Alex Carera: “Nibali e Nadal campioni unici nel loro genere. A&J All Sports? E’ iniziato tutto con il Fantaciclismo!!!”

Alex Carera

Classe 75′. Ciclismo e tennis nel cuore. Professione procuratore. Alex Carera insieme al fratello Johnny sono i fondatori della A&J AllSports.

A&J SPORTS. Alex è un giovane studente universitario di economia e la sua passione per il ciclismo gli offre l’intuizione che avrebbe cambiato la sua vita. Insieme a Johnny, il fratello più grande e direttore commerciale di un noto marchio da sempre legato al mondo del ciclismo, Alex crea il “Fantaciclismo”; cosa può rendere appetibile il Fantaciclismo? “Grazie a mio fratello Johnny abbiamo deciso di mettere il palio diversi premi, e devo dire che l’idea è piaciuta subito a tutti. Abbiamo investito 500 mila lire per comprare tre pagine della rivista della Federciclismo, Tuttociclismo. Il ritorno fu incredibile nonostante non avessimo la possibilità di usufruire delle attuali tecnologie. I nostri canali erano le Poste e il mitico Fax”. Alex, che si occupa di sottoscrizioni di polizze assicurative per sportivi, insieme a Johnny, con la collaborazione di un procuratore di calcio, fondano la First Level e dopo pochi mesi si mettono in proprio con il marchio A&J All Sports.

PROCURATORE. “Il nostro ruolo è abbastanza delicato! Il procuratore non è colui che cerca solo un contratto per il proprio assistito, ma è colui che per il proprio assistito si dedica 24 ore su 24 per la risoluzione di qualsiasi tipo di problema di natura sportiva e privata. Il primo contratto che abbiamo firmato è stato con Cristian Bianchini che si accasò con l’Asics, il 3 Marzo 1997; successivamente riuscimmo ad accaparrarci Romans Vainsteins futuro Campione del Mondo a Plouay”. La comunicazione tra atleta e procuratore è praticamente giornaliera, il Fax è stato sostituito dalla Mail con una risposta in tempo reale.

SOCIAL. “I nostri atleti hanno molta libertà nell’uso dei propri account social, certo devono sempre rispettare delle linee guida che affidiamo a loro, ma generalmente preferiamo che il fan abbia un contatto diretto con l’atleta. Ormai i siti ufficiali sono stati superati da piattaforme come Instagram e Facebook.”

SCUDERIA. “Seguiamo tantissimi ciclisti, di nazionalità diverse come lo sloveno Tadej Pogacar, i nostri Giulio Ciccone, Valerio Conti, Fausto Masnada, Andrea Vendrame, Matteo Moschetti, Niccolò Bonifazio e tanti tanti altri. A livello giovanile, solo al compimento del 18esimo anno d’età, possiamo seguire i migliori juniores in circolazione ed uno di questi è Gianmarco Garofali”. Il ciclista più difficile da seguire? Alex non ha dubbi: “il velocista!!! I velocisti sono difficili da gestire perchè sono esuberanti quanto in gara che nella vita di tutti i giorni. E’ una loro caratteristica che li differenzia tantissimo dal ciclista da Grandi Giri che si sa gestire lungo 20 giorni e resta sicuramente più tranquillo.”

VINCENZO NIBALI. “Vincenzo lo seguiamo dal 2003, incontrandolo nel novembre di quell’anno in occasione della festa della Mastromarco. Le sue doti erano già sotto gli occhi di tutti; era il talento più grande in assoluto del ciclismo italiano. La sua storia parla per lui, Giro, Tour e Vuelta ed un numero incredibile di podi, ben 12, dal 2012 ad oggi. Di Nibali ne nasce uno ogni 40 anni!!! Abbiamo condiviso con lui momenti belli e meno belli, ma sono sicuro che continueremo a vivere grandi emozioni grazie alla sua integrità fisica, al suo entusiasmo e alla grande voglia di primeggiare. Quest’anno una nuova avventura targata Trek – Segafredo che l’ha visto esprimersi bene nelle poche gare corse, con un soddisfacente quarto posto nella generale della Paris – Nice”.

TENNIS. Uno sport che fa parte della vita di Alex è il tennis, una vera e propria passione “sin dai tempi di Boris Becker che a 17 anni vinse i Championship”. Rafael Nadal è il più vincente in campo ma soprattutto ti mette sotto mentalmente, ma un tennista che mi piace tanto è il francese Gilles Simon. In Italia siamo messi molto bene con Jannick Sinner che ho conosciuto qualche anno fa da Riccardo Piatti; si vedeva subito che aveva la stoffa da vincente e i risultati danno ragione al suo immenso talento che lo porterà nei primi 10 della classifica mondiale.”

Per stessa ammissione di Alex, l’aiuto del fratello Johnny è stato fondamentale per tanti motivi che presto scopriremo. STAY TUNED!!!

Trofeo Laigueglia (1.Pro), One Day Race: Giulio Ciccone che vittoria!!!

Giulio Ciccone

Giulio Ciccone, con la maglia della nazionale italiana, vince la 57esima edizione del Trofeo Laigueglia (1.Pro) tagliando in solitaria l’arrivo al termine di un attacco a 10 km dal traguardo.

Dopo il via ufficiale, come di consueto, subito i primi attacchi ma quello di Matteo Baseggio (General Store Essegibi) e Antonio Di Sante (Sangemini Trevigiani) ha “l’approvazione” del gruppo; i due scollinano il Paravenna con un vantaggio superiore a 9 minuti. Sul successivo tratto pianeggiante, prima del Testico, il plotone inizia piano piano a rosicchiare il gap grazie al lavoro del Team Arkéa – Samsic, Vini Zabù – KTM e Nazionale Italiana.

L’azione di Baseggio e Di Sante si esaurisce a 50 chilometri dall’arrivo in prissimità del primo passaggio su Colla Micheri; proprio qui il gruppo inizia ad assottigliarsi e a sgretolarsi. Secondo passaggio con attacco di Diego Rosa, che conferma la buona forma delle prime corse stagionali, che si porta dietro Ciccone, Biniyam Ghirmay (Nippo Delko One Provence) e Marco Tizza (Amore&Vita – Prodir). Il gruppo dietro non resta a guardare con diversi attacchi ma i quattro sembrano ormai giocarsi la corsa.

Ai meno 10 attacca Ciccone che saluta la compagnia andando a vincere la corsa. Ghirmay e Rosa si piazzano rispettivamente secondo e terzo con un distacco di 32″. La volata del gruppetto degli inseguitori se l’aggiudica Andrea Vendrame (Ag2R La Mondiale) che regola Lorenzo Rota, Evgeny Shalunov (Gazprom – RusVelo) e Davide Gabburo (Androni Giocattoli – Sidermec). Tizza chiude ottavo.

 

Trofeo Laigueglia (1.Pro)

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Trofeo Laigueglia

Giro d’Italia (2.UWT), Stage 17: Ad Anterselva arriva ancora la fuga. Prima vittoria da pro per Nans Peters. Carapaz e Landa guadagnano su Nibali e Roglic

Peters
Nans Peters

Prima vittoria da professionista per Nans Peters (Ag2R La Mondiale) che sul traguardo di Anterselva, diciassettesima tappa del Giro d’Italia (2.UWT), porta a termine la fuga di giornata con un bellissimo attacco negli ultimi chilometri.

Fuga di giornata come sempre numerosa e che prende vita sin dai primi metri di gara. 18 gli uomini che la compongono: Amaro Antunes e Victor de la Parte (CCC Team), Andrea Vendrame e Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Bob Jungels (Deceuninck – Quick Step), Chris Hamilton e Esteban Chaves (Mitchelton – Scott), Davide Formolo (BORA – hansgrohe), Gianluca Brambilla e Nicola Conci (Trek – Segafredo), Jan Bakelants (Team Sunweb), Tanel Kangert (EF Education First Pro Cycling Team), Koen Bouwman (Team Jumbo – Visma), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Mirco Maestri (Bardiani – CSF), Nans Peters, Thomas De Gendt (Lotto – Soudal) e Valerio Conti (UAE Team Emirates); la loro azione prende immediatamente piede con il vantaggio che sale a 7 minuti.

Sul Passo della Mendola è Bakelants ad allungare e a tentare la sortita in solitaria; il belga resta allo scoperto e scollina primo anche ad Elvas; la sua azione si esaurisce sul Terento. Nel gruppo Maglia Rosa si viaggia regolare.

A 14 km dall’arrivo parte Peters e la sua azione è irresistibile; nulla da fare per Chaves e compagnia perchè il ciclista francese aumenta metro dopo metro il suo vantaggio anche sull’ultima salita. Il gruppo affronta Anterselva con il forcing di Jan Hirt (Astana Pro Team) che fa andare fuori giri un confuso Miguel Angel Lopez che prima si stacca e poi rientra. A muoversi è Mikel Landa (Movistar Team) che in poche pedalate prende un buon margine stroncando la resistenza del buon Hugh Carthy; le facce di Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) e di Primoz Roglic non sono quelle dei giorni migliori e Richard Carapaz se ne accorge e segue immediatamente l’attacco di Lopez.

Nel frattempo Peters trionfa sulla pista di Biathlon di Anterselva rifilando 1’34” a Chaves e 1’51” a Formolo e Masnada. Landa guadagna 19″ sul gruppetto Nibali/Roglic mentre sono 9 i secondi guadagnati dalla Maglia Rosa.

 

Giro d’Italia (2.UWT)

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Giro Arrivo

Classifica Generale

Giro Generale

Tro – Bro Lèon (1.1): Andrea Vendrame è il primo italiano a vincere la corsa francese

Vendrame
Andrea Vendrame

Gran bel numero quello di Andrea Vendrame (Androni Giocattoli – Sidermec) che ieri in Francia si è aggiudicato l’edizione #39 del Tro – Bro Lèon (1.1).

205,4 i km da percorrere con 4 uomini al comando, Alex Paton (Canyon), Kim Magnusson (Riwal Readynez Cycling Team), Sergio Rodriguez (Euskadi – Murias) e Julien El Farès (Delko Marseille Provence), che hanno caratterizzato la corsa nell prima parte. La corsa francese è famosa per i numerosi tratti in sterrato e proprio nell’ultimo settore rompe gli indugi  Marc Sarreau (Grupama – FDJ) che non trova particolare efficacia e collaborazione; un piccolo gruppetto si gioca tutto in volata con l’azzurro che mette in mostra un notevole spunto e batte Baptiste Planckaert (Wallonie – Bruxelles) e il danese Emil Vinjebo.

 

Tro – Bro Lèon (1.1)

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Bro Leon Arrivo

Ciclismo Cup 2019: le classifiche

ciclismo cup

Al termine della seconda prova della Ciclismo Cup 2019, GP Industria & Artigianato (1.HC), la Neri Sottoli – Selle Italia KTM mantiene la leadership della classifica a squadre grazie al piazzamento nell top10 a Larciano di Giovanni Visconti e alla dodicesima piazza di Simone Velasco.

In forte ripresa l’Androni Giocattoli – Sidermec che piazza nei primi dieci Mattia Cattaneo, Andrea Vendrame e Matteo Montaguti. Male la Nippo – Vini Fantini – Faizanè con Nicola Biagioli unico #OrangeBlue a portare a termine la corsa.

Nulla da fare per la Bardiani – CSF che raccimola 10pt grazie a Lorenzo Rota.

 

Classifica Squadre

  1. Neri Sottoli – Selle Italia – KTM 156 pt
  2. Androni Giocattoli – Sidermec 128 pt
  3. Nippo – Vini Fantini – Faizanè 72 pt
  4. Bardiani – CSF 28 pt

 

Classifica Individuale

Simone Velasco (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM) 68
Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec) 51
Nicola Bagioli  (Nippo – Vini Fantini – Faizanè) 50
Andrea Vendrame (Androni Giocattoli – Sidermec) 44
Francesco Gavazzi  (Androni Giocattoli – Sidermec) 38

GP Industria & Artigianato: Maximilian Schachmann batte Mattia Cattaneo

Schachmann
Maximilian Schachmann

Il tedesco della Bora – Hansgrohe Maximilian Schachmann si aggiudica la 42esima edizione del GP Industria & Artigianato (1.HC) battendo sulla linea d’arrivo l’azzurro Mattia Cattaneo (Androni- Giocattoli Sidermec).

L’azione di giornata è composta da Federico Zurlo (Giotti – Victoria), Eduard Prades (Movistar  Team), Manuele Mori (UAE Team Emirates), Davide Gabburo (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), Mattia Cattaneo e Cesare Benedetti. I sei trovano un buon accordo fino all’ultimo passaggio sul San Baronto; il gruppo tirato dalla Mitchelton – Scott prepara l’attacco di Damien Howson che in poche pedalate si riporta sui fuggitivi portandosi dietro Giovanni Visconti, Josè Rojas e Krister Hagen (Riwal Readynez).

Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) non resta a guardare e proprio nella parte più dura dell’ultima ascesa si riporta sul gruppo in testa insieme a Michael Albasini. In discesa prendono il largo Schachmann e Cattaneo; i due si giocheranno la vittoria allo sprint, un remake della diciottesima tappa del Giro d’Italia 2018. Cattaneo cerca di impostare la volata in testa ma il tedesco è semplicemente il più forte. Terza piazza per Andrea Vendrame che vince la volata del gruppetto inseguitore.

 

GP Industria & Artigianato (1.HC)

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Larciano Arrivo

Presidential Cycling Tour of Turkey (2.UWT) Stage 4: Diego Ulissi non delude le attese; tappa e maglia per l’azzurro

UlissiTurchia
Diego Ulissi

Dopo le tre volate tutte ad appannaggio del velocista irlandese Sam Bennett (Bora – Hansgrohe), la quarta tappa della Presidential Cycling Tour of Turkey (2.UWT), Marmaris – Selcuk (204,1 km), viene vinta da Diego Ulissi (UAE Team Emirates) che rispetta i pronostici della vigilia che lo davano assoluto favorito sull’arrivo di Selcuk.

Come ormai accade la corsa si anima fin da subito con continui attacchi di diversi ciclisti; l’azione giusta è quella di Davide Ballerini (Androni – Sidermec – Bottecchia), Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF), Alberto Cecchin (Wilier Triestina – Selle Italia), Danilo Celano (Caja Rural – Seguros RGA), Ferit Samli (Turchia) e Ludovic Robeet (WB Veranclassic Aqua Protect). Il vantaggio dei fuggitivi non supera mai i 3 minuti di vantaggio dal gruppo controllato dagli uomini di Ulissi.

Sulla salita finale perde contatto il leader della corsa Bennett; il primo attacco lo porta il ciclista di casa Ahmet Örken seguito a ruota da Andrea Vendrame che riesce anche a staccare il turco. Leopold Konig dal gruppo rompe gli indugi ma Ulissi si fa trovare pronto annullando l’azione del portacolori della Bora. In testa al gruppo tira sempre la UAE con Przemyslaw Niemec che fà l’andatura fino all’ultimo km; attacca Yonder Godoy seguito dal compagno Daniel Felipe Martinez, Fausto Masnada, Ulissi e Jesper Hansen (Astana Pro Team). Quest’ultimo cerca di anticipare ma Ulissi rientra ai meno 300mt e affonda in maniera definitiva aggiudicandosi con merito la quarta frazione che gli porta in dote la maglia da leader.

Presidential Cycling Tour of Turkey (2.UWT)

Stage 4 >> Marmaris – Selcuk (204,1 km) > Ordine Arrivo

PresidentialCyclingTourofTurkey(2.UWT)Stage4OrdineArrivo

 

Classifica Generale

PresidentialCyclingTourofTurkey(2.UWT)Stage4ClassificaGenerale