Coppa Sabatini – Gran Premio Città di Peccioli (1.1), One Day Race: numero di Alexey Lutsenko!!!

lutsenko
@bettiniPhoto

Alexey Lutsenko vince la 67esima edizione della Coppa Sabatini – Gran Premio Città di Peccioli (1.1) passando tutta la giornata in fuga e resistendo alla grande al rientro del gruppo.

Dopo circa 15 km di gara si forma la fuga di giornata composta da Sho Hatsuyama (Nippo – Vini Fantini – Faizanè), Egan Bernal (Team INEOS), Dmitri Grudzev e Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), Antonio Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Simone Petilli (UAE Team Emirates), Davide Formolo (Nazionale Italiana), Stefan Bissegger (Svizzera), Simone Ravanelli (Androni Giocattoli – Sidermec), Lorenzo Fortunato (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), Anthony Delaplace (Team Arkéa – Samsic), Alessandro Fedeli (Delko Marseille Provence), Evgeny Shalunov (GazProm – RusVelo), Natnael Berhane (Cofidis, Solutions Credits), Fabien Doubey (Wanty – Groupe Gobert), Simon Pellaud e Anthony Rappo (IAM Excelsior); il gruppo, controllato dalla Bahrain – Merida, non lascia tantissimo spazio mantenendo il gap sempre intorno ai 2 minuti.

A 80 km dall’arrivo il campione kazako Lutsenko decide di muoversi in prima persona guadagnando rapidamente sul primo gruppo inseguitore e sul gruppo principale; a tre giri dal termine i fuggitivi di giornata alzano bandiera bianca e il gruppo inizia a scremarsi grazie all’azione di Alberto Bettiol  che tuttavia non porta benefici poichè il vantaggio di Lutsenko è sempre di 2 minuti. Sul penultimo passaggio sullo strappo di Peccioli fanno la differenza Sonny Colbrelli, Simone Velasco e Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy) ma neanche loro tre riusciranno chiudere su uno scatenato Lutsenko in forma mondiale.

Per il kazako è un trionfo solitario e meritatissimo; per lui nona vittoria in stagione. Completano il podio Colbrelli e Velasco.

 

Coppa Sabatini – Gran Premio Città di Peccioli (1.1)

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Peccioli Arrivo

 

CicloMercato: Carapaz potrebbe restare in Movistar. Dennis in CCC Team già ad Agosto. Possibile ritorno in Astana per Landa?

quintana

La prima finestra di CicloMercato apre ufficialmente  giovedì 1 agosto; gli ultimi rumors che arrivano sono quelli del passaggio immediato di Rohan Dennis dalla Bahrain – Merida Pro Cycling Team, rapporto ormai usurato dopo il ritiro dell’australiano dal Tour, per approdare al CCC Team. Un colpo che in prospettiva futura mette in difficoltà la squadra che come già annunciato perderà Vincenzo Nibali e il fratello Antonio che andranno alla Trek – Segafredo. Le voci di Mikel Landa alla Bahrain si stanno raffreddando con il basco che non fà un discorso di soldi ma di progetto tecnico; per Mikel si è mossa sottotraccia l’Astana Pro Team per quello che sarebbe in gradito e clamoroso ritorno con i kazaki che guardano da vicino le mosse intorno a Jakob Fuglsang . Tra l’altro Landa, presidente,  conferma che l’Euskadi il prossimo anno prenderà la licenza Professional. In Movistar trovato il sostituto che sarà Enric Mas mentre la posizione di Richard Carapaz si sta delineando con la permanenza che diventa la prima opzione del ciclista ecuadoregno.

Tornando alle ufficialità ricordiamo il passaggio di Nairo Quintana all’Arkèa – Samsic, Guillaume Martin alla Cofidis, Tiesj Benoot al Team Sunweb e di Camilo Ardila all’UAE Team Emirates. Quest’ultima è molto interessata a Maximiliano Richeze e a Davide Formolo.

Warren Barguil è sempre più intenzionato a prolungare il suo contratto in Arkèa; i francesi vedono sempre più in Nacer Bouhanni per il dopo Andrè Greipel. Nessuna novità sul futuro di Elia Viviani che comunque resta accostato alla Cofidis insieme a Fabio Sabatini.

Scontata la squalifica torna in gruppo Davide Appollonio che ha firmato per l’Amore&Vita – Prodir.

Tour de France (2.UWT), Stage 19: una violenta grandinata e una frana stravolgono il Tour. Tappa neutralizzata sull’Iseran. Egan Bernal nuova Maglia Gialla

Frana

Se il ritiro ad inizio tappa di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) sembrava essere il colpo di scena della diciannovesima tappa del Tour de France (2.UWT), arriva il maltempo con una violenta grandinata e una frana a fermare la tappa odierna con arrivo a Tignes.

Ad inizio tappa molto attivo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) che tenta insieme a Dan Martin (UAE Team Emirates) di portare via un gruppo per la fuga di giornata; ai due si aggiungono Pello Bilbao (Astana Pro Team) e Jesus Herrada (Cofidis, Solutions Credits). Qui arriva il primo colpo di scena con Pinot che si affianca prima all’auto del medico di corsa, si stacca e successivamente si ritira dalla corsa di casa.

Davanti si forma un gruppo di 30 elementi: Dylan Van Baarle (Team Ineos), Patrick Konrad (BORA – hansgrohe), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale), Damiano Caruso (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Alejandro Valverde, Andrey Amador, Marc Soler (Movistar Team), Gorka Izagirre, Alexey Lutsenko, Magnus Cort Nielsen (Astana Pro Team), Laurens De Plus (Team Jumbo – Visma), Rigoberto Uran, Alberto Bettiol, Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Fabio Aru (UAE Team Emirates), Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Michael Matthews (Team Sunweb), Thomas De Gendt (Lotto –  Soudal), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data), Warren Barguil ed Elie Gesbert (Arkéa – Samsic).

Caruso, con l’aiuto di Nibali, scollina per primo sul Monteè d’Assois e sul Col de la Madeleine accorciando le distanze dal leader della Maglia a Pois Romain Bardet. I due azzurri tirano il gruppo dei fuggitivi creando una buona selezione ma appena si sale verso l’Iseran il gruppo cambia ritmo. Il primo a scattare è Geraint Thomas ma subito a piazzare lo scatto decisivo è Egan Bernal che stacca tutti compresa la maglia gialla Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e scollina sull’Iseran con un vantaggio di 52″ su Laurens De PlusSteven Kruijswijk, ThomasEmanuel Buchmann e Mikel Landa. Alaphilippe transita con un ritardo di 2’07”.

In discesa ASO, prende atto delle cattive condizioni del tempo e una frana rendono la strada dopo l’Iseran impraticabile, neutralizza la tappa in cima al GPM.

Bernal è la nuova maglia gialla.

 

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Tour de France (2.UWT), Stage 15: Bis di Simon Yates a Foix Prat d’Albis. Mikel Landa attacca, Thibaut Pinot irresistibile. Julian Alaphilippe si stacca ma resta in Giallo.

Simon Yates

La quindicesima tappa del Tour de France (2.UWT) la ricorderemo per molto tempo; 185 i km con partenza da Limoux e arrivo a Foix Prat d’Albis.

In apertura di frazione tantissimi movimenti per trovare la fuga giusta e una prima ora di corsa da pazzi a 52 km/h di media. Finalmente il gruppo dà il via libera a 28 uomini: Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe), Romain Bardet, Tony Gallopin (Ag2r La Mondiale), Vincenzo Nibali, Jan Tratnik (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Rudy Molard, Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ), Nairo Quintana, Andrey Amador, Marc Soler (Team Movistar), Pello Bilbao, Omar Fraile, Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), Michael Woods (EF Education First Pro Cycling Team), Simon Yates (Mitchelton – Scott), Simon Geschke (CCC Team), Dan Martin (UAE Team Emirates), Julien Bernard, Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Lennard Kämna, Nicholas Roche (Team Sunweb), Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Credits), Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Roman Kreuziger (Team Dimension Data) e Amäel Moinard (Arkéa – Samsic).

Sul primo GPM di giornata il Col de Montségur ci prova Nibali ma è Woods che lo precede allo scollinamento; il gruppo tirato dalla Deceuninck – Quick Step procede con un ritardo poco superiore ai 5 minuti.

Landa

Sul Port de Lers si inizia a fare sul serio tra i fuggitivi con Simon Yates molto attivo che mette in seria difficoltà Nibali costretto ad alzare bandiera bianca; si stacca anche Quintana che comunque riesce a rientrare successivamente sul britannico mentre il gruppo dei migliori inizia a perdere pezzi tra cui Enric Mas che non tiene il ritmo imposto da un grandissimo Elia Viviani. Sul Col de Péguère è Simon Geschke a muoversi prendendo subito una trentina di secondo su Yates e compagnia; dal gruppo il si muove Mikel Landa seguito in prima battuta dal Jakob Fuglsang che poco dopo è costretto a rialzarsi. L’azione di Landa è come sempre molto bella da vedere e anche molto efficace; sulla sua strada incontrerà Amador e Soler che daranno una grossa mano d’aiuto. Per Landa KOM del Cole de Péguère con una VAM di 1880 e 10″ in meno sul record precedente di scalata firmato Chris Froome. Allo scollinamento Yates riprende Geschke mentre Landa ha un vantaggio di 32″ sul gruppo dei big.

PinotUltima salita che porta a Foix Part d’Albis con Yates scatenato che si libera di Geschke e Landa che riprende ad uno ad uno tutti i fuggitivi tra cui Quintana il quale non da nessuna collaborazione al compagno di squadra. A sei km dall’arrivo David Gaudu termina il suo ed entra in azione Thibaut Pinot sul quale si riportano Egan Bernal, Emmanuel Buchmann e Julian Alaphilippe, ma l’azione di “Tibò” è straripante e per la prima volta Alaphilippe si stacca prima dal connazionale e poi dal gruppetto di Geraint Thomas e Alejandro Valverde.

AlaphilippeNel frattempo Yates firma la seconda vittoria in questo Tour e alle sue spalle arrivano a 33″ Pinot e Landa, a 51″ Bernal e Buchmann, ad 1’03” l’impressionante Lennard Kamna, a 1’22 Thomas con Valverde e Steven Kruijswijk mentre Alaphilippe arriva al traguardo dopo 1’40”.

Classifica generale che vede “LouLou” sempre in testa ma il suo vantaggio nei confronti dei suoi più immediati inseguitori inizia a diminuire con Pinot che si porta a 1’50”.

 

Tour de France (2.UWT)

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Tour de France (2.UWT), Stage 10: Wout Van Aert beffa Elia Viviani sull’arrivo di Albi. Il vento gioca un brutto scherzo a Pinot, Uran, Porte e Fuglsang

van aert

La decima tappa del Tour de France (2.UWT) segna la prima vittoria di Wout Van Aert (Team Jumbo – Visma) alla sua prima partecipazione alla corse a tappe più importante del circuito World Tour.

La fuga di giornata è composta da Anthony Turgis (Total Direct Énergie), Tony Gallopin (Ag2R La Mondiale), Natnael Berhane (Cofidis, Solutions Credits), Odd Christian Eiking (Wanty – Groupe Gobert) e Mads Wurtz Schmidt (Team Katusha – Alpecin); in secondo momento si accoda ai fuggitivi Michael Schar (CCC Team). Il loro vantaggio massimo non sale mai sopra i 2’30” con la Deceuninck – Quick Step che controlla agevolmente la situazione. Ai meno 70 km dall’arrivo svolta improvvisa della tappa si mettono a tirare la EF Education First Pro Cycling Team, il Team Jumbo – Visma e il Team Ineos che mettono alla frusta il gruppo frazionandolo e facendo staccare una quarantina di unità, ma a 35 km dall’arrivo si creano i presupposti per dei ventagli con Julian Alaphilippe ed Elia Viviani che si adoperano in prima persona.

A farne le spese sono Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Rigoberto Uran, Jakob Fuglsang (Astana Pro Team), Richie Porte e Giulio Ciccone (Trek – Segafredo); sfortunato Mikel Landa (Movistar Team) che a causa di una caduta provocata da Warren Barguil (Arkèa – Samsic) si ritrova nel terzo gruppo degli attardati.

A pochi chilometri dall’arrivo è il Team Sunweb che cerca di portare nella migliore posizione possibile Michael Matthews, ma la volata è una storia a due tra Van Aert e Viviani con il belga che ha la meglio solo al fotofinish; terzo Caleb Ewan (Lotto – Soudal).

Il gruppo Pinot arriva con un ritardo di 1’40 mentre Landa, più dietro, limita i danni con 2 minuti.

 

Tour de France (2.UWT)

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Tour de France (2.UWT), Stage 6: fuga vincente per Teuns e Ciccone. Al belga la tappa a Giulio la Maglia Gialla

teuns

La Planches des Belles Filles, sede d’arrivo della sesta tappa del Tour de France (2.UWT),sorride ai colori azzurri; nel 2014 Vincenzo Nibali vince e va in maglia gialle, nel 2017 Fabio Aru piazza la zampata spiazzando i big e oggi Giulio Ciccone, in fuga da inizio tappa, arriva secondo dietro Dylan Teuns (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) ma diventa a sorpresa e con merito il nuovo leader del Tour.

14 uomini all’attacco: Natnael Berhane (Cofidis, Solution Credits), Xandro Meurisse e Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert), Thomas De Gendt e Tim Wellens (Lotto – Soudal), Benoit Cosnefroy (Ag2r La Mondiale), Dylan TeunsSerge Pauwels (CCC Team), Julien BernardGiulio Ciccone (Trek – Segafredo), Nikias Arndt (Team Sunweb),  Fabien Greiller (Total Direct Energie), Nils Politt (Team Katusha – Alpecin) e André Greipel (Arkéa – Samsic); il vantaggio degli uomini all’attacco sale rapidamente superando i 7 minuti con la Deceuninck – Quick Step che lascia fare.

Il traguardo volante di Linthal viene vinto da Pasqualon mentre sulla prima salita di giornata Le Markstein Wellens precede Ciccone e Meurisse. Il Le Grand Balon viene conquistato sempre da Wellens sul mai domo Meurisse. Dopo il rifornimento il vantaggio sale addirittura a 8’30” con Greipel che prima del Balon d’Alsace si stacca; il gruppo adesso è tirato dalla Movistar Team con Alejandro Valverde in versione gregario riesce a rosicchiare 2 minuti alla fuga-

Sul Col de la Croix tenta l’assolo De Gendt ma la sua azione non è come quella dei giorni migliori mentre il gruppo si avvicina sempre di più. Fondamentale anche per le sorti della classifica generale è la salita che porta Col des Chevreres con Ciccone che passa per primo e guadagna gli 8″ di abbuono. Sull’erta finale Ciccone e Teuns salutano Wellens e Meurisse mentre il gruppo piano piano recupera il gap di svantaggio. A tre chilometri dall’arrivo ci prova un coraggiosissimo Mikel Landa  che resiste fino all’ultimo km prima che su di lui rientri in prima persona la maglia gialla Julian Alaphilippe.

Davanti l’ultimo km è micidiale e premia Teuns che stacca Ciccone negli ultimi 200 metri ma l’azzurro non sà di essere il nuovo leader della corsa. Terzo Meurisse davanti ad u buonissimo Geraint Thomas (Team Ineos) e Thibaut Pinot che proprio sull’arrivo precedono Alaphilippe e i migliori del gruppo con Egan Bernal, Nairo Quintana e Landa.

Ciccone

Perdono terreno Vincenzo Nibali che perde contiene il suo ritardo sotto il minuto mentre accusa 1 minuto Aru.

 

Tour de France (2.UWT)

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Tour de France (2.UWT), Stage 3: a lezione da “LouLou” !!! Tappa e maglia per Alaphilippe

Alaphilippe

Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) vince la terza tappa del Tour de France (2.UWT) trionfando sull’arrivo di Épernay strappando a Mike Teunissen (Team Jumbo – Visma) la Maglia Gialla.

Cinque gli attaccanti di giornata  Stéphane Rossetto (Cofidis, Solutions Credits), Tim Wellens (Lotto – Soudal), Paul Ourselin (Total Direct Energie), Yoann Offredo (Wanty – Groupe Gobert) e Anthony Delaplace (Arkéa – Samsic); il vantaggio massimo dei fuggitivi non sale mai sopra i 2’30” anche grazie all’azione di Tony Martin che si traina tutto il gruppo mantenendo a vista la testa del gruppo.

Gli ultimi 50 km di corsa sono quelli che presentano difficoltà altimetriche partendo con la prima Côte de Nanteuil la Foret dove parte Wellens che stacca i compagni di fuga e passa primo sul GPM mentre il gruppo tirato da Kasper Asgreen recupera terreno sul quartetto alle spalle di Wellens. Il belga passa primo anche sulla Côte d’Hautvillers e sulla Côte de Champillon. Sulla Côte de Mutigny, a soli 17 km dall’arrivo Alaphilippe piazza lo scatto decisivo e in pochi metri stacca il gruppo, anche se provano a stare sulle sue ruote Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), Mikel Landa (Movistar Team), Mike Woods (EF Education First Pro Cycling Team) e Maximilian Schachmann  (BORA – hansgrohe), e riprende un Wellens che si ferma subito dopo lo striscione del GPM con evidenti problemi meccanici. Il francese vola in discesa mentre nel gruppo si organizza la Jumbo – Visma che perde Teunissen ma sostiene Wout Van Aert.

Sulla Côte du Mont Bernon Alaphilippe aumenta il suo vantaggio mentre il coraggioso gruppo dei migliori alle sue spalle attende qualche movimento da parte di Peter Sagan, movimento che non avverrà fino al traguardo. Il francese della Deceuninck vince la tappa e si prende una meritatissima Maglia Gialla; Michael Matthews (Team Sunweb) vince la volata del gruppetto dei migliori davanti a Jasper Stuyven (Trek – Segafredo), Greg Van Avermaet (CCC Team), Sagan e Matteo Trentin (Mitchelton – Scott).

 

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Liège – Bastogne – Liège (1.UWT): Jakob Fuglsang irresistibile. Davide Formolo secondo!!!

Fuglsang Liegi
Jakob Fuglsang

Il vice campione olimpico di Rio 2016 e capitano dell’Astana Pro Team Jakob Fuglsang si aggiudica l’edizione #105 della Liège – Bastogne – Liège (1.UWT).

Edizione della Doyenne caratterizzata dalla pioggia battente e dal freddo che ad inizo gara accompagna il plotone e gli attaccanti di giornata Julien Bernard (Trek – Segafredo), Tobias Ludvigsson (Groupama – FDJ), Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert) e Jérémy Maison (Arkéa – Samsic), Kevin Deltombe (Sport Vlaanderen – Baloise) e Mathijs Paasschens e Kenny Molly (Wallonie – Bruxelles) e Lilian Calmejane (Total Direct Energie); il vantaggio massimo dei fuggitivi tocca i dieci minuti e proprio per questo dietro la Deceuninck – Quick Step e Team Sky iniziano a lavorare mettendo alla corda tantissimi atleti. Si ritirano Dan Martin (UAE Team Emirates) e il Campione del Mondo Alejandro Valverde (Movistar Team) apparso ancora debilitato a livello fisico.

A 70 km dall’arrivo si esaurisce l’azione dei fuggitivi ma sul Col du Rosier si sganciano Tanel Kangert (EF Education First Pro Cycling Team) e Omar Fraile seguiti immediatamente da  Benoît Cosnefroy (AG2R – La Mondiale), Damiano Caruso (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Michael Albasini (Mitchelton – Scott), David De La CruzBjorg Lambrecht (Lotto – Soudal), Winner AnaconaCarlos Verona e Alessandro De Marchi (CCC Team); l’estone saluta tutti sulla Redoute. Proprio ai piedi della Côte des Forges dal gruppo si muovono Matej Mohoric, Enrico Battaglin (Team Katusha – Alpecin) e Patrick Konrad (BORA – hansgrohe); l’austriaco rilancia l’azione e in solitaria va a riprendere Kangert.

Sulla Côte de Roche-aux-Faucons parte Fuglsang che risponde al precedente attaco di Tim Wellens; sul danese si riportano Michael Woods e Julian Alaphilippe. Jakob è una furia e una volta ripreso parte nuovamente seguito dal solito Woods e da Davide Formolo; Alaphilippe e Vincenzo Nibali sono costretti ad alzare bandiera bianca. In discesa il trio al comando guadagna sul gruppetto dei migliori ma Fuglsang in pianura attacca per la terza volta staccando i compagni d’avventura e involandosi trionfante a Liegi. Per il capitano della formazione kazaka è indubbiamente il successo più importante della carriera a coronamento di un inizio di stagione che lo ha visto sempre protagonista e nelle primissime posizioni del gruppo.

“Formolino” si regala un buonissimo secondo posto davanti al compagno di squadra Maximilian Schachmann che vince la volata del gruppetto dei migliori con Nibali che taglia il traguardo in ottava posizione.

 

Liège – Bastogne – Liège (1.UWT)

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Liegi Arrivo

Tour of The Alps (2.HC), Stage 4: Nibali dà spettacolo ma Tao Geoghegan Hart piazza il bis in volata

Geoghegan Hart

Quarta tappa del Tour of The Alps (2.HC), Baselga di Pinè – Cles (134 km), e seconda vittoria per il britannico del Team Sky Tao Geoghegan Hart che in volata ha la meglio su un combattivo Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team).

Dopo 35 km parte la fuga composta da Andrey Zeits (Astana Pro Team), Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale), Aldemar Reyes (Manzana Postobon), Antonio NibaliElie Gesbert (Arkéa – Samsic), Sergio Samitier (Euskadi – Murias) ed Edoardo Zardini (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM); su i sei uomini al comando riesce a rientrare in un secondo momento Alex Aranburu (CajaRural – RGA Seguros).

Ai piedi della Forcella di Brez il gruppo alza il ritmo sotto l’impulso della Bahrain e dell BORA – hansgrohe riducendo il vantaggio dei fuggitivi e scremando decisamente il gruppo; Samitier scollina per primo sul GPM e insieme a Zardini attacca in discesa.

Antonio Nibali sul Passo Predaia si fa riprendere dal gruppo per preparare l’attacco del fratello Vincenzo; il siciliano in poche pedalate riprende i fuggitivi e stronca anche la resistenza di Vuillermoz. Il gruppo è tirato da Chris Froome in versione gregario e il suo lavoro da i suoi frutti annullando l’attacco del messinese. In testa alla corsa si forma un gruppetto formato da Nibali, Froome, Pavel Sivakov, Geoghegan Hart e Rafal Majka. Nibali non si dà per vinto e sferra ben 5 attacchi ma è l’ultimo quello più importante anche perchè trova, finalmente, la collaborazione di Majka; i due guadagnano circa 30″ sugli immediati inseguitori proprio in vista dell’ultimo km della salita.

Froome da grande campione tiene a bada i suoi giovani compagni e riesce a chiudere nuovamente annullando per la seconda volta l’azione di Nibali. Ma lo squalo è indemoniato e ci riprova sull’ultimo strappetto portandosi dietro Sivakov e il solito Majka che parte in contropiede; l’azione del polacco si esaurisce all’interno dell’ultimo chilometro con il Team Sky che si prepara alla volata di Geoghegan Hart che partito ai – 300 mt tiene botta e vince la tappa davanti al messinese, Majka e al leader della corsa Sivakov.

 

Tour of The Alps (2.HC)

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Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT), Stage 4: tappa e maglia per Miguel Angel Lopez

lopez

Colpo doppio per il colombiano Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) che vince la quarta tappa della Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT), Llanars (Vall de Camprodon) – La Molina (Alp) di 150,3 km, balzando così in testa alla classifica generale della corsa spagnola.

Super fuga di giornata composta da 24 unità James Knox (Deceuninck – Quick Step), Damiano Caruso e Antonio Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Davide Villella (Astana Pro Team), Patrick Bevin (CCC Team), Michael Matthews e Michael Storer (Team Sunweb), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale), Giulio Ciccone e Niklas Eg (Trek – Segafredo), Marc Soler Carlos Verona (Movistar Team), Hugh Carthy e Joe Dombrowski (EF Education First Pro Cycling Team), Gregor Mülhberger e Maximilian Schachmann (BORA –  hansgrohe), Daniel Navarro (Team Katusha –  Alpecin), Tsgabu Grmay e Daryl Impey (Mitchelton – Scott), Sébastian Reichenbach (Groupama – FDJ), Guillame Martin (Wanty – Groupe Gobert), Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Crédits), Amaël Moinard (Team Arkéa-Samsic) e Mikel Bizkarra (Euskadi – Murias). Il mini plotoncino guadagna un margine di 3’15” sul gruppo.

Sulle rampe della prima scalata a La Molina la corsa entra nel vivo con Soler che va a riprendere Mülhberger che si era precedentemente avvantaggiato; l’azione dello spagnolo è concreta mentre il gruppo è tirato da Jhonatan Narvaez che imposta un ritmo abbastanza sostenuto. Il leader della corsa Thomas De Gendt (Lotto – Soudal) cade in discesa alzando, difatto, bandiera bianca.

Ai meno 9 dal traguardo piazza l’attacco Lopez; da dietro il Team Sky è ben tirato da  Ivan Ramiro Sosa che miete vittime illustri come Enric Mas, Richie Porte e Wilco Keldermann. Appena Sosa termina il suo lavoro parte Egan Arley Bernal che con una “sgasata” delle sue si riporta sul connazionale insieme a Nairo Quintana e Adam Yates ben supportato dal gemello Simon in versione gregario. Lopez attacca nuovamente ai meno 4 dall’arrivo e stavolta rispondono solo Bernal e Adam Yates. Davanti resistono finchè possono Soler e Mülhberger ma Lopez è in formato “Superman” e li riprende all’interno dell’ultimo chilomentro mettendo a segno la doppietta tappa e maglia; secondo uno stoico  che precede Soler,

 

Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT)

Stage 4 >> Llanars (Vall de Camprodon) – La Molina (Alp) (150,3 km) > Ordine Arrivo

catalunya arrivo

 

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