Accadde Oggi: ad Hautacam Vincenzo Nibali è padrone del Tour de France 2014!

Vincenzo Nibali trionfa ad Hautacam

Ultima tappa pirenaica del Tour de France 2014, una frazione corta di 145,5 km con partenza da Pau e arrivo in salita ad Hautacam (13,5 km al 7,9% di pendenza media). Oltra all’arrivo in quota sono in programma altri 3 GPM la Côte de Bénéjacq (2600 metri al 6,8%), la Côte de Loucrup (2000 metri al 6,5%) e il Col du Tourmalet (17 km al 7,4%). La situazione in classifica generale vede il siciliano con 5’26” su Alejandro Valverde (Movistar Team) e 6′ su Thibaut Pinot (FDJ.fr).

24 LUGLIO 2014. Ad inizio tappa si susseguono gli attacchi da parte di diversi atleti che cercano di portare via la fuga di giornata; ci prova l’australiano Adam Hansen (Lotto Belisol) ma la sua azione viene neutralizzata. Si muove l’olandese Steven Kruijswijk (Belkin – Pro Cycling Team) che si porta dietro un gruppetto di 20 unità con tre azzurri che rispondono la nome di Alessandro De Marchi, alla ricerca della vittoria nella speciale classifica della combattività, insieme al compagno di squadra Marco Marcato (Cannondale) e Daniel Oss (BMC Racing Team); nel gruppetto di testa troviamo anche due vincitori di tappa come Lars Boom, quinta frazione con arrivo ad Aremberg, e il francesino Blel Kadri (AG2R La Mondiale) trionfatore sull’arrivo di Gerardmer.

ATTACCA VALVERDE. L’Astana Pro Team tiene sotto controllo la situazione cercando di non fare aumentare il vantaggio dei fuggitivi; il ritmo è buono e lungo la scalata del Tourmalet il gruppo dei migliori inizia a perdere pezzi. Subito dopo lo scollinamento parte Valverde; azione disperata quella del murciano che sa che deve giocarsi tutto per poter arrivare a Parigi sul podio. Il vantaggio dell’embatido piano piano viene rosicchiato da Nibali che in discesa vola e si presenta in ottima posizione ai piede della salita finale che porta da Hautacam.

CHRIS HORNER. Lo squalo nel corso degli anni ha trovato nello statunitense Chris Horner un coriaceo avversario; il portacolori della Lampre – Merida è il primo ad attaccare e il messinese lo segue senza alcun tipo di problema. Vincenzo sta a ruota per un centinaio di metri per poi scattare e lasciare sul posto Chris.

SHARK ATTACK. Piano piano riprende e stacca i fuggitivi della prima ora e alle 16:53 supera a doppia velocità lo spagnolo Mikel Nieve (Team Sky). Il dominio di Nibali è totale!!! taglia il traguardo rifilando 1’10” a Pinot e 1’12” a Rafal Majka (Tinkoff – Saxo).

TOUR IN TASCA. In classifica generale la maglia bianca Pinot è staccato di 7’10” subito davanti a Jean Christophe Peraud che scalza, definitivamente, dal terzo gradino del podio il solito Valverde.

I NUMERI DI VINCENZO. 13300 i metri in 37’20” per arrivare in vetta ad Hautacam; 1059 metri di dislivello con una VAM di 1705 m/h con circa 6,05 w/kg espressi. Numeri che certificano la super condizione che spesso Vincenzo mantiene durante la terza settimana di un grande giro.

LE SUE PAROLE. “Oggi volevo un’altra vittoria. La squadra ha lavorato duramentee sono contento perchè era importante vincere qui sui Pirenei. Oggi mi sento il padrone del Tour. Ho un vantaggio considerevole e posso stare abbastanza tranquillo in vista della cronometro di chiusura”.

Accadde Oggi: Capolavoro di Vincenzo Nibali sulle pietre della Roubaix

La quinta tappa del Tour de France 2014 presenta una frazione di 155 km con partenza da Ypres, cittadina belga tristemente conosciuta per l’uso di armi chimiche durante la seconda guerra mondiale, e arrivo ad Arenberg Porte du Hainaut dove nel 2010 vinse sullo stesso arrivo il norvegese Thor Hushovd. Lungo il percorso che passa da Wevelgem e Roubaix, il gruppo affronterà diversi settori in pavè che caratterizzano la classica per eccezione delle pietre la Paris – Roubaix:

  • Gruson à Carrefour de l’Arbre
  • Ennevelin à Pont-Thibault
  • Bersée
  • Sars-et-Rosiéres à Tilloy-les-Marchiennes
  • Brillon à Warlaing
  • Wandignies-Hamage à Hornaing
  • Helésmes à Wallers

9 LUGLIO 2014. Nibali sfoggia la maglia gialla conquistata a Sheffield con 2″ di vantaggio su Alberto Contador (Tinkoff – Saxo) e Christopher Froome (Team Sky), mentre i favoriti della frazione sono senza dubbio Peter Sagan (Cannondale) e Fabian Cancellara (Trek Factory Racing); da non sottovalutare il polacco e futuro campione del mondo Michal Kwiatkowski (Omega Pharma – Quick Step) e Greg Van Avermaet (BMC Racing Team). Tanta pioggia, sul percorso, che rende impraticabili due dei nove settori storici come un tratto di Mons-en-Pévèle e Orchies à Beuvry-la-Forêt.

LA RICOGNIZIONE DELLO SQUALO. In Aprile l’Astana Pro Team, in concomitanza con le classiche delle Ardenne, organizza una ricognizione sui tratti in pavè che interessano la frazione del Tour; Nibali è affiancato dai comapagni Jakob Fuglsang, Lieuwe Westra, Tanel Kangert e Andrey Grivko. “Non ho mai partecipato alla Roubaix!!! Le sue pietre sono nettamente più difficili da affrontare rispetto a quelle dell’Eneco Tour”. Questa la sentenza dello Squalo che dalla sua parte sa di poter contare sulla grande abilità nella guida del mezzo.

FUGA DI GIORNATA. La fuga di giornata è composta da Tony Martin (Omega Pharma – Quick Step), Tony Gallopin (Lotto Belisol), Marcus Burghardt (BMC Racing Team), Rein Taaramäe (Cofidis, Solutions Credits), Simon Clarke e Matthew Hayman (Orica GreenEDGE), Samuel Dumoulin (AG2R La Mondiale) e proprio Westra.

CADE FROOME. Froome inizia la sua complicatissima giornata con una caduta che lo coinvolge dopo appena 29 km di corsa.

PRIMO SETTORE DI PAVE’. Il gruppo entra nel primo settore quello di Gruson à Carrefour de l’Arbre ad alta velocità e in molti non riescono a tenere il passo. Una nuova caduta coinvolge Froome che questa volta lascia intravedere tanta sofferenza; il ritiro è praticamente una decisione sofferta ma naturale visto le quattro cadute in un mese che l’hanno coinvolto.

CONTADOR E VALVERDE SI STACCANO.  Il gruppo procede ad alta velocità e l’imbocco dei settori è una vera e propria volata per prendere le posizioni in testa al plotone. Gli specialisti “menano” e a pagarne le conseguenze sono Alberto Contador e Alejandro Valverde (Movistar Team) che si staccano senza più rientrare.

LARS BOOM E SEP VANMARCKE ATTACCANO.  Con il gruppo sempre più ridotto all’osso il duo della Belkin Lars Boom e Sep Vanmarcke rompono gli indugi e attaccano; incredibilmente Sagan e Cancellara non riescono a stare sulle ruote degli attaccanti che vengono raggiunti dal fuggitivo della prima ora Westra che si traina Fuglsang e Nibali. La lucidità di Vincenzo è disarmante; doma le pietre come un veterano e ben presto si ritrova a giocarsi una tappa che non rientra nelle sue caratteristiche.

BOOM VINCE E CONTADOR AFFONDA. Vanmarcke fora e Westra termina il suo lavoro. In testa sull’ultimo tratto allunga Boom e il duo Astana Nibali – Fuglsang decide di non seguire l’olandese ma di amministrare l’enorme vantaggio che si sono costruiti sulle pietre. Boom vince meritatamente la tappa e Vincenzo si piazza terzo; un risultato che alla vigilia nessuno si sarebbe mai immaginato. Valverde taglia il traguardo con un ritardo dalla maglia gialla di con un ritardo di 2’09”; affonda Contador che perde ben 2’35”.

Accadde Oggi: Vincenzo Nibali vince a Sheffield e va in maglia gialla.

Vincenzo Nibali trionfa sull’arrivo di Sheffield

Vincenzo Nibali si presenta al via del Tour de France 2014 con la maglia tricolore vinta qualche giorno prima a Fondo ai danni del baby Davide Formolo.

I rivali sono quelli di sempre e rispondono al nome di Alberto Contador (Tinkoff – Saxo) e Christopher Froome (Team Sky).

6 LUGLIO 2014. Dopo la prima frazione Leeds – Harrogate in maglia gialla troviamo il velocista tedesco del Team Giant – Shimano Marcel Kittel. La seconda frazione York – Sheffield di 201 km non è una frazione per velocisti ma quasi per esperti delle Ardenne; infatti dal punto di vista altimetrico il gruppo troverà per strada ben 9 brevi ma insidiosissime salite. Sette uomini al comando cercano l’impresa con Biel Kadri (AG2R La Mondiale) che sarà l’ultimo a mollare; Peter Sagan (Cannondale) fa lavorare tutto il giorno la sua squadra. L’obiettivo per il ragazzo di Zilina è quello di staccare Kittel e cercare di andare in maglia gialla.

IL GRUPPO SI SPEZZA. Kittel come previsto perde molto presto contatto ma a sorprendere è il suo compagno di squadra e connazionale John Degenkolb che riesce a resistere sulla Côte de Midhopestones (2400 metri al 5,2% di pendenza media). In testa al gruppo si portano gli uomini dello statunitense Andrew Talansky (Garmin Sharp) che ha sorpreso tutti al Criterium du Dauphine; Tom Jelte Slagter, sulla Côte d’Oughtibridge (1600 metri al 7,1%) seleziona nuovamente il gruppo che perde quasi tutte le ruote veloci ad eccezione del solito Sagan e del temibilissimo Greg Van Avermaet (BMC Racing Team).

COTE DE JENKIN ROAD. L’ultima côte in programma è quella di Jenkin Road (800 metri al 7,4%); dopo un momento di studio Contador e Froome si scattano in faccia con il britannico che scollina per prima. La velocità si riduce notevolmente e Vincenzo capisce che c’è margine per attaccare. A meno 1800 metri dall’arrivo una scheggia tricolore si butta in discesa e sul tratto pianeggiante mantiene un vantaggio di sicurezza che permettono allo “squalo” di trionfare e vestire per la prima volta in carriera la maglia gialla. Van Avermaet regola il gruppetto dei battuti.

Tour of Oman (2.HC): dominio Astana e prova di forza di Alexey Lutsenko

Alexey Lutsenko Oman

Dominio dell’Astana Pro Team al Tour of Oman (2.HC) con Alexey Lutsenko che vince la classifica generale e Miguel Angel Lopez che si aggiudica la tappa regina con il consueto arrivo a Jabal Al Akhdhar (Green Mountain) e l’affermazione di Magnus Cort Nielsen.

Dopo la prima tappa vitta in volata da Bryan Coquard (Vital Concept Cycling Club) davanti a Mark Cavendish (Dimension Data) e Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo), già la seconda frazione dà un piccolo scossone in classifica con la vittoria di tappa di Nathan Haas (Team Katusha – Alpecin), complice anche un GPM ai meno 5 km dall’arrivo che ha scremato il gruppo.

Terza frazione con arrivo in contropendenza aWadi Dayqah Dam e affermazione di Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) che nell’occasione stacca Alberto Rui Costa (UAE Team Emirates) e Lutsenko. Il giorno dopo il danese Magnus Cort Nielsen regola il gruppo in volata davanti a Giovanni Visconti (Bahrain Merida Pro Cycling Team) e Alberto Bettiol.

La tappa regina con arrivo ai 1235mt a Green Mountain doppietta Astana con Lopez che vince la tappa e Lutsenko che mette una seria ipoteca sulla classifica generale; ultima tappa con volatona del campione europeo Alexander Kristoff.

 

Tour of Oman (2.HC)

Classifica Generale

Tour of Oman Generale

 

Riepilogo Tappe

Tour of Oman Riepilogo

Volta a la Comunitat Valenciana Stage3 (TTT): la cronosquadre alla BMC Racing Team

BMC

La BMC Racing Team si aggiudica nettamente la terza tappa della Volta a la Comunitat Valenciana (2.1), la cronosquadre di Calpe. Il team americano ha percorso i 23,2 km alla media di 50.772 staccando di oltre 1 minuto l’Astana Pro Team e la Ag2R la Mondiale.

In classifica generale situazione immutata con Alejandro Valverde (Movistar Team) che precede di 4 e 6 secondi il duo Astana Luis Leon Sanchez e Jakob Fuglsang.

 

Volta a la Comunitat Valenciana (2.1)

Stage 3 (TTT) >> Benitatxell – Calpe (23,2 km) > Ordine Arrivo

Volta a la Comunitat Valenciana Stage3 (TTT) Ordine Arrivo.jpg

 

Classifica Generale

Volta a la Comunitat Valenciana Stage3 (TTT) Classifica Generale

Volta a la Comunitat Valenciana Stage1: volata vincente di Danny Van Poppel

Danny Van Poppel
Danny Van Poppel

Volata vincente, e prima vittoria in maglia Team LottoNL – Jumbo, per Danny Van Poppel che sia aggiudica la prima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana (2.1).

Sin dal via si susseguono gli attacchi, difatti l’azione di giornata prende piede dopo 10 km di gara e vede protagonisti Francisco Mancebo (Inteja Dominican Cycling Team), Paul Ourselin (Direct Energie); sul duo di testa si riportano Jose Manuel Diaz (Israel Cycling Academy) e Ibai Salas (Burgos – BH). Vantaggio massimo dei fuggitivi di 5’15”.

La situazione cambia a metà frazione quando le squadre dei velocisti prendono in mano la situazione e riducono pian piano lo svantaggio fino ad annullare l’azione dei quattro uomini all’attacco; proprio quando la volata sembra l’unica soluzione, ci prova Gianni Moscon (Team Sky). L’azzurro attacca a tre chilometri dall’arrivo ma la sua azione viene annullata a ridosso degli ultimi 1000 metri; volata lanciata e caduta per Sacha Modolo (Team EF Education First – Drapac p/b Cannondale), fortunatamente si escludono fratture, e vittoria del 24enne olandese che precede Luka Mezgec (Mitchelton – Scott) e Jurgen Roelandts (BMC Racing Team). Nono Marco Canola (Nippo Vini Fantini – Europa Ovini) e primo della truppa azzurra.

 

69th Volta a la Comunitat Valnciana (2.1)

Stage 1 >> Oropesa el Mar – Peniscola (191,4 km) > Ordine Arrivo

Volta a la Comunitat Valenciana Stage1 Ordine Arrivo

 

Classifica Generale

Volta a la Comunitat Valenciana Stage1 Classifica Generale

Dubai Tour: Wilier Triestina – Selle Italia tra i team invitati

DubaiTour2018

Sono state svelate in mattinata i team che saranno impegnati dal 6 al 10 febbraio al Dubai Tour (2.HC). 16 i team al via di cui 9 WorldTour e solo una Professional italiana invitata la Wilier Triestina – Selle Italia.

World Tour

  • Astana Pro Team
  • Bahrain Merida Pro Cycling Team
  • BMC Racing Team
  • Quick – Step Floors
  • Dimension Data
  • Katusha -Alpecin
  • Lotto NL – Jumbo
  • Trek – Segafredo
  • UAE Team Emirates

 

Professional

  • Aqua Blue Sport
  • Cofidis
  • Rally Cycling
  • Team Novo Nordisk
  • Wilier Triestina – Selle Italia

 

Continental

  • Mitchelton – BikeExchange

 

Nazionali

  • Emirati Arabi Uniti

 

Tirreno – Adriatico 2018: svelato il percorso. Cast stellare al via!

Tirreno
Tirreno – Adriatico 2018

Stamane è stato presentato il percorso della Tirreno – Adriatico 2018; quasi 1000 km di percorso con un dislivello totale di 11000 metri.

La “Corsa di Due Mari” prenderà il via il mercoledì 7 marzo con la consueta cronosquadre di Lido di Camaiore; il giorno successivo tappa dedicata esclusivamente ai velocisti con l’arrivo di Follonica. Venerdì 9 si inizia a fare sul serio con la frazione più lunga, 234km, con arrivo tutt’altro che facile a Trevi; sabato 10 la frazione che presumibilmente deciderà la gara con l’arrivo in salita ai 1345 mt di Sarnano Sassonetto, ma non solo perchè prima di arrivare all’ascesa finale il percorso è tutt’altro privo di insidie.

Le emozioni non finiscono qui, anzi, domenica 11 tappa dedicata all’Aquila di Filottrano Michele Scarponi; una tappa che vivrà di emozioni dalla partenza fino all’arrivo.

Chiusura a San Benedetto del Tronto con la frazione a cronometro individuale.

Arrivano già le prime conferme sulla StartList con la presenza del tre volte Campione del Mondo Peter Sagan (Bora – Hansgrohe), Philippe Gilbert e Bob Jungels (Quick – Step Floors), Chris Froome e Geraint Thomas (Team Sky), Fabio Aru (UAE Team Emirates), Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team), Edvald Boasson Hagen e Louis Meintjes (Dimension Data), Ion Izagirre (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Tom Dumoulin (Team Sunweb) e Greg Van Avermaet (BMC Racing Team).

Gree – Tour of Guangxi Stage 1: Fernando Gaviria vince la prima tappa

FernandoGaviria
Fernando Gaviria

Il colombiano Fernando Gaviria (Quick – Step Floors) si aggiudica la prima tappa del Gree – Tour of Guangxi (2.UWT).

Tappa di 107,4 km intorno a Beihai che presenta due “difficoltà” altimetriche segnalate come GPM di terza categoria; in quattro compongono la fuga di giornata che vede protagonisti Andriy Grivko (Astana Pro Team), Silvan Diller (BMC Racing Team), Nick Dougall (Dimension Data) e Rémi Cavagna.

Diller e Cavagna resta da soli ai meno 30 dall’arrivo proprio dopo lo scollinamento del secondo gran premio della montagna, ma il gruppo tirato dalla Quick – Step Floors chiude sulla fuga e lancia Gaviria alla vittoria allo sprint su Dylan Groenewegen (Team LottoNL – Jumbo) e il tedesco Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe).

 

Gree – Tour of Guangxi (2.UWT)

Stage 1 >> Beihai – Beihai (107,4 km) > Ordine Arrivo

Gree-TourOfGuangxiStage1OrdineArrivo

 

Classifica Generale

Gree-TourOfGuangxiStage1ClassificaGenerale

Japan Cup Cycle Road Race: Richie Porte rientra e chiude la stagione in Giappone

RichiePorte

L’australiano Richie Porte sarà al via della Japan Cup Cycle Road Race (1.HC); la corsa giapponese rappresenterà per il ciclista della BMC Racing Team l’occasione di rientare, e chiudere la stagione, in gruppo dopo la caduta all’ultimo Tour de France nella tappa di Chambéry e di testare le proprie condizioni in vista del lungo lavoro invernale.