Le Tour de France 🇫🇷 (2.UWT), Stage 10: Sam Bennett batte Caleb Ewan e Peter Sagan.

Sam Bennett

Sam Bennett 🇮🇪 (Deceuninck – Quick Step) vince a decima tappa del Tour de France 🇫🇷 (2.UWT) battendo in volata sul traguardo di Saint Martin de Ré Caleb Ewan 🇦🇺 (Lotto – Soudal) e Peter Sagan 🇸🇰 (BORA – hansgrohe) strappando al tre volte campione del mondo la leadership nella classifica a punti.

Coppia elvetica in testa alla corsa con Stefan Kung 🇨🇭 (Groupama – FDJ) e Michael Schar 🇨🇭 (CCC Team) con un vantaggio che non supera mai i due minuti di vantaggio.

Come anticipato in sede di presentazione della tappa il vento è protagonista con una prima ora a 50 km/h di media e con il gruppo che si spezza in più tronconi per poi ricomporsi dopo una decina di km.

Tante cadute ieri che coinvolgono tra gli altri Alessandro De Marchi 🇮🇹, Toms Skujins 🇱🇻 (Trek Segafredo) e Nicolas Roche 🇮🇪 (Team Sunweb); successivamente cade anche il nostro Davide Formolo 🇮🇹 (UAE Team Emirates) che sarà costretto al ritiro per una frattura alla clavicola.

Matteo Trentin 🇮🇹 vince lo sprint di Chatelaillon Plage davanti a Sagan e Bennett.

La Deceuninck negli ultimi chilometri prende in mano le operazioni e chiude prima sulla fuga e poi con Michael Morkov 🇩🇰 lancia perfettamente Bennett che resiste al ritorno di Ewan.

Primoz Roglic 🇸🇮 (Team Jumbo – Visma) conserva la maglia gialla.

Gran Trittico Lombardo 🇮🇹 (1.Pro), One Day Race: Gorka Izagirre vince in solitaria. Ottima quinta posizione per Vincenzo Nibali.

Gorka Izagirre

Sotto un temporale estivo Gorka Izagirre 🇪🇸 (Astana Pro Team) vince la prima e storica edizione del Gran Trittico Lombardo 🇮🇹 (1.Pro).

La fuga di giornata si forma quasi subito dopo il via ufficiale ed è composta da Oscar Riesebeek 🇳🇱 (Alpecin – Fenix), Anton Kuzmin 🇰🇿 (Gazprom – Rusvelo) e Raffaele Radice 🇮🇹 (Sangemini Trevigiani Mg.Kvis), Quinten Hermans 🇧🇪 (Circus – Wanty Gobert), Davide Baldaccini 🇮🇹 (Colpack Ballan) e Matius Stocek 🇸🇰 (Beltrami TSA Marchiol); l’azione prende forza e il vantaggio massimo sfora i 10′ fino a quando prende in mano la situazione la CCC Team che mette a lavorare Fran Ventoso 🇪🇸.

La situazione cambia drasticamente con l’entrata in scena del circuito di Varese e con il forcing della Trek – Segafredo con l’azione di Jacopo Mosca 🇮🇹 e dello stesso Vincenzo Nibali 🇮🇹; a far esplodere la corsa ci pensano Gianluca Brambilla 🇮🇹 e Michal Kwiatkowski 🇵🇱 (Team Ineos) seguiti da Nibali, Gorka Izagirre e uno splendido Filippo Fiorelli 🇮🇹 (Bardiani CSF – Faizanè); rientrano, successivamente, Greg Van Avermaet 🇧🇪 e Gianni Moscon 🇮🇹 che riportano dentro una decina di atleti. Penultimo passaggio e attacco di Alessandro De Marchi 🇮🇹 ma su di lui rientrano immediatamente Alex Aranburu 🇪🇸, Jan Polanc 🇸🇮 (UAE Team Emirates), Michal Kwiatkowski, Jhonatan Narvaez 🇪🇨 , Vincenzo Nibali, Louis Vervaeke 🇧🇪 e Nicola Bagioli 🇮🇹 (Androni Giocattoli – Sidermec) e lo stesso Izagirre che parte nella discesa che porta verso il traguardo e all’ultima tornata del circuito di Varese. L’azione del ciclista basco sfrutta l’indecisione del gruppetto dei migliori che non riusciranno più a rientrare sul portacolori dell’ Astana.

La volata dei battuti è vinta da Aranburu su Van Avermaet; ottimo quinto posto per Nibali che è sempre stato nel vivo della corsa e che sopratutto non ha avuto nessun tipo di dolore alla mano.

Gran Trittico Lombardo 🇮🇹 (1.Pro) >> One Day Race > Legnano – Varese (199,7 km) Arrivo

Accadde Oggi: ad Hautacam Vincenzo Nibali è padrone del Tour de France 2014!

Vincenzo Nibali trionfa ad Hautacam

Ultima tappa pirenaica del Tour de France 2014, una frazione corta di 145,5 km con partenza da Pau e arrivo in salita ad Hautacam (13,5 km al 7,9% di pendenza media). Oltra all’arrivo in quota sono in programma altri 3 GPM la Côte de Bénéjacq (2600 metri al 6,8%), la Côte de Loucrup (2000 metri al 6,5%) e il Col du Tourmalet (17 km al 7,4%). La situazione in classifica generale vede il siciliano con 5’26” su Alejandro Valverde (Movistar Team) e 6′ su Thibaut Pinot (FDJ.fr).

24 LUGLIO 2014. Ad inizio tappa si susseguono gli attacchi da parte di diversi atleti che cercano di portare via la fuga di giornata; ci prova l’australiano Adam Hansen (Lotto Belisol) ma la sua azione viene neutralizzata. Si muove l’olandese Steven Kruijswijk (Belkin – Pro Cycling Team) che si porta dietro un gruppetto di 20 unità con tre azzurri che rispondono la nome di Alessandro De Marchi, alla ricerca della vittoria nella speciale classifica della combattività, insieme al compagno di squadra Marco Marcato (Cannondale) e Daniel Oss (BMC Racing Team); nel gruppetto di testa troviamo anche due vincitori di tappa come Lars Boom, quinta frazione con arrivo ad Aremberg, e il francesino Blel Kadri (AG2R La Mondiale) trionfatore sull’arrivo di Gerardmer.

ATTACCA VALVERDE. L’Astana Pro Team tiene sotto controllo la situazione cercando di non fare aumentare il vantaggio dei fuggitivi; il ritmo è buono e lungo la scalata del Tourmalet il gruppo dei migliori inizia a perdere pezzi. Subito dopo lo scollinamento parte Valverde; azione disperata quella del murciano che sa che deve giocarsi tutto per poter arrivare a Parigi sul podio. Il vantaggio dell’embatido piano piano viene rosicchiato da Nibali che in discesa vola e si presenta in ottima posizione ai piede della salita finale che porta da Hautacam.

CHRIS HORNER. Lo squalo nel corso degli anni ha trovato nello statunitense Chris Horner un coriaceo avversario; il portacolori della Lampre – Merida è il primo ad attaccare e il messinese lo segue senza alcun tipo di problema. Vincenzo sta a ruota per un centinaio di metri per poi scattare e lasciare sul posto Chris.

SHARK ATTACK. Piano piano riprende e stacca i fuggitivi della prima ora e alle 16:53 supera a doppia velocità lo spagnolo Mikel Nieve (Team Sky). Il dominio di Nibali è totale!!! taglia il traguardo rifilando 1’10” a Pinot e 1’12” a Rafal Majka (Tinkoff – Saxo).

TOUR IN TASCA. In classifica generale la maglia bianca Pinot è staccato di 7’10” subito davanti a Jean Christophe Peraud che scalza, definitivamente, dal terzo gradino del podio il solito Valverde.

I NUMERI DI VINCENZO. 13300 i metri in 37’20” per arrivare in vetta ad Hautacam; 1059 metri di dislivello con una VAM di 1705 m/h con circa 6,05 w/kg espressi. Numeri che certificano la super condizione che spesso Vincenzo mantiene durante la terza settimana di un grande giro.

LE SUE PAROLE. “Oggi volevo un’altra vittoria. La squadra ha lavorato duramentee sono contento perchè era importante vincere qui sui Pirenei. Oggi mi sento il padrone del Tour. Ho un vantaggio considerevole e posso stare abbastanza tranquillo in vista della cronometro di chiusura”.

Accadde Oggi: Vincenzo Nibali vince a Chamrousse nel ricordo di Gino Bartali e Fabio Casartelli

Vincenzo Nibali vince sull’arrivo di Chamrousse

Partenza da Saint-Etienne e arrivo dopo 197,5 km a Chamrousse, una tappa sulle Alpi che prevede l’ascesa del Col de la Croix de Montvieux, il Col de Palaquit e i 18 km che portano ai 1730 metri di Chamrousse. Situazione in classifica generale con lo squalo in maglia gialla con un vantaggio di 2’23” su Richie Porte (Team Sky) e 2’47” su Alejandro Valverde (Movistar Team).

14 LUGLIO 2014. Una data importante per il Tour 2014 che in quel giorno ricorda il centenario della nascita di Gino Bartali e il 19° anniversario della morte di Fabio Casartelli. A cercare di onorare di Gino e Fabio ci provano Daniel Oss, Giovanni Visconti e Alessandro De Marchi determinati a lasciare il segno. Il gruppo dietro controlla senza alcun tipo di difficoltà.

ASTANA IN DIFFICOLTA’. Michele Scarponi a 50 km dall’arrivo si stacca stremato e Jakob Fuglsang cade in discesa; con Vincenzo resta il solo Tanel Kangert che si occupa in prima persona dello squalo.

CI PROVA DE MARCHI. Il “Rosso di Buja” stacca i compagni d’avventura e cerca di andare del suo passo verso l’arrivo; al suo inseguimento la coppia Rafal Majka e Leopold Konig. Il Movistar Team prende in mano la situazione in testa al gruppo con Richie Porte in grande difficoltà che dice addio a qualsiasi tipo di ambizione di podio; arriverà al traguardo con un ritardo superiore agli 8′.

SHARK ATTACK. Kangert da tutto se stesso e ai meno 6600 metri dall’arrivo parte Nibali; attacco feroce che gli dà la possibilità di rientrare in un baleno sulla coppia di testa Majka – Konig. Il tempo di rifiatare e nuovo attacco per andare da solo al traguardo per il terzo successo personale mettendo una seria ipoteca sulla vittoria finale del Tour de France.

Volta a la Comunitat Valenciana (2.Pro), Stage 2: Tadej Pogacar fa suo l’arrivo di Cullera battendo allo sprint Alejandro Valverde.

Tadej Pogacar

Sempre più sorprendete Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che vince la seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana (2.Pro) battendo in volata Alejandro Valverde (Movistar Team) e Dylan Teuns (Team Bahrain – McLaren).

Alessandro De Marchi (CCC Team), Jos Van Emden (Team Jumbo – Visma), Rémi Cavagna (Deceuninck – Quick-Step), Hector Saez e Alvaro Cuadros (Caja Rural – Seguros RGA) formano la fuga di giornata che prende vita dopo appena 5 km dall’inizio della corsa; il loro vantaggio massimo supera i 6 minuti.

Il gruppo imposta la velocità giusta andando a chiudere sulla fuga a 10 km dall’arrivo; un caduta coinvolge il velocista olandese Fabio Jakobsen che riporta diverse escoriazioni.

La tappa si decide sullo strappo di Cullera 1900 metri tutti  con una pendenza media del 9,2% e punte che toccano il 12%; ci provano in sequenza Jan Polanc seguito da Gianni Moscon (Team Ineos) ma sull’azzurro chiude immediatamente Valverde che is lancia verso il traguardo, ma da dietro arriva il giovane sloveno che mette a segno la prima vittoria stagionale e la nona della sua giovanissima carriera.

Per lui tappa e maglia.

 

Volta a la Comunitat Valenciana (2.Pro)

Stage 2 >> Torrent – Cullera (181 km) > Ordine Arrivo

Volta a la Comunitat Valenciana Tappa 2 Arrivo

Classifica Generale

Volta a la Comunitat Valenciana Tappa 2 Generale

Liège – Bastogne – Liège (1.UWT): Jakob Fuglsang irresistibile. Davide Formolo secondo!!!

Fuglsang Liegi
Jakob Fuglsang

Il vice campione olimpico di Rio 2016 e capitano dell’Astana Pro Team Jakob Fuglsang si aggiudica l’edizione #105 della Liège – Bastogne – Liège (1.UWT).

Edizione della Doyenne caratterizzata dalla pioggia battente e dal freddo che ad inizo gara accompagna il plotone e gli attaccanti di giornata Julien Bernard (Trek – Segafredo), Tobias Ludvigsson (Groupama – FDJ), Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert) e Jérémy Maison (Arkéa – Samsic), Kevin Deltombe (Sport Vlaanderen – Baloise) e Mathijs Paasschens e Kenny Molly (Wallonie – Bruxelles) e Lilian Calmejane (Total Direct Energie); il vantaggio massimo dei fuggitivi tocca i dieci minuti e proprio per questo dietro la Deceuninck – Quick Step e Team Sky iniziano a lavorare mettendo alla corda tantissimi atleti. Si ritirano Dan Martin (UAE Team Emirates) e il Campione del Mondo Alejandro Valverde (Movistar Team) apparso ancora debilitato a livello fisico.

A 70 km dall’arrivo si esaurisce l’azione dei fuggitivi ma sul Col du Rosier si sganciano Tanel Kangert (EF Education First Pro Cycling Team) e Omar Fraile seguiti immediatamente da  Benoît Cosnefroy (AG2R – La Mondiale), Damiano Caruso (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Michael Albasini (Mitchelton – Scott), David De La CruzBjorg Lambrecht (Lotto – Soudal), Winner AnaconaCarlos Verona e Alessandro De Marchi (CCC Team); l’estone saluta tutti sulla Redoute. Proprio ai piedi della Côte des Forges dal gruppo si muovono Matej Mohoric, Enrico Battaglin (Team Katusha – Alpecin) e Patrick Konrad (BORA – hansgrohe); l’austriaco rilancia l’azione e in solitaria va a riprendere Kangert.

Sulla Côte de Roche-aux-Faucons parte Fuglsang che risponde al precedente attaco di Tim Wellens; sul danese si riportano Michael Woods e Julian Alaphilippe. Jakob è una furia e una volta ripreso parte nuovamente seguito dal solito Woods e da Davide Formolo; Alaphilippe e Vincenzo Nibali sono costretti ad alzare bandiera bianca. In discesa il trio al comando guadagna sul gruppetto dei migliori ma Fuglsang in pianura attacca per la terza volta staccando i compagni d’avventura e involandosi trionfante a Liegi. Per il capitano della formazione kazaka è indubbiamente il successo più importante della carriera a coronamento di un inizio di stagione che lo ha visto sempre protagonista e nelle primissime posizioni del gruppo.

“Formolino” si regala un buonissimo secondo posto davanti al compagno di squadra Maximilian Schachmann che vince la volata del gruppetto dei migliori con Nibali che taglia il traguardo in ottava posizione.

 

Liège – Bastogne – Liège (1.UWT)

One Day Race >> Liège – Liège (256 km) > Ordine Arrivo

Liegi Arrivo

Amstel Gold Race (1.UWT): Alaphilippe e Fuglsang beffati da un fenomenale Mathieu Van der Poel

van der poel
Mathieu Van der Poel

Edizione #54 dell’Amstel Gold Race (1.UWT), sicuramente una dei quelle edizioni che difficilmente faremo fatica a dimenticare; profeta in patria il nuovo fenomeno del ciclismo mondiale Mathieu Van der Poel (Corendon – Circus) che in maglia di Campione d’Olanda vince la sua prima classica della sua giovanissima carriera.

I primi 20 km di gara sono incredibilmente tranquilli fino al terzo muro di giornata Lange Raarberg (Meerssen) 1,8km / 3,9% dove si muovono Michael Schar (CCC Team), Nick Van der Lijke (Roompot – Charles) e Paolo Simion (Bardiani – CSF) che verranno raggiunti in seguito da Grega Bole (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Julien Bernard (Trek – Segafredo), Marcel Meisen (Corendon – Circus), Thomas Sprengers e Aaron Verwilst (Sport Vlaandaren – Baloise) e dopo un lungo inseguimento anche da Tom Van Asbroeck (Israel Cycling Academy); il gruppo lascia fare tanto che il vantaggio massimo degli uomini al comando è di 7’45”.

Il gruppo piano piano inizia a far diminuire il gap con i fuggitivi ma a 43 km dall’arrivo Van der Poel esce allo scoperto seguito a Gorka Izagirre (Astana Pro Team) che si limita a stare sulle ruote del campione neerlandese. Il gruppo tirato dalla Deceuninck – Quick Step non lascia spazio al Campione del Condo di Ciclocross, anzi prima lo tiene un pò a “bagno maria” e poi rientra e annulla con decisione l’azione. Momento di svolta della corsa è la caduta di Alexey Lutsenko che fraziona il plotone dei migliori; Julian Alaphilippe attacca con decisione seguito da Jakob Fuglsang e Matteo Trentin (Mitchelton – Scott) che ben presto si stacca e verrà ripreso da Michal Kwiatkowski (Team Sky).

La coppia all’attacco da subito fa il vuoto, Trentin e Kwiatkowski si trovano a 40″ e il gruppetto dei migliori a più di un minuto. Proprio dal gruppetto attacca Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe) seguito a distanza da Simon Clarke (EF Education First Pro Cycling Team) e Bauke Mollema. Quando ormai la vittoria è un discorso riservato alla coppia in testa Fuglsang smette di collaborare facendo innervosire Alaphilippe; Kwiatkowski fiuta l’occasione e saluta Trentin e rientra incredibilmente sulla testa della corsa appena dentro l’ultimo km. Van der Poel nel frattempo sgrana il gruppetto dei migliori e si riporta ai meno 600 a pochi metri dal trio in testa. Il fenomeno olandese parte con forza ai 350 mt dall’arrivo, salta tutti e si aggiudica la prima monumento della carriera davanti a Clarke e Fuglsang, Alessandro De Marchi è il primo degli azzurri cogliendo la settima posizione finale.

 

Amstel Gold Race (1.UWT)

One Day Race >> Maastricht – Berg en Terblijt (265,7 km) > Ordine Arrivo

Amstel Arrivo

 

Itzulia Basque Country (2.UWT), Stage 4: Terza vittoria per Maximilian Schachmann

Schachmann

Terza vittoria in quattro tappe per Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe) che vince anche sull’arrivo di Arrigorriaga sede d’arrivo della quarta frazione dell’Itzulia Basque Country (2.UWT).

Prima dell’inizio della frazione arriva la notizia del ritiro per motivi precauzionali di Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step), coinvolto in una brutta caduta nella terza tappa. Sette gli uomini che portano via la fuga di giornata Carlos Verona (Movistar Team), Stephen Williams (Bahrain – Merida Pro Cycling Team), Maxime Monfort (Lotto – Soudal), Tsgabu Grmay (Mitchelton – Scott), Alessandro De Marchi (CCC Team), Michael Storer (Team Sunweb) e Mikel Iturria (Euskadi – Murias); nel frattempo altro ritiro eccellente quello di Michal Kwiatkowski (Team Sky).

Nel drappello dei fuggitivi rompe gli indugi De Marchi che si porta dietro Verona; il gruppo è tirato dalla Mitchelton – Scott e appena la strada inizia a salire parte Adam Yates prontamente marcato da Schachmann, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Jakob Fuglsang (Astana Pro Team). Si forma così un quartetto che si giocherà la vittoria in una volata ristretta che vede Schachmann imporsi di potenza su Pogacar e leggermente più staccati seguono Fuglsang e Yates.

Il tedesco della BORA rafforza la leadership nella generale con ben 51″ di vantaggio sul compagno di squadra Patrick Konrad e 52″ su Ion Izagirre.

 

Itzulia Basque Country (2.UWT)

Stage 4 >> Vitoria Gasteiz – Arrigorriaga (163,3 km) > Ordine Arrivo

Itzulia Arrivo

 

Classifica Generale

Itzulia Generale

Paris – Nice (2.UWT), Stage 4: Fuga vincente per Magnus Cort Nielsen

cort nielsen

Il ciclista danese Magnus Cort Nielsen è il protagonista assoluto della quarta tappa della Paris – Nice (2.UWT), insieme ai compagni della fuga che ha caratterizzato la frazione.

Il 26enne dell’Astana Pro Team entra nell’azione di giornata in compagnia di Alessandro De Marchi (CCC Team), Mathias Le Turnier (Cofidis Solutions Credits), Thomas De Gendt (Lotto – Soudal), Christoph Pfingsten (Bora – Hansgrohe), Kévin Reza (Vital Concept B&B Hotels), Julien Bernard (Trek – Segafredo), Olivier Le Gac (Groupama – FDJ), Damien Gaudin (Direct Energie), Giulio Ciccone ed Elie Gesbert (Team Arkéa Samsic). Il gruppo lascia fare agli attaccanti che arriveranno ad accumulare un vantaggio massimo di 6’45”.

In testa al gruppo si dividono l’onere di cercare di chiudere sulla fuga la Deceuninck  Quick Step e la UAE Team Emirates; ai meno 80 dall’arrivo si staccano Marcel Kittel (Team Katusha – Alpecin), per una caduta, e l’ex leader della corsa Dylan Groenewegen (Team Jumbo – Visma) che insieme al tedesco non tiene le ruote del gruppo nei GPM di giornata.

Al primo passaggio sul traguardo di Pélussin il gruppo ha un ritardo di poco superiore al minuto sul quartetto in testa formato da Cort Nielsen, Ciccone, De Gendt e De Marchi; i quattro tengono alla grande e si giocano così la vittoria di tappa. Il danese, il più veloce dei quattro, attacca all’ultimo chilometro; la sua azione lascia sul posto i compagni di fuga. Completano il podio De Gendt e Ciccone.

Michel Kwiatkowski (Team Sky) mantiene la leadership della corsa.

Paris – Nice (2.UWT)

Stage 4 >> Vichy – Pélussin (212 km) > Ordine Arrivo

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UAE Tour (2.UWT), Stage 4: Caleb Ewan vince ad Hatta Dam. Secondo Moschetti.

caleb ewan

Tappa più complicata del previsto la quarta dell’UAE Tour (2.UWT) con arrivo in cima alla diga di Hatta Dam, una rampa durissima con punte al 17%.

Sei uomini compongono la fuga di giornata con i soliti Igor BoevStepan Kuryianov coadiuvati dal compagno di squadra Artem Nych (Gazprom – RusVelo), Charles Planet (Team Novo Nordisk), Alessandro De Marchi (CCC Team) e William Clarke (Trek-Segafredo).

Il vento è come sempre protagonista e Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida Pro Cycling Team) tenta di organizzare un ventaglio ma l’azione del siciliano è controllata dal Team Jumbo – Visma. Il vantaggio dei fuggitivi, arrivato fino a 8 minuti, crolla sensibilmente e a 12 km dall’arrivo il solo De Marchi resta in testa; proprio in questa fase della corsa attacca Tom Dumoulin (Team Sunweb) che ben presto prima stacca il suo inseguitore Geoffrey Bouchard (Ag2r La Mondiale) e successivamente riprende e lascia sul posto “Il Rosso di Buja”.

Il gruppo si organizza per l’inseguimento e a 6 km dall’arrivo si screma grazie a una maxi caduta che coinvolge tra gli altri Nibali, che arriverà staccato con oltre 4 minuti di ritardo, David Gaudu (Groupama – FDJ) che insieme a Alejandro Valverde e Gianni Moscon (Team Sky) rientrerà in gruppo. Il francesino, tuttavia, si staccherà prima dello strappo finale.

Sulle pendenze arcigne della diga di Hatta Dam parte alla grande Matteo Moschetti seguito dall’aussie Caleb Ewan (Lotto – Soudal) e Primoz Roglic; Ewan ne ha di più e si aggiudica meritatamente la frazione.

 

UAE Tour (2.UWT)

Stage 4 >> Palm Jumeirah – Hatta Dam (197 km) > Ordine Arrivo

uae arrivo

 

Classifica Generale

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