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Finito il Tour de France noi di Gruppo Compatto diamo i voti ai protagonisti della corsa più importante del mondo.
Chris Froome 10: Il britannico e Capitano indiscusso del Team Sky si aggiudica il quarto Tour in carriera, quello sicuramente più sudato. Froome non ha dominato come gli altri anni ma è stato supportato da tutto il team che ha puntato ad occhi chiusi sul capitano designato per la corsa francese; le gambe e le frullate non sono quelle dei tempi migliori ma il risultato è sempre lo stesso. Vittoria!!!
Rigobero Úran 9,5: Chi si aspettava “Ciccio” sul podio a Parigi? Nessuno! Il colombiano della Cannondale-Drapac Pro Cycling Team chiude in seconda posizione con il distacco più basso nell’era Froome appena 54″. Sempre attento in salita e pronto a seguire i migliori sia sulle Alpi che sui Pirenei; ottima la crono di Marsiglia nella quale blinda la seconda piazza in generale. Vittoria in volata sui migliori a Chambèry.
Mikel Landa 9: Il basco ha fatto il Giro d’Italia vincendo una tappa, salendo tre volte sul podio e portando a casa la maglia del miglior scalatore. Ci si aspettava facesse il suo compitino ma da subito si è fatto notare con un passo in salita decisamente migliore rispetto a tutti gli altri big. Non ha mai avuto dal suo team un pizzico di libertà che alla fine costano al buon Mikel il podio per un solo secondo. Speriamo per il suo futuro che nel suo prossimo team, Movistar, possa finalmente lavorare per se stesso magari già al prossimo Giro d’Italia.
Michael Matthews 9: L’australiano ha fatto il Sagan della situazione; due vittorie di tappa e maglia verde a Parigi frutto di una tattica tutta attacco con fughe su fughe. L’ex Orica non si risparmia anche in salita prendendo punti preziosi che blindano la maglia del compagno Barguil.
Warren Barguil 8,5: Grande Tour per il francese della Sunweb!!! Vittoria a Foix e sull’arrivo in salita sull’Izoard con maglia a pois praticamente mai messa in discussione. In Francia, e non solo, ha infiammato i tifosi; Top10 strameritata.
Marcel Kittel 8,5: Il tedescone della Quick-Step Floors domina le volate del Tuor mettendo a segno 5 fantastiche volate che gli avevano dato in dote la maglia verde. Purtroppo Marcel non arriverà a Parigi complice una caduta nella terza settimana che lo mette out.
Fabio Aru 8: Il “Cavaliere dei Quattro Mori” chiude il secondo Tour in carriera con una bella Top5; a La Planche des Belles Filles Aru stacca tutti e sopratutto strappa la Maglia Gialla a Froome mettendolo in seria difficoltà. Purtroppo da quella vittoria iniziano i problemi fisici del sardo che sulle Alpi risponde agli attacchi dei suoi avversari lasciando l’anima sulla strada.
Daniel Martin 7,5: Mai domo l’irlandese che attacca quando ne ha mettendo da parte i tatticismi evidenziando i progressi fatti in salita. Molto sfortunato nella caduta di Porte nella quale perde terreno in classifica generale.
Edvald Boasson Hagen 7,5: Il norvegese chiude il Tour con un ottima gamba che gli permettono di combattere con Kittel e di rivincere dopo 6 anni, al Tour, nella fuga vincente di Salon de Provence.
Thomas De Gendt 7,5: 1280km in fuga non gli portano la soddisfazione di essere il più combattivo della corsa!!! Il belga, al solito, si butta nella mischia senza paura. Grazie Thomas!!!
Primoz Roglic 7: Cade nel prologo di Dusseldorf ma si rifà nettamente a Serre-Chevalier staccando tutti in salita e mettendo in mostra qualità che in futuro ne faranno un protagonista nelle corse a tappe.
Bauke Mollema 7: Sempre al servizio del capitano Contador, l’olandese della Trek-Segafredo coglie la vittoria più importante della sua carriera con la stoccata ai meno 30km dall’arrivo nella tappa Le Puy en Velay.
Maciej Bodnar 7: Il polacco della Bora-Hansgrohe domina la crono di Marsiglia con una prestazione di altissimo livello “salvando” il Tour della squadra tedesca dopo la squalifica del capitano Sagan.
Dylan Groenewegen 7: Per vederlo vincere uno sprint deve aspettare Parigi con una volata che porta in positivo il suo Tour de France.
Lilian Calmejane 7: Il francesino ha messo in mostra in questo Tour il talento di cui è in possesso. Regala al suo team, Direct Energie, la vittoria a Station des Rousses.
Simon Yates 7: Da subito si capisce che l’Orica-Scott deve puntare solo ed esclusivamente su di lui vista l’assenza agoistica di Esteban Chaves. Non attacca quasi mai e sta sempre sulla difensiva, ma alla fine sale sul podio a Parigi come miglior giovane della manifestazione.
Louis Meintjes 6,5: Il sudafricano chiude come lo scorso anno in ottava posizione. Al giovane scalatore del Team UAE Emirates manca la personalità per puntare a traguardi più ambiziosi.
Arnaud Demare 6,5: Prima settimana da incorniciare per il Campione di Francia con vittoria a Vittel, tappa nella quale anche lui si rende protagonista in negativo di movimenti in volata che non sono stati sanzionati dalla Giuria. Il francese, in maglia verde, paga la tappa di Chambéry nella quale arriva fuori tempo massimo.
Romain Bardet 6,5: Dopo la vittoria a Peyragudes un pò tutti avevamo immaginato di un Bardet all’arrembagio sulle Alpi. Nonostante il grandissimo lavoro della Ag2r La Mondiale (voto: 8) non riesce ad essere incisivo nelle tappa alpine. Arriva a Marsiglia con le gambe completamente vuote.
Alberto Contador 6,5: Il “Pistolero” si presenta al Tour con una condizione non al top; in difficoltà già nelle prime tappe. Come al solito “Albertino” non si dà per vinto e tenta in tutti i modi di cogliere una vittoria nel suo ultimo Tour. Chiude in crescendo con l’ottimo sesto posto nella crono di Marsiglia.
Andre Greipel 5: Il “Gorilla di Berlino” non riesce a vincere, come ogni anno dal 2011, una tappa al Tour. Spesso si piazza ma deve lasciare la scena prima a Kittel e poi Groenewegen.
Nairo Quintana 5: Il colombiano della Movistar paga il doppio impegno Giro-Tour con una corsa da anonimo; mai protagonista in salita. Il voto potrebbe essere più basso ma la media si alza solo per l’insana idea, in questo ciclismo, di voler provare la “doppietta”.
Giuria 0: La Giuria del Tour de France si rende protagonista dell’espulsione dalla gara di Peter Sagan nella tappa di Vittel che lo ha visto protagonista della caduta di Mark Cavendish. Espulsione esagerata alla luce anche di scorrettezze di altri ciclisti francesi passati inosservati.