La Flèche Wallonne 🇧🇪 (1.UWT): Marc Hirschi dominasul Mur de Huy.

Ha disputato un Tour de France (2.UWT) all’attacco, al Mondiale di Imola si è piazzato terzo e oggi Marc Hirschi 🇨🇭 (Team Sunweb) si aggiudica alla sua prima partecipazione La Flèche Wallonne.

Edizione che non vede al via Alejandro Valverde 🇪🇸 (Movistar Team) e il campione del mondo Julian Alaphilippe 🇫🇷 (Deceuninck – Quick Step).

La corsa vive sulla fuga di quattro atleti Mauri Vansevenant 🇧🇪, Aaron Van Poucke 🇧🇪 (Sport Vlaanderen – Baloise), Marlon Gaillard 🇫🇷 (Team Total Direct Energie) e Mathijs Paasschens 🇳🇱 (Bingoal – Wallonie Bruxelles).

Il gruppo lascia fare fino ai meno 15 km dall’arrivo quando in testa resta solo Vansevenant e dal plotone esce Rigoberto Uran 🇨🇴 (EF Pro Cycling), che rientra in testa alla corsa complice la caduta del giovane belga.

La corsa si decide sull’ascesa finale del Mur de Huy quando il gruppo rientra sulla testa della corsa e Richie Porte 🇦🇺 (Trek – Segafredo) accelera e alza il ritmo. Da dietro si muove Hirschi che segue lo scatto di Michael Woods 🇨🇦 che non può nulla negli ultimi 100 metri in cui lo svizzero si toglie tutti dalle ruote e va a vincere la sua prima classica.

Si piazza al secondo posto Benoit Cosnefroy 🇫🇷 (Ag2R La Mondiale) di pochissimo davanti a Woods.

Milano – Torino: Rigoberto Uran il più forte sul Colle di Superga

RigobertoUranMilanoTorino

Rigoberto Uran (Cannondale – Drapac Pro Cycling Team) si aggiudica l’edizione 2017 della Milano – Torino; per il colombiano finalmente la vittoria nella classica più antica del mondo dopo la terza piazza nell’edizione 2016.

Partenza molto veloce e fuga di giornata composta da Guillaume Bonnafond (Cofidis Solutions Crèdits), Patrick Lauk (Astana Pro Team) e Simone Andreetta (Bardiani – CSF); il gruppo guidato dalla Cannondale e dalla FDJ lascia spazio ai fuggitivi fino all’imbocco della prima scalata del Superga.

Attaccano la salita Pello Bilbao, Winner Anacona (Movistar Team), Pierre-Roger Laour (Ag2R La Mondiale), David Gaudu e Maurits Lammertink (Team Katusha-Alpecin); allo scollinamento si muove Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) che non ha nessuna difficoltà a riprendere gli attaccanti e lasciarli sul posto. Il transalpino, da tenere d’occhio al Lombardia, in discesa rischia più volte di cadere a causa di traiettorie non eccezionali nei tornanti ma tuttavia non riesce ad iniziare in solitaria la seconda e ultima scalata scalata verso la Basilica di Superga grazie al lavoro di uno splendido Luis Leon Sanchez.

Il primo a muoversi è Rudy Molard ma il nostro Campione d’Italia Fabio Aru attacca violentemente il gruppo, molto rimaneggiato, portandosi dietro Uran, Gaudu, Egan Arley Bernal (Androni – Sidermec – Bottecchia) e Mickael Cherel.; quintetto di qualità dal quale fuoriesce il capitano della Cannondale che attacca ai meno 2 km dall’arrivo. Nessuno riesce a tenere la ruota di “Ciccio” anche se da dietro rinviene molto forte Adam Yates (Orica – Scott) che “rischia” l’aggancio a poche pedalate della linea d’arrivo.

PodioMilanoTorino

Uran festeggia la sua decima vittoria in carriera frutto di una stagione ai massimi livelli; sabato sarà certamente uno dei protagonisti al Giro di Lombardia; a Simon Yates è mancato pochissimo per fare il colpaccio, mentre Aru completa il podio difendendosi dal ritorno di un pimpante Nairo Quintana. Da segnalare in Top10 Guadu e il 21enne, in crescita, Daniel Felipe Martinez (Wilier Triestina – Selle Italia).

 

Milano – Torino

One Day Race >> Milano – Torino (186km) > Ordine Arrivo

Milano-Torino

GP Bruno Beghelli: Luis Leon Sanchez anticipa i velocisti e trionfa nel ricordo di “Scarpa”

LuisLeonSanchez
Luis Leon Sanchez

Vittoria pesante e d’autore quella di ieri al Gran Premio Bruno Beghelli (1.HC) messa a segno da Luis Leon Sanchez (Astana Pro Team) che a 4 km dall’arrivo anticipa il gruppo e arriva solitario a braccia alzate a Monteveglio.

Percorso “classico” che prevede 196,3 km con ben dieci passaggi sulla salita di Zappolino, 1500 mt al 7% di media che potrebbero scremare il gruppo. Come da copione inizio molto veloce con scatti a ripetizione ma l’azione giusta è quella di Simone Bernardini (Sangemini – MG.Kvis), Sebastian Lander (GM Europa Ovini) e Mattia Viel (Unieuro Trevigiani – Hemus 1896); il gruppo guidato dal Team Sky controlla ma a 63 km dall’arrivo Davide Formolo (Cannondale – Drapac) attacca con veemenza sullo Zappolino ma la sua azione viene annullata nella successiva discesa. La Bardiani – CSF sa di non poter portare la corsa con il classico arrivo in volata e difatti il “greenteam” attacca a ripetizione con un Alessandro Tonelli molto attivo.

L’azione più interessante è quella dei francesi Mickaël Cherèl (Ag2R La Mondiale) e Anthony Perez (Cofidis Solutions Credits); i due presto vengono raggiunti da un gruppetto formato da Sèbastien Reichenbach (FDJ), Matteo Bono (UAE Team Emirates), Sergei Chernetckii, Danny Van Poppel, Roger Kluge (Orica – Scott), Manuele Boaro (Bahrain Merida Pro Cycling), Matteo Busato (Wilier Triestina – Selle Italia), Nick Dougall (Dimension Data), Jarlinson Pantano (Trek – Segafredo) e Andrea Vendrame (Androni – Sidermec – Bottecchia); all’imbocco dell’ultima scalata dello Zappolino forza il ritmo Michael Albasini e nella successiva discesa gli dà una mano un pimpante Alberto Bettiol.

Si forma cosi un gruppetto che comprende anche Francesco Gavazzi, Marco Canola (Nippo -Vini Fantini), Sonny Colbrelli, Elia Viviani e Luis Leon Sanchez; il ciclista spagnolo, nel marcamento generale del gruppetto, piazza l’attacco decisivo a 4 km dall’arrivo. I suoi compagni di fuga lo rivedranno all’arrivo con Sanchez visibilmente commosso e che immediatamente dedica la vittoria al suo grande compagno di team il compianto Michele Scarponi. “Una vittoria importante per la squadra. Una vittoria da dedicare ai figli di Scarpa, una vittoria per lui e i suoi familiari.

Dietro all’iberico Colbrelli regola Viviani, Albasini, Bettiol, Pasqualon e Canola.

Gran Premio Bruno Beghelli (1.HC)

One Day Race >> Monteveglio – Monteveglio (196,3 km) > Ordine Arrivo

GpBrunoBeghelli

 

Giro dell’Emilia: Giovanni Visconti si aggiudica la centesima edizione

GiovanniVisconti
Giovanni Visconti

Cento volte Giro dell’Emilia e grandissima vittoria del siciliano Giovanni Visconti (Bahrain Merida Pro Cycling) che sorprende il gruppo e si invola sul San Luca.

La centesima edizione della classicissima italiana prevede eccezionalmente una lunghezza di 223,3 km con cinque passaggi sul San Luca.

SanLucaAltimetria
Inserisci una didascalia

Fuga di giornata che vede protagonisti Davide Ballerini (Androni-Sidermec-Bottecchia), Adrien Niyoëshuti (Dimension Data), Redi Halilaj (Amore & Vita Selle SMP), Francois Bidard (Ag2R La Mondiale), Nicolas Edet (Cofidis Solutions Credits), Fabien Doubey (Wanty Groupe – Gobert), Jacopo Mosca (Wilier Triestina – Selle Italia) sui quali rientrano in un secondo momento Nicola Bagioli (Nippo – Vini Fantini) e Lorenzo Rota (Bardiani – CSF).

I fuggitivi restano compatti fino ai piedi del primo passaggio sul San Luca ma allo scollinamento si forma un terzetto formato da Mosca, Doubey e Edet ma il gruppo inizia inesorabilmete a recuperare. Da dietro si muove la stellina francese Guillaume Martin stoppato immediatamente da Visconti e Mickaël Chérel; sulla seconda ascesa attaccano i due ex compagni di team Francesco Manuel Bongiorno (Sangemini – MG.Kvis) ed Edoardo Zardini che riescono prima a rientrare e poi a staccare il terzetto rimasto in testa alla corsa. Il gruppo tuttavia controlla e a tre giri dal termine chiude su i due azzurri grazie all’azione di Antonio Nibali in grande condizione.

Chavescadutaemilia
La brutta caduta di Esteban Chaves

L’azione di Giovanni Visconti inizia nel tratto in falsopiano subito dopo il San Luca e  il vantaggio sale immediatamente a 30″ grazie al lavoro di Franco Pellizotti e Vincenzo Nibali. Brutta caduta in discesa per Esteban Chaves (Orica – Scott) che coinvolge senza conseguenze anche Jan Bakelants e Egan Arley Bernal; per il colombiano dell’Orica stagione finita e scapola rotta.

 

La gamba di Visconti è quella della giornate migliori e il ciclista siciliano si presenta all’ultimo passaggio sotto l’Arco del Meloncello con 25″ di vantaggio; dietro ci provano Davide Villella (Cannondale – Drapac) e Roman Kreuziger ma l’azione più incisiva è quella di Gianni Moscon (Team Sky) e di Rigoberto Uran ma in entrambi le occasioni Vincenzo Nibali chiude immediatamente lasciando così via libera a Visconti di poter siglare la vittoria più bella della sua carriera proprio davanti allo “Squalo dello Stretto”.

Giro dell’Emilia (1.HC)

One Day Race >> Bologna > San Luca (223,3km) Ordine Arrivo

GiroEmilia

 

 

Tour de France: Le nostre pagelle

Pagelle

Finito il Tour de France noi di Gruppo Compatto diamo i voti ai protagonisti della corsa più importante del mondo.

Chris Froome 10: Il britannico e Capitano indiscusso del Team Sky si aggiudica il quarto Tour in carriera, quello sicuramente più sudato. Froome non ha dominato come gli altri anni ma è stato supportato da tutto il team che ha puntato ad occhi chiusi sul capitano designato per la corsa francese; le gambe e le frullate non sono quelle dei tempi migliori ma il risultato è sempre lo stesso. Vittoria!!!

Rigobero Úran 9,5: Chi si aspettava “Ciccio” sul podio a Parigi? Nessuno! Il colombiano della Cannondale-Drapac Pro Cycling Team chiude in seconda posizione con il distacco più basso nell’era Froome appena 54″. Sempre attento in salita e pronto a seguire i migliori sia sulle Alpi che sui Pirenei; ottima la crono di Marsiglia nella quale blinda la seconda piazza in generale. Vittoria in volata sui migliori a Chambèry.

Mikel Landa 9: Il basco ha fatto il Giro d’Italia vincendo una tappa, salendo tre volte sul podio e portando a casa la maglia del miglior scalatore. Ci si aspettava facesse il suo compitino ma da subito si è fatto notare con un passo in salita decisamente migliore rispetto a tutti gli altri big. Non ha mai avuto dal suo team un pizzico di libertà che alla fine costano al buon Mikel il podio per un solo secondo. Speriamo per il suo futuro che nel suo prossimo team, Movistar, possa finalmente lavorare per se stesso magari già al prossimo Giro d’Italia.

Michael Matthews 9: L’australiano ha fatto il Sagan della situazione; due vittorie di tappa e maglia verde a Parigi frutto di una tattica tutta attacco con fughe su fughe. L’ex Orica non si risparmia anche in salita prendendo punti preziosi che blindano la maglia del compagno Barguil.

Warren Barguil 8,5: Grande Tour per il francese della Sunweb!!! Vittoria a Foix e sull’arrivo in salita sull’Izoard con maglia a pois praticamente mai messa in discussione. In Francia, e non solo, ha infiammato i tifosi; Top10 strameritata.

Marcel Kittel 8,5: Il tedescone della Quick-Step Floors domina le volate del Tuor mettendo a segno 5 fantastiche volate che gli avevano dato in dote la maglia verde. Purtroppo Marcel non arriverà a Parigi complice una caduta nella terza settimana che lo mette out.

Fabio Aru 8: Il “Cavaliere dei Quattro Mori” chiude il secondo Tour in carriera con una bella Top5; a La Planche des Belles Filles Aru stacca tutti e sopratutto strappa la Maglia Gialla a Froome mettendolo in seria difficoltà. Purtroppo da quella vittoria iniziano i problemi fisici del sardo che sulle Alpi risponde agli attacchi dei suoi avversari lasciando l’anima sulla strada.

Daniel Martin 7,5: Mai domo l’irlandese che attacca quando ne ha mettendo da parte i tatticismi evidenziando i progressi fatti in salita. Molto sfortunato nella caduta di Porte nella quale perde terreno in classifica generale.

Edvald Boasson Hagen 7,5: Il norvegese chiude il Tour con un ottima gamba che gli permettono di combattere con Kittel e di rivincere dopo 6 anni, al Tour, nella fuga vincente di Salon de Provence.

Thomas De Gendt 7,5: 1280km in fuga non gli portano la soddisfazione di essere il più combattivo della corsa!!! Il belga, al solito, si butta nella mischia senza paura. Grazie Thomas!!!

Primoz Roglic 7: Cade nel prologo di Dusseldorf ma si rifà nettamente a Serre-Chevalier staccando tutti in salita e mettendo in mostra qualità che in futuro ne faranno un protagonista nelle corse a tappe.

Bauke Mollema 7: Sempre al servizio del capitano Contador, l’olandese della Trek-Segafredo coglie la vittoria più importante della sua carriera con la stoccata ai meno 30km dall’arrivo nella tappa Le Puy en Velay.

Maciej Bodnar 7: Il polacco della Bora-Hansgrohe domina la crono di Marsiglia con una prestazione di altissimo livello “salvando” il Tour della squadra tedesca dopo la squalifica del capitano Sagan.

Dylan Groenewegen 7: Per vederlo vincere uno sprint deve aspettare Parigi con una volata che porta in positivo il suo Tour de France.

Lilian Calmejane 7: Il francesino ha messo in mostra in questo Tour il talento di cui è in possesso. Regala al suo team, Direct Energie, la vittoria a Station des Rousses.

Simon Yates 7: Da subito si capisce che l’Orica-Scott deve puntare solo ed esclusivamente su di lui vista l’assenza agoistica di Esteban Chaves. Non attacca quasi mai e sta sempre sulla difensiva, ma alla fine sale sul podio a Parigi come miglior giovane della manifestazione.

Louis Meintjes 6,5: Il sudafricano chiude come lo scorso anno in ottava posizione. Al giovane scalatore del Team UAE Emirates manca la personalità per puntare a traguardi più ambiziosi.

Arnaud Demare 6,5: Prima settimana da incorniciare per il Campione di Francia con vittoria a Vittel, tappa nella quale anche lui si rende protagonista in negativo di movimenti in volata che non sono stati sanzionati dalla Giuria. Il francese, in maglia verde, paga la tappa di Chambéry nella quale arriva fuori tempo massimo.

Romain Bardet 6,5: Dopo la vittoria a Peyragudes un pò tutti avevamo immaginato di un Bardet all’arrembagio sulle Alpi. Nonostante il grandissimo lavoro della Ag2r La Mondiale (voto: 8) non riesce ad essere incisivo nelle tappa alpine. Arriva a Marsiglia con le gambe completamente vuote.

Alberto Contador 6,5: Il “Pistolero” si presenta al Tour con una condizione non al top; in difficoltà già nelle prime tappe. Come al solito “Albertino” non si dà per vinto e tenta in tutti i modi di cogliere una vittoria nel suo ultimo Tour. Chiude in crescendo con l’ottimo sesto posto nella crono di Marsiglia.

Andre Greipel 5: Il “Gorilla di Berlino” non riesce a vincere, come ogni anno dal 2011, una tappa al Tour. Spesso si piazza ma deve lasciare la scena prima a Kittel e poi  Groenewegen.

Nairo Quintana 5: Il colombiano della Movistar paga il doppio impegno Giro-Tour con una corsa da anonimo; mai protagonista in salita. Il voto potrebbe essere più basso ma la media si alza solo per l’insana idea, in questo ciclismo, di voler provare la “doppietta”.

Giuria 0: La Giuria del Tour de France si rende protagonista dell’espulsione dalla gara di Peter Sagan nella tappa di Vittel che lo ha visto protagonista della caduta di Mark Cavendish. Espulsione esagerata alla luce anche di scorrettezze di altri ciclisti francesi passati inosservati.

 

 

 

Tour de France Stage 5: A La Planche des Belles Filles splende il tricolore di Fabio Aru

FabioAruTricolore
Il Campione d’Italia trionfa a La Planche des Belles Filles

L’Italia torna protagonista al Tour de France grazie al neo Campione d’Italia Fabio Aru (Astana Pro Team) che mette tutti in riga sull’arrivo della quinta tappa posto ai 1035mt di La Planche des Belles Filles.

Sette i fuggitivi di giornata con il neo 35enne Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), Jan Bakelants (Ag2R La Mondiale), Mikaël Dèlage (FDJ), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Thomas Voeckler (Direct Energie), Dylan Van Baarle (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team), Pierre-Luc Perichon (Fortuneo-Oscaro). Fuga con molta qualità infatti il gruppo non dà mai troppo vantaggio ai sette fuggitivi.

LaPlanchedesBellesFilles

Ai meno dieci si muove Gilbert ma Bakelants è bravissimo a rientrare sull’ex campione del mondo; dietro inizia il lavoro del Team Sky con un grandissimo Michal Kwiatkowski che sbrandella letteralmente il gruppo, rientrando sui fuggitivi. Il polacco si sposta ed Henao si prende carico del lavoro ma ai meno 3 km parte Fabio Aru e sin da subito si capisce che è l’azione giusta.

Chris Froome cerca di mettere una “pezza” seguito da Daniel Martin, Richie Porte (BMC Racing Team) e Romain Bardet; si staccano sin da subito Nairo Quintana (Movistar Team) e Alberto Contador (Trek-Segafredo). Appena entrati nell’ultimo durissimo chilometro Froome si sposta rallentando l’inseguimento sul “Cavaliere dei Quattro Mori”.

Per Aru doppia soddisfazione, prima vittoria la Tour e Maglia a Pois; il sardo sale in terza posizione nella generale. Froome torna in “giallo” per la 44esima volta in carriera.

 

104th Tour de France (2.UWT)

Stage 5 >> Vittel – La Planche des Belles Filles (160,5km) > Ordine Arrivo

TourdeFranceTappa5Arrivo

 

Classifica Generale

TourdeFranceTappa5ClassificaGenerale

 

Classifica Maglia Verde

TourdeFranceTappa5MagliaVerde

 

Classifica Maglia Pois

TourdeFranceTappa5MagliaPois

 

Classifica Maglia Bianca

TourdeFranceTappa5MagliaBianca

 

Tour de France Stage 2: Marcel Kittel domina la volata

MarcelKittelTour
Vittoria di Kittel a Liegi

Seconda tappa della 104esima edizione del Tour de France e primo arrivo in volata che sorride a Marcel Kittel; il tedescone della Quick-Step Floors si aggiudica la frazione di 203km da Düsseldorf a Liegi.

I fuggitivi di giornata sono Taylor Phinney (Cannodale-Drapac Pro Cycling Team), Thomas Boudat (Direct Energie), Yohann Offredo (Wanty-Groupe Gobert) e Laurent Pichon (Fortuneo-Oscaro) lasciati liberi dal gruppo con un vantaggio massimo che non va mai oltre i 3’30”. Il gruppo dietro lascia fare tenendo sempre il distacco sottocontrollo; a meno 30km dal traguardo caduta nelle prime posizioni del gruppo con molti ciclisti a terra tra i quali Chris Froome (Team Sky), Richie Porte (BMC Racing Team) e Romain Bardet (Ag2R La Mondiale). I tre rientreranno facilmente in gruppo.

Nell’unico GPM di giornata Phinney va a prendersi la maglia a pois e continua la sua azione in compagnia di Offredo; la collaborazione tra i due è ottima tanto da mettere alla corda il gruppo che chiude quasi vicino allo striscione dell’ultimo chilometro. Ai meno 350mt parte lungo Sonny Colbrelli (Team Bahrain Merida Pro Cycling) tallonato da Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) ma Kittel negli ultimi 150mt supera tutti e festeggia la decima vittoria personale al Tour davanti ad Arnaud Démare (FDJ) e André Greipel (Lotto Soudal).

 

104th Tour de France (2.UWT)

Stage 2 >> Düsseldorf – Liegi (203.5km) > Ordine Arrivo

TourdeFranceTappa2Arrivo

 

Classifica Generale

TourdeFranceTappa2ClassificaGenerale

 

Classifica Maglia Verde

TourdeFranceTappa2ClassificaMagliaVerde

 

Classifica Maglia Pois

TourdeFranceTappa2ClassificaMagliaPois

 

Classifica Maglia Bianca

TourdeFranceTappa2ClassificaGiovani

Volta Ciclistica a Catalunya Stage 5: Immenso Alejandro Valverde

Valverde Catalunya
Alejandro Valverde

 

Il murciano Alejandro Valverde (Movistar Team) vince la quinta tappa della Volta Ciclistica a Catalunya (2.UWT) staccando all’ultimo km Chris Froome (Team Sky) e Alberto Contador (Trek-Segafredo).

Tappa di 182 km che porta il plotone da Valls a Lo Port (Tortosa) a quota 1000mt. Sul Coll de Fatxes si sganciano Damien Howson e Pierre Rolland (Cannondale-Drapac), Robert Kiserlovski (Team Katusha-Alpecin), Laurens De Plus (Quick-Step Floors), Dario Cataldo (Astana Pro Team), Robert Gesink (Team LottoNL-Jumbo), Cyril Gautier (Ag2R La Mondiale), Tsgabu Grmay e Antonio Nibali (Bahrain Merida Pro Cycling Team), Valerio Conti (UAE Team Emirates), Hector Saez (Caja Rural-RGA), Dani Navarro (Cofidis Solutions Credits), Aldermar Reyes (Manzana Postobon) e Nick Van der Lijke (Rompoot Nederlandse-Looterij). La fuga non prende molto vantaggio e viene annullata dal gruppo ai meno 30 dall’arrivo.

La salita viene affrontata in maniera regolare dal gruppo dei migliori fino a quando ai -4 Jarlinson Pantano screma il gruppo e subito dopo il suo capitano Contador scatta portandosi a ruota Valverde e qualche metro dietro Froome; sul terzetto rientra l’ottimo Marc Soler che tira per una centinaia di metri e a circa 1500mt dal traguarda attacco di Valverde che lascia sul posto i diretti avversari. Per il murciano è un trionfo, in seconda e terza posizione Froome e Valverde che tagliano il traguardo con 13″ di ritardo. Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) taglia il traguardo con il pesante ritardo di 1’53” perdendo così la maglia da leader in favore di Valverde.

97th Volta Ciclistica a Catalunya (2.UWT)

Stage 5 >> Valls – Lo Port (Tortosa) (182 km) Ordine Arrivo

97th Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT) Tappa 5 Ordine Arrivo

Classifica Generale

97th Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT) Tappa 5 Classifica Generale

Record Bank E3 Harelbeke: Van Avermaet brucia Gilbert allo sprint

Van Avermaet Harelbeke
L’urlo di uno straordinario Greg Van Avermaet

 

Sessantesima edizione della Record Bank E3 Harelbeke (1.UWT) e vittoria di prestigio di Greg Van Avermaet (BMC Racing Team).

Sei gli uomini che compongono la fuga di giornata composto da Alexis Gougeard (Ag2R La Mondiale), Laurens de Vreese (Astana Pro Team), David Per (Bahrain Merida Pro Cycling Team), Gijs Van Hoecke (Team LottoNL-Jumbo), Taco Van der Hoorn (Rompoot Nederlandse-Loterij) e Christophe Masson (WB Veranclassic Aqua Protect). Quando il gruppo si avvicina al Knokteberg cade Alexey Lutsenko e molti sono vittime di forature e problemi meccanici tra i quali Tiesj Benoot (Lotto-Soudal). Sul Taaienberg forcing di Tom Boonen (Quick-Step Floors) che sfilaccia il gruppo ma alla sua ruota molto bene Daniel Oss in marcatura a uomo e subito dietro il Campione del Mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Nel gruppo dei migliori anche il nostro Gianni Moscon (Team Sky) ma Philippe Gilbert è deciso a dare battaglia e scatta ai meno 67 km portandosi dietro Greg Van Avermaet; sul loro gruppetto rientra Sep Vanmarcke (Cannondale-Drapac) e tra gli altri anche Sacha Modolo (UAE Team Emirates) che purtroppo perde contatto sull’Eikenberg. Il gruppo Gilbert-Van Avermaet riprende i fuggitivi allo Stationberg hanno un vantaggio di 47″ sul gruppo dal quale si muove Tony Martin (Team Katusha Alpecin); attentissimo Sagan che chiude e si mette alla ruote del tedesco. Sul Paterberg Gilbert screma il gruppetto degli attaccanti mentre Sagan è coinvolto in una caduta insieme a Oscar Gatto; da li a poco lo slovacco alzerà bandiera bianca ritirandosi dalla gara.

Sull’Oude Kwaremont restano in testa i tre belgi della fuga Naesen, Gilbert e Van Avermaet; dal gruppo azione di Fabio Felline per il capitano John Degenkolb (Trek-Segafredo) ma ben presto anche loro due si rialzano. La corsa ormai si decide davanti nonostante l’ennesimo attacco di Gilbert sul Tiegember; arrivo in volata scontato con il campione olimpico che brucia i suoi connazionali e compagni di fuga; Sonny Colbrelli settimo è il primo degli italiani; Alberto Bettiol decimo  e Felline undicesimo.

60th Record Bank E3 Harelbeke (1.UWT)

One Day Race >> Harelbeke – Harelbeke (206,1 km) Ordine Arrivo

60th Record Bank E3 Harelbeke (1.UWT) Ordine Arrivo.jpg

 

Volta Ciclistica a Catalunya Stage 4: Nacer Bouhanni di forza

Nacer Bouhanni
Nacer Bouhanni

 

Nacer Bouhanni (Cofidis Solutions Credits) si aggiudica in volata la quarta tappa della Volta Ciclistica a Catalunya (2.UWT) battendo in volata il nostro Davide Cimolai (FDJ) e Daryl Impey (Orica-Scott).

Gli attaccanti di giornata sono Jose Gonçalves (Team Katusha-Alpecin), Martijn Keizer (Team LottoNL-Jumbo), Matteo Bono (UAE Team Emirates), Diego Rubio (Caja Rural – RGA) e Juan Felipe Osorio (Manzana Postobon) che non riescono mai ad avere un vantaggio che supera i tre minuti. L’azione dei figgitivi si esaurisce in vista del GPM  di Turó del Puig, posto a 13 km dall’arrivo, dove si muove Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) ma il suo tentativo ha i “metri” contati; a 1 km dallo scollinamento si muovono Romain Bardet (Ag2R La Mondiale), Alejandro Valverde (Movistar Team), Alberto Contador (Trek-Segafredo) e Daniel Martin (Quick-Step Floors) che allungano di molto il gruppo. Nel tratto in discesa rilancia l’azione Marc Soler seguito a ruota dal suo capitano Valverde, Chris Froome (Team Sky) e David Gaudu. Il quartetto non riesce mai a prendere un vantaggio superiore di 10″ dal gruppo tirato a grande velocità dalla Orica-Scott; arrivo come già detto in voltata con la vittoria dell’ex Campione di Francia.

97th Volta Ciclistica a Catalunya (2.UWT)

Stage 4 >> La Seu d’Urgeil – Igualada (134km) Ordine Arrivo

97th Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT) Tappa 4 Ordine Arrivo

Classifica Generale

97th Volta Ciclista a Catalunya (2.UWT) Tappa 4 Classifica Generale