma il suo vantaggio nei confronti dei suoi più immediati inseguitori inizia a diminuire con Pinot che si porta a 1’50”.

 

Tour de France (2.UWT)

Stage 15 >> Limoux – Foix Prat d’Albis (185 km) > Ordine Arrivo

Tour Arrivo

 

Classifica Generale

Tour Generale

 

Tour of The Alps (2.HC), Stage 4: Nibali dà spettacolo ma Tao Geoghegan Hart piazza il bis in volata

Geoghegan Hart

Quarta tappa del Tour of The Alps (2.HC), Baselga di Pinè – Cles (134 km), e seconda vittoria per il britannico del Team Sky Tao Geoghegan Hart che in volata ha la meglio su un combattivo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team).

Dopo 35 km parte la fuga composta da Andrey Zeits (Astana Pro Team), Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale), Aldemar Reyes (Manzana Postobon), Antonio NibaliElie Gesbert (Arkéa – Samsic), Sergio Samitier (Euskadi – Murias) ed Edoardo Zardini (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM); su i sei uomini al comando riesce a rientrare in un secondo momento Alex Aranburu (CajaRural – RGA Seguros).

Ai piedi della Forcella di Brez il gruppo alza il ritmo sotto l’impulso della Bahrain e dell BORA – hansgrohe riducendo il vantaggio dei fuggitivi e scremando decisamente il gruppo; Samitier scollina per primo sul GPM e insieme a Zardini attacca in discesa.

Antonio Nibali sul Passo Predaia si fa riprendere dal gruppo per preparare l’attacco del fratello Vincenzo; il siciliano in poche pedalate riprende i fuggitivi e stronca anche la resistenza di Vuillermoz. Il gruppo è tirato da Chris Froome in versione gregario e il suo lavoro da i suoi frutti annullando l’attacco del messinese. In testa alla corsa si forma un gruppetto formato da Nibali, Froome, Pavel Sivakov, Geoghegan Hart e Rafal Majka. Nibali non si dà per vinto e sferra ben 5 attacchi ma è l’ultimo quello più importante anche perchè trova, finalmente, la collaborazione di Majka; i due guadagnano circa 30″ sugli immediati inseguitori proprio in vista dell’ultimo km della salita.

Froome da grande campione tiene a bada i suoi giovani compagni e riesce a chiudere nuovamente annullando per la seconda volta l’azione di Nibali. Ma lo squalo è indemoniato e ci riprova sull’ultimo strappetto portandosi dietro Sivakov e il solito Majka che parte in contropiede; l’azione del polacco si esaurisce all’interno dell’ultimo chilometro con il Team Sky che si prepara alla volata di Geoghegan Hart che partito ai – 300 mt tiene botta e vince la tappa davanti al messinese, Majka e al leader della corsa Sivakov.

 

Tour of The Alps (2.HC)

Stage 4 >> Baselga di Pinè – Cles (134 km) > Ordine Arrivo

Alps Arrivo

 

Classifica Generale

Alps Generale

 

Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT), Stage 2: volata vincente di Michael Matthews

matthews

Michael Matthews (Team Sunweb) vince la seconda tappa della Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT), tappa di 166,7 km da Matarò a Sant Feliu de Guixols.

Ad inizio tappa si “muovono” Jonas Gregaard (Astana Pro Team), Josef Cerny (CCC Team) e Marco Minnaard (Wanty – Groupe Gobert) che rapidamente portano il loro vantaggio oltre i 5 minuti sul gruppo. I tre in testa accumulano un vantaggio massimo di 7 minuti che fa svegliare il gruppo tirato principalmente da Team Sunweb e Movistar Team. L’azione dei due team è proficua e il gap scende drasticamente e al primo passaggio sul traguardo il vantaggio dei tre uomini al comando è di soli 1’30”. Passa in ritardo Chris Froome (Team Sky) vittima di una caduta. Forcing Astana in prossimità del GPM dell’Alt de Romanya che screma il gruppo che si avvicina di gran carriera allo sprint volante di Platja d’Aro che vede sfrecciare Alejandro Valverde davanti a Nairo Quintana e Steven Kruijswijk (Team Jumbo -Visma).

A 500 mt dall’arrivo parte Daryl Impey (Mitchelton – Scott) che tenta di anticipare ma Matthews non ci sta, riprende il sudafricano e vince la tappa davanti a Valverde.

Thomas De Gendt (Lotto – Soudal) conserva tranquillamente la maglia da leader.

 

Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT)

Stage 2 >> Matarò – Sant Feliu de Guixols (166,7 km) > Ordine Arrivo

catalunya arrivo

 

Classifica Generale

catalunya generale

Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista del Sol (2.HC): Tim Wellens su tutti

Tim Wellens

La Vuelta Andalucia Ruta Ciclista del Sol (2.HC) ha visto il rientro di Chris Froome (Team Sky) e soprattutto la vittoria del suo detrattore Tim Wellens (Lotto – Soudal) che all’inizio della corsa spagnola si è preso la briga di fare un sondaggio ai colleghi in gruppo con il risultato che “9 su 10 non vorrebbero Froome alla partenza della corsa”. Discorso controverso lontano da una soluzione.

Prima frazione volata di gruppo con vittoria al photofinish di Thomas Boudat (Direct Energie) che beffa Sacha Modolo (Team EF Education First – Drapac p/b Cannondale); si inizia a fare sul serio con l’arrivo in salita a La Guardia de Jaèn con la vittoria di Wout Poels che anticipa Luis Leon Sanchez (Astana Pro Team), Wellens e Mikel Landa (Movistar Team).

Modolo si rifà nella terza tappa ma la tappa più importante è la quarta con la stoccata di Wellens che stacca Landa e Jakob Fuglsang; ultima frazione a cronometro ad appannaggio di David De La Cruz.

 

Vuelta Andalucia Ruta Ciclista del Sol (2.HC)

Classifica Generale

Ruta Ciclista del Sol Generale

 

Riepilogo Tappe

Ruta Ciclista del Sol Generale Stage

Tirreno – Adriatico 2018: svelato il percorso. Cast stellare al via!

Tirreno
Tirreno – Adriatico 2018

Stamane è stato presentato il percorso della Tirreno – Adriatico 2018; quasi 1000 km di percorso con un dislivello totale di 11000 metri.

La “Corsa di Due Mari” prenderà il via il mercoledì 7 marzo con la consueta cronosquadre di Lido di Camaiore; il giorno successivo tappa dedicata esclusivamente ai velocisti con l’arrivo di Follonica. Venerdì 9 si inizia a fare sul serio con la frazione più lunga, 234km, con arrivo tutt’altro che facile a Trevi; sabato 10 la frazione che presumibilmente deciderà la gara con l’arrivo in salita ai 1345 mt di Sarnano Sassonetto, ma non solo perchè prima di arrivare all’ascesa finale il percorso è tutt’altro privo di insidie.

Le emozioni non finiscono qui, anzi, domenica 11 tappa dedicata all’Aquila di Filottrano Michele Scarponi; una tappa che vivrà di emozioni dalla partenza fino all’arrivo.

Chiusura a San Benedetto del Tronto con la frazione a cronometro individuale.

Arrivano già le prime conferme sulla StartList con la presenza del tre volte Campione del Mondo Peter Sagan (Bora – Hansgrohe), Philippe Gilbert e Bob Jungels (Quick – Step Floors), Chris Froome e Geraint Thomas (Team Sky), Fabio Aru (UAE Team Emirates), Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team), Edvald Boasson Hagen e Louis Meintjes (Dimension Data), Ion Izagirre (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Tom Dumoulin (Team Sunweb) e Greg Van Avermaet (BMC Racing Team).

Doping: Chris Froome positivo al salbutamolo

ChrisFroome

Un fulmine a ciel sereno. Nelle prime ore del mattino si è diffusa la voce della positività dell’atleta britannico del Team Sky Chris Froome durante la diciottesima tappa dell’ultima Vuelta Espana. Nelle analisi effettuate è emersa una quantità di 2000ng/ml di salbutamolo, valore doppio al massimo consentito pari a 1000ng/ml; la non negatività è stata annunciata al team e al ciclista lo scorso 20 settembre.

 

– Le parole di Froome e Brailsford –

Il quattro volte vincitore del Tour de France e “fresco” di vittoria alla Vuelta, è subito intervenuto sull’accaduto: E’ noto che soffro d’asma e conosco le regole. Uso un inalatore per curare i miei sintomi e sapevo che sarei stato controllato ogni giorno visto che ero il leader della classifica generale. L’asma è peggiorata durante la Vuelta e quindi, seguendo il consiglio del medico del team, ho aumentato il dosaggio del Salbutamolo, assumendo sempre con grande attenzione per evitare di usarne più di quanto p consentito. Prendo molto sul serio il mio ruolo nel mondo sportivo e l’UCI deve giustamente controllare tutti i risultati dei test. Insieme alla squadra fornirò loro qualsiasi informazioni sarà richiesta”.

Gli fa eco Dave Brailsford che difende fermamente il suo atleta: Ho massima fiducia che Chris abbia seguito le indicazioni mediche nella cura dei suoi sintomi asmatici, restando nella dose consentita di Salbutamolo. Ovviamente faremo tutto il possibile per aiutare a rispondere alle domande. Ci impegneremo per stabilire i fatti e capire esattamente cosa è successo in questa circostanza”.

 

– Cosa è il Salbutamolo –

Il Salbutamolo è una molecola adrenergica, un agonista selettivo dei recettori β2-adrenergici, particolarmente diffusi a livello della muscolatura liscia bronchiale. L’uso dell’inalatore dà come “beneficio” l’apertura bronchiale e conseguentemente avere più ossigeno.

 

– I Precedenti –

  • Miguel Indurain risultò positivo nel 1994 al Tour de l’Oise; la positività al salbutamolo in quel periodo era riconosciuto solo dalle agenzie francesi ma non dall’UCI. Il campione di Pamplona non fu squalificato e nessuna sanzione venne comminata anche a Tony Rominger, Franco Ballerini, Alex Zulle, Bo Hamburger. Furono sospesi Laurent Madouas (1 mese) e Matt White (2 mesi).
  • Nel 2002 furono fermati e poi scagionati Igor Gonzalez de Galdeano e Eric Bethou.
  • Nel 2006 fu il turno di Oscar Pereiro , vincitore del Tour de France, ma il ciclista spagnolo presentò regolare autorizzazione per usare il medicinale; nessuna sanzione anche per Mederic Clain e David Garbelli.
  • Nel 2007 due importantissimi casi quelli di Leonardo Piepoli e Alessandro Petacchi; il caso dello scalatore pugliese fu subito archiviato. Al velocista spezzino fu riscontrato un valore di 1320ng/ml nella tappa di Pinerolo; il suo team. la Milram, sospese subito l’azzurro che saltò il Tour de France per via della richiesta di squalifica di 1 anno da parte dell’UCI. Il 24 luglio fu prosciolto ma l’anno successivo fu squalificato dal TAS per 1 anno. Tra gli Under 23 Matteo Trentin fu squalificato per 2 mesi.

Nel 2010 la sostanza è stata vietata completamente dall’agenzia antidoping; nel 2011 fu riconsentito l’uso limitandone il dosaggio.

  • Diego Ulissi fu trovato positivo con un dosaggio di 1920ng/ml; al toscano fu inflitta una squalifica di 9 mesi.
  • Alexandr Pliuschin, positivo allo Sharjah Tour 2014, squalificato per 9 mesi.

 

Giro d’Italia 2018: Chris Froome annuncia la sua partecipazione

froome giro

4 Tour de France, 1 Vuelta Espana, 2 medaglie olimpiche. Christopher Froome (Team Sky) ha annunciato, nella giornata di presentazione dell’edizione numero 101, la sua partecipazione alla “Corsa Rosa”. Per il campione britannico si tratta di un ritorno; la sua ultima partecipazione è datata nel 2010 quando un giovanissimo Froome veniva squalificato dalla giuria perchè si fece trainare da una moto della polizia durante la diciannovesima tappa la Brescia – Aprica.

Per Froome stagione 2018 con l’ambizione di portare a casa la doppietta Giro – Tour; l’ultimo a realizzare la doppietta fu Marco Pantani nel 1998.